LETTURE CONTRO IL 41-BIS
Attraverso le voci di chi questo regime di tortura se lo è vissuto e se lo vive sulla propria pelle.
ALFREDO LIBERO! TUTTX LIBERX!
Mercoledì 30 novembre alle 18:30 al nuovo spazio occupato in via Stalingrado 31 a Bologna.
Cresciamo nei terreni incolti, nelle zone asciutte e sassose, ai bordi dei viottoli
LETTURE CONTRO IL 41-BIS
Attraverso le voci di chi questo regime di tortura se lo è vissuto e se lo vive sulla propria pelle.
ALFREDO LIBERO! TUTTX LIBERX!
Mercoledì 30 novembre alle 18:30 al nuovo spazio occupato in via Stalingrado 31 a Bologna.
Da Collettivo Antipsichiatrico Strappi
Questo lunedì 21 dalle 17:30 ci uniremo all’iniziativa prevista in Piazza Verdi contro il 41-bis e in solidarietà ad Alfredo Cospito in sciopero della fame.
Dalle 20:00 saremo al nuovo spazio occupato (Via Stalingrado 31) con un piccolo rinfresco e un po’ di musica, a cospirare per un mondo senza psichiatria, senza carcere e senza frontiere!
Letture contro il 41-bis attraverso le voci di chi
questo regime di tortura se lo è vissuto e se lo vive sulla propria pelle.
Lunedì 21 novembre ore 17:30 in Piazza Verdi
In solidarietà ad Alfredo e con Anna, Juan e Ivan in sciopero della fame, finché di ogni galera non rimangano solo macerie!
LIBEX TUTTX!!
APPELLO ALLA SOLIDARIETÀ ATTIVA
A partire da fine maggio il compagno anarchico Alfredo Cospito, in carcere dal 2012, è stato sottoposto al regime di 41 bis e deportato nel carcere insulare di Bancali, in provincia di Sassari.
L’esistenza di tale regime di carcere duro è stata dapprima sdoganata grazie alla retorica dell’antimafia; il 41 bis è stato poi applicato a detenuti e detenute appartenenti all’organizzazione comunista BR-PCC. Oggi viene imposto per la prima volta ad un compagno anarchico, rendendo concreto il monito che in anni di lotta avevamo più volte espresso: se esiste questo regime prima o poi lo estenderanno.
Il 20 ottobre Alfredo ha dato inizio ad uno sciopero della fame a oltranza, fino alla morte, per l’abolizione del regime speciale detentivo del 41 bis e il “fine pena mai” dell’ergastolo ostativo, in quanto, entrambi, espressione della vendetta dello Stato attraverso la tortura istituita per legge.
Condizioni di detenzione inenarrabili, unica possibilità di modificarle, fare i nomi di qualcun altro. Mettere qualcun altro al proprio posto.
La sua è una lotta di denuncia, attraverso la quale ci sbatte in faccia che per lui è meglio rischiare la morte mettendosi ancora una volta in gioco, che vivere interminabili anni in condizioni di stillicidio tese all’annientamento psico-fisico. È l’attacco all’ipocrisia dello Stato democratico. È lo smascheramento della manovra che lo Stato stesso sta operando attraverso il suo caso, perché esso costituisca un precedente nella storia, spalancando le porte del carcere duro per tutti quelli che verranno fatti rientrare nella categoria di “nemico”. È guerra.
Crediamo sia importante non far passare sotto silenzio questa manovra.
È necessario mobilitarsi, per noi e per quelli/e che verranno dopo di noi. Per Alfredo, in sciopero della fame a oltranza. E gli altri.
In solidarietà alla lotta di Alfredo, altri due anarchici prigionieri, Juan Sorroche e Ivan Alocco, hanno iniziato uno sciopero della fame rispettivamente dal 25 e dal 27 ottobre.
Dal 7 novembre anche la compagna anarchica Anna Beniamino, detenuta nel carcere romano di Rebibbia, si è unita a questa lotta, dichiarando anche lei lo sciopero della fame.
Alfredo non ha mai smesso, in nessuna condizione si trovasse, di mettere lo Stato ed il capitalismo di fronte alle loro responsabilità. Per questo lo vogliono tombare vivo. Noi non possiamo permetterlo.
Diciamo chiaramente che riteniamo responsabili della vita e della salute del nostro compagno in primo luogo soggetti e organi dello Stato quali Ministero della Giustizia, Tribunale di Sorveglianza di Roma, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, direttore e personale del carcere di Bancali.
Alfredo ha già superato le prime due settimane di sciopero della fame, e andiamo incontro alla conclusione della terza. Le iniziative di solidarietà si susseguono qui, e ovunque nel mondo. La situazione è di allerta.
Sabato 12 novembre scendiamo in piazza a Roma, dove si trovano i responsabili politici di quanto sta avvenendo.
Concentramento a piazza Gioacchino Belli. Ore 15:00
Partecipiamo numerosi/e!
ALFREDO COSPITO FUORI DAL 41-bis! CHIUDERE IL 41-bis! LIBERX TUTTX!
PRESIDIO SOLIDALE DAVANTI AL TRIBUNALE DI MESSINA
2 NOVEMBRE ORE 8.30
Link: https://nopassaran.noblogs.org/2022/10/sulle-richieste-di-sorveglianza-speciale-per-claudio-e-dario/
SCARICA, STAMPA, DIFFONDI:
Il ros-tro, l’inchiostro e il mostro.pdf
GIOVEDI 3 NOVEMBRE
H.18.30
SOTTO LE DUE TORRI
BOLOGNA
Presidio in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame! Con Juan e con tuttx x prigionierx in lotta! Contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo! Contro tutte le galere!
LIBERI TUTTI
LIBERE TUTTE
Roma: occupata sede italiana di Amnesty International in solidarietà con Alfredo Cospito in sciopero della fame contro il 41 bis.
Oggi 25/10/2022 abbiamo occupato la sede italiana di Amnesty International a Roma, in solidarietà con il prigioniero anarchico Alfredo Cospito da sei giorni in sciopero della fame nel carcere di Sassari contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo. Il 41 bis è una forma di annientamento del prigioniero, per la prima volta utilizzato contro il movimento anarchico. Alfredo viene trasferito in 41 bis, dopo oltre dieci anni di prigionia in Alta Sicurezza, con l’obbiettivo dichiarato di tappargli la bocca, di silenziare il suo contributo al dibattito rivoluzionario.
Denunciamo quanto accaduto durante l’udienza del 20 ottobre presso il tribunale di sorveglianza di Sassari, come esemplificazione della brutalità della Caienna del 41 bis: durante l’udienza, che il giudice ha imposto a porte chiuse e con il compagno collegato in videoconferenza, Alfredo ha tentato di leggere una articolata memoria difensiva attraverso la quale esporre le ragioni dell’inizio della sua lotta. Il giudice ha interrotto il compagno, impedendogli di concludere il suo intervento nell’unica – e forse ultima – occasione di comunicare col resto del mondo da quanto è stato trasferito in 41 bis, semplicemente togliendo l’audio. Il suo contributo è stato secretato come tutto ciò che proviene dal buco nero del 41 bis. Se gli avvocati decidessero di divulgarlo, potrebbero andare incontro a conseguenze penali.
Una decisione senza precedenti che indica chiaramente come lo Stato abbia paura delle idee anarchiche e delle pratiche che queste idee ispirano. Tutto questo è inaccettabile. Vogliamo leggere immediatamente le parole del nostro compagno!
Alle associazioni umanitarie come quella contro la quale si rivolge l’iniziativa di questa mattina non abbiamo niente da chiedere: sappiamo che le loro doglianze a corrente alternata vanno a denunciare solo le malefatte di qualche regime esotico, preferibilmente avversario dell’imperialismo occidentale. Non vi stiamo chiedendo di dire qualcosa in proposito… volevamo solo sputarvi in faccia la vostra falsa coscienza!
Chiudere il 41 bis! Rompere il silenzio!
Solidali con Alfredo in sciopero della fame!
ALFREDO COSPITO: ANARCHICHE E ANARCHICI OCCUPANO LA SEDE ROMANA DI AMNESTY INTERNATIONAL
Sabato 8 ottobre un corteo di circa trecento persone ha percorso le strade fra Porta Genova e il carcere di San Vittore a Milano in solidarietà a Vincenzo, compagno condannato per devastazione e saccheggio per le giornate di protesta e scontri contro il G8 di Genova 2001 e che ora rischia di venire estradato in Italia dalla Francia per scontare una pena di oltre dieci anni di carcere.
Dal 5 maggio Alfredo Cospito è detenuto in 41 bis nel carcere di Bancali. Ancora una volta la Sardegna, da sempre colonia di Stato, diventa il luogo di detenzione e tortura per gli indesiderati. Sui nostri compagni anarchici Alfredo, Anna, Juan gravano richieste per oltre 20 anni di carcere. Un monito per tutte e tutti coloro che non hanno mai smesso di credere nella pratica dell’azione diretta e della solidarietà rivoluzionaria. L’attacco contro di loro è un attacco a tutti coloro che non vogliono e non possono arrendersi ad un sistema basato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, sull’arricchimento di pochi a discapito di molti, sulla distruzione dell’individuo, dei legami comunitari e del pianeta. Questa è la società che il carcere, la tortura legale del 41bis e dell’ergastolo ostativo vorrebbero a tutti i costi preservare. Questo il sistema contro cui lottare.
FUORI ALFREDO DAL 41-BIS! CHIUDERE IL 41-BIS! LIBERE TUTTE, LIBERI TUTTI!
SASSARI, SABATO 29 OTTOBRE, P.ZZA EMICICLO H. 16