MILANO: RESOCONTO DEL CORTEO CONTRO IL 41 BIS

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Domenica pomeriggio, a Milano, un corteo numeroso e composito ha sfilato deciso per le vie che incrociano il piazzale di Porta Genova, il carcere di San Vittore e la Darsena gridando forte la solidarietà verso Alfredo, che si trova oggi in sciopero della fame nel carcere di Bancali da 89 giorni, e tutte le persone detenute.
Nonostante l’ostilità degli sbirri, scesi in campo come sempre con un enorme dispositivo di uomini e mezzi, verso una piazza che non aveva nessuna intenzione di prendere accordi o comunicare con loro, il corteo è stato determinato nel tenere la Digos e la celere a distanza impedendogli di passeggiare all’interno e ai lati della manifestazione.
Con diversi interventi, volantini e cori è stata raccontata la lotta che viene portata avanti da Alfredo, e da tante e tanti compagni a lui solidali, contro il regime carcerario del 41 bis e contro l’ergastolo ostativo, vere e proprie forme di tortura che lo stato mette in atto nelle sue prigioni. La giornata di ieri ha ribadito come la solidarietà verso questo sciopero della fame sia forte e trasversale, di come la vicenda di Alfredo sia un’importante passaggio di una lotta ampia che critica profondamente e alla base il carcere tutto e la società di cui esso è istituzione fondamentale per opprimere e punire. La nostra solidarietà non può dunque non allargarsi a chiunque alzi la testa e decida di lottare sia dentro che fuori le prigioni, a chiunque subisca una repressione sempre più asfissiante.
Continueremo a mobilitarci per stare al fianco di Alfredo e invitiamo tutti e tutte a contribuire a questa lotta e a mantenere alta l’attenzione

FUORI ALFREDO DAL 41 BIS!
FUORI TUTTI E TUTTE DAL 41 BIS!
CONTRO OGNI GALERA!

P.s.: Nonostante il tentativo della Questura di scoraggiare i compagni e le compagne, anche attraverso una straordinaria operazione di prevenzione che ha portato addirittura al sequestro di pericolosissime bombolette di vernice, le vie attraversate dal corteo si sono riempite di slogan scritti sui muri e qualche vetro si è crepato per le note troppo acute delle ugole che hanno intonato i cori per tutta la manifestazione.