BOLOGNA: PRESIDIO AL CARCERE DELLA DOZZA [25 APRILE]

Diffondiamo:

Il 25 aprile è la festa della liberazione, giorno scelto per ricordare la resistenza, la lotta dei partigiani e delle partigiane che hanno scelto di imbracciare le armi contro il regime nazifascista. Ma come si può parlare di liberazione oggi?

Dall’inizio del 2025 la conta delle “morti di stato” non fa che aumentare, per le strade e nei luoghi di reclusione, mentre oltre 700 detenuti continuano a essere torturati quotidianamente nel regime 41 bis. Il Mediterraneo è un cimitero e dentro e fuori le frontiere della fortezza Europa si moltiplicano i lager dove deportare migranti. Ogni giorno in media tre persone vengono uccise sul lavoro mentre le città diventano gabbie smart a cielo aperto. Nei quartieri, sempre più escludenti e militarizzati, vengono istituite “zone rosse” da cui allontanare chiunque venga giudicato “sospetto”. Intanto, sotto i nostri occhi, a Gaza si sta consumando un genocidio e la guerra torna ad essere l’orizzonte storico terribile del nostro tempo. Ed ecco che con l’ultimo pacchetto sicurezza viene sancita la repressione sistematica di qualsiasi forma di dissenso, rendendo così il carcere l’orizzonte sempre più concreto per chiunque intenda mettere in discussione questo sistema di morte.

Oggi come ieri il carcere rappresenta uno dei pilastri della violenza statale volto a mantenere i rapporti di sfruttamento capitalista e razzista.
Oggi come ieri la guerra col suo portato di morte e distruzione viene presentata come la via d’uscita dalla crisi sistemica in atto per continuare a perpetuare lo sfruttamento capitalista su uomo e natura. E dunque, detto ciò, cosa c’è da festeggiare? Di quale liberazione stiamo parlando?

Il 25 aprile invitiamo tuttx sotto al carcere della Dozza affinchè la liberazione non sia solo una celebrazione.

Ci vediamo alle 15 in via Ferrarese davanti le sezioni femminili (in prossimitá del benzinaio).

Portiamo le nostre voci e la nostra solidarietà alle persone detenute, con la consapevolezza che non saremo mai davvero libere, finchè tuttx non saranno liberx (A)

UDINE: PRESENTAZIONE DELL’OPUSCOLO “O LA GUERRA O LA VITA” CON IL COLLETTIVO SUMUD

Riceviamo e diffondiamo

Domenica 27 aprile ore 11
Spazio autogestito V. De Rubeis 42 (Udine)

LOTTA ALLA GUERRA

Incontro con il collettivo SUMUD e presentazione dell’opuscolo “O la guerra o la vita! Breve dossier sullo stabilimento di LEONARDO spa a Tessera, nel comune di Venezia”

A seguire aperitivo e spuntino benefit

FORLÌ: CORTEO CONTRO IL DL REPRESSIONE, LO STATO DI POLIZIA E LE POLITICHE DI GUERRA

Riceviamo e diffondiamo

Forlì, sabato 10 maggio, ore 15,30, corteo
(concentramento in piazzale del foro boario)

Contro le leggi che disciplinano le nostre vite, e in particolare il nuovo dl sicurezza che vorrebbe ridurci a persone arrendevoli, mute e passive!

Contro il baratro della guerra verso la quale ci stanno spingendo stati, politiche economiche/energetiche e interessi delle aziende belliche e dei tecnocrati!

Al fianco della resistenza della popolazione palestinese, per farla finita con il sionismo ed ogni altra forma di colonialismo!

Scendiamo in strada per vivere gli spazi pubblici non solo da spettatori o consumatrici.
Con rabbia e con gioia!

Collettivo samara – samara@inventati.org

PALERMO: RIQUALIFICAZIONE SIGNIFICA SBIRRI NELLE STRADE

Diffondiamo

Riqualificazione significa sbirri nelle strade, gente in galera e cpr
Parliamone insieme sabato 19 aprile in Piazza Colajanni (Palermo) ore 16.00

Palermo è cambiata molto negli ultimi anni. Il turismo ha modificato completamente molte strade e interi quartieri. Gli interventi del comune negli anni hanno sia assecondato l’ondata turistica, sia favorito progetti di cosiddetta “riqualificazione”, cioé messa a valore di aree a fini speculativi, rendendole più attraenti per nuovi abitanti frequentatori, più ricchi o comunque più decorosi e controllabili

Questi cambiamenti sono stati possibili solo grazie a un maggior controllo della popolazione, da parte degli sbirri e delle telecamere presenti ovunque. Una grossa mano è stata poi data dall’associazionismo, soprattutto di sinistra, che ha fornito la copertura ideologica e la manodopera per portare avanti buona parte dei progetti di “riqualificazione”.

Ballarò è un buon esempio di questi cambiamenti, ma nel quartiere tali dinamiche non hanno totalmente preso il sopravvento. Le diverse “comunità” riescono ancora a mettere in campo forme di abitare e vivere il quartiere resistenti al controllo dello Stato.

Recentemente il contrasto alla vendita di crack e le regolarizzazioni del mercato storico e di quello dell’usato sono state le occasioni per un rinnovato intervento statale, chiesto a gran voce dalle associazioni. Le conseguenze non sono tardate ad arrivare. Ballarò, l’Albergheria e le aree
circostanti sono infestate giorno e notte da volanti e falchi in borghese.

Negli ultimi mesi si sono succeduti numerosi fermi di polizia con arresti, trasferimenti in cpr e correlate violenze sbirresche.

Nel frattempo il governo ha messo a punto nuove norme repressive, che prevedono numerosi e nuovi reati e aumenti delle pene, insomma più carcere per sempre più persone. Il governo ha pure previsto l’apertura di nuovi cpr, centri per il rimpatrio, cioè luoghi dove rinchiudere le persone prive di permesso di soggiorno prima di deportarle.

Queste misure, quindi carcere e cpr, andranno a colpire anche la gente di Ballarò, soprattutto chi sarà ritenuto un ostacolo ai cambiamenti in corso.

E’ il momento, per chi non vuole lasciare tutto in mano a politicanti e sbirri, di prendere la parola e cercare i modi per auto-organizzarsi.

FORLÌ: BICICLETTATA PER LA PALESTINA

Riceviamo e diffondiamo

Venerdì 18 aprile 2025 (in caso di pioggia, rimandata al 23 aprile)

Alle ore 18.00 ci troviamo davanti al McDonald’s di viale Bologna 74 (Forlì). Mc Donald’s, oltre ad essere l’emblema della multinazionale che distrugge il pianeta e sfrutta lx lavoratrcx, è anche un fiero alleato dell’esercito coloniale israeliano. La campagna mondiale di boicottaggio contro McDonald’s è iniziata quando il franchise israeliano di McDonald’s ha regalato pasti e bevande al personale militare israeliano mentre commetteva il genocidio contro i palestinesi a Gaza, promuovendo questa forma di complicità provocatoria e razzista sui propri canali di social media. Non possiamo lasciar passare questa cosa. Boicottiamo McDonald’s perché cessi la collaborazione con il suo affiliato israeliano, contro l’apartheid e il genocidio commesso contro la popolazione palestinese.

Ci troviamo davanti a questo simbolo di sfruttamento (umano e animale) per poi muoverci caoticx nella città: porta la bici e cartelli, fischietti, quello che vuoi!

NON BLOCCHIAMO IL TRAFFICO, SIAMO IL TRAFFICO!

– ANARCHICX E LIBERTARX –

FORLÌ: PRESIDIO AL CARCERE LA ROCCA

Diffondiamo:

Domenica 13 aprile ore 16.30

La legge è la legge dei padroni, la guerra è la guerra dei padroni!

Contro la repressione del dissenso, contro la militarizzazione delle nostre vite, contro il modello-Israele di società militarizzata che si sta diffondendo anche nelle città italiane (zone rosse, varchi, controlli), con la resistenza palestinese nel cuore!

Ci ritroviamo in via F.Corridoni, per rompere uno dei meccanismi chiave del carcere, l’isolamento di chi è ingabbiatx. Il governo Meloni, come quelli che l’hanno preceduto, considera le persone in galera degli scarti umani da eliminare, addirittura il sottosegretario alla giustizia, Andrea Delmastro “gode nel vederli soffocare”.

Il DDL1660 che il governo vuole approvare è studiato, oltre che per reprimere sul nascere ogni ribellione sociale e dare più potere alle forze di polizia, anche per infierire sulle persone recluse (galere, centri per minori, CPR, REMS) affinché anche il più elementare segno di resistenza sia duramente punito: perfino la protesta pacifica, perfino lo sciopero della fame!

PRESIDIO IN SOLIDARIETÀ AI PRIGIONIERI E AI RIVOLTOSI DEL CPR DI GRADISCA D’ISONZO

Domenica 13 aprile – Ore 18 – Di fronte al Cpr di Gradisca d’Isonzo

Torniamo sotto le mura del CPR di Gradisca dove le rivolte, le fughe e i fuochi di chi vi è imprigionato continuano ogni giorno a minarne pezzo per pezzo l’esistenza e ad ostacolare la presunta inesorabilità del meccanismo deportativo. Nonostante le deportazioni, i trasferimenti in carcere, i manganelli e i lacrimogeni.

Torniamo per rompere l’isolamento intrinseco a questi campi, apici fisici del razzismo di Stato che segrega, reprime, reclude ed espelle, affinchè violenze e torture non rimangano nel silenzio.

Continuiamo a portare la nostra solidarietà a chi si ribella

Contro tutte le galere

Tutti liberi, tutte libere

Assemblea No CPR FVG

https://nofrontierefvg.noblogs.org/post/2025/04/06/presidio-in-solidarieta-ai-prigionieri-e-ai-rivoltosi-del-cpr-di-gradisca-disonzo-13-aprile/

PARMA: STREET PARADE 24 MAGGIO 2025

Riceviamo e diffondiamo

Si muore in guerra, a lavoro e in alternanza.
Si muore nel Mediterraneo e nelle rotte migratorie, si muore di freddo per le strade, si muore in galera, si muore per le alluvioni e per gli incendi, si muore di patriarcato e polizia.
Si muore, poco a poco, tutti i giorni, scambiando il nostro tempo e le nostre vite per merce e denaro.
Siamo sempre più irregimentatx in un sistema votato al profitto e alla morte.
Disertare questa realtà diventa una necessità. Confluiamo allora per le strade e abbandoniamo i nostri ruoli mortiferi.
Una street non crea solamente un momento di svago, ma di lotta, in cui tentare di creare spazi di socialità liberi da sfruttamento e mercificazione.
Vogliamo raccogliere sotto le casse tuttx coloro che desiderano disertare questo sistema a favore di un cambiamento radicale anticapitalista, ecologista e transfemminista.
Anche quest’anno, un insieme eterogeneo di realtà e individualità cittadine si interseca e fonde per creare un momento catartico di riflessione e diserzione. Unisciti a noi nella sovversione con il tuo contributo artistico, qualunque esso sia.

La vita quotidiana è una guerra, disertiamola insieme.

Riteniamo fondamentale la partecipazione almeno a una delle riunioni di organizzazione.

NO LOCALI
NO CLUB
STAY FREE

Per info: deportati@insiberia.net

CATANIA: ASSEMBLEA APERTA SUL 25 APRILE – OCCUPA E RESISTI

Diffondiamo da Materiale Piroclastico:

9 APRILE – PALESTRA LUPO H.19.00

A DIFESA DELL’ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.

La variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c’è la vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.

Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un momento di rottura collettivo, per sovvertire l’ordinario, per riprenderci il presente.

Sarà presente la rete noddl sicurezza Catania e Smash repression Sicilia.

PROVARE, FALLIRE, PROVARE ANCORA; PROVARE, FALLIRE, FALLIRE MEGLIO


Testo completo della chiamata:

A DIFESA DELL’ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.

“Fino a quando i fascisti continueranno a bruciare le Case del popolo, case sacre ai lavoratori, fino a quando i fascisti assassineranno i fratelli operai, fino a quando continueranno la guerra fratricida gli Arditi d’Italia non potranno con loro aver nulla di comune. Un solco profondo di sangue e di macerie fumanti divide fascisti e Arditi”.

Il 25 Aprile, ormai da tempo, è mera e vuota ricorrenza, in cui il paese per un giorno attua la “liturgia della resistenza”, priva di ogni contenuto attuale e riferimento reale, spinta dalla sinistra istituzionale, ansiosa di strumentalizzare la giornata e i sentimenti che suscita per fini propagandistici.

Adesso, troviamo proprio impossibile attraversare le piazze “antifasciste” del 25 Aprile che si riempiono solitamente di bandiere, e di partiti, aderenti alle sacche di repressione dello Stato, complici con il Genocidio Palestinese, proprio in questo momento quelle piazze rischiano anche di essere ulteriormente vilipese e snaturate dalla propaganda di Guerra.

La bandiera dell’UE non paga di essere lorda del sangue palestinese con il progetto REArm EU continua ad assumere connotati coloniali e guerrafondai stavolta recitando l’epitaffio sul tanto decantato mondo
libero occidentale.

E che se lo mettano bene in testa tutte quelle organizzazioni politiche antagoniste che durante l’anno si impegnano ad indicarci la via maestra per la redenzione dal capitale!

Quello che succede a Gaza non è una guerra tra stati bensì un genocidio da parte di uno stato nei confronti di un intero popolo, quello palestinese, che prova a ribellarsi e liberarsi dall’oppressione.

Un tenace movimento di Resistenza popolare che si oppone ad una delle potenze militari ed economiche più forti del pianeta, Israele, che vanta le migliori tecnologie, i migliori armamenti, il migliore esercito ed una diffusa volontà di pulizia etnica.

Questo dimostra che: la sterilizzazione dell’antifascismo operata dall’intero arco istituzionale, ha operato attraverso la selezione di forme e gestualità occasionalmente represse, lasciando i contenuti e l’essenza a diluirsi nella marea delle ingiustizie umane.

Quindi mentre ci inorridiamo di fronte a braccia tese, marce a passo dell’oca o al rifiuto di rinnegare il ventennio, siamo impassibili di fronte alla detenzione su base etnica dei cpr, alle deportazioni, alle misure di prevenzione poliziale, alla profilazione della repressione.

Ma non solo, come definire la speculazione finanziaria, la turistificazione, la deregolarizzazione del lavoro, la privatizzazione di scuole ed ospedali? Termini gentili ma non meno portatori di miseria, povertà e lutto.

Nel contesto dei già approvati decreto anti-rave, decreto Caivano e persino del nuovo codice stradale è al varo il DDL 1236 che si prepara a diventare il decreto legge più repressivo in tutta Europa.

A farne le spese saranno soprattutto lx detenutx e lx migranti a cui non possiamo che stringerci provando a creare ponti solidali, se carceri e cpr si chiudono col fuoco dellx reclusx il nostro impegno è di essere il fuoco
della vendetta.

A giovarne invece saranno le forze dell’ordine con più deterrenza, scudo penale, incitazione all’uso di armi da fuoco e maggiore discrezione sull’uso della forza. Il Fascismo è già qui!

Ma la variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c’è la
vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.

A Catania il 25 Aprile andrà in scena la carcassa di quella che ancora molti si pregiano di chiamare ancora antifascismo e noi a questo vogliamo opporci, vogliamo che voli la civetta.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un
momento di rottura collettivo, per sovvertire l’ordinario, per riprenderci il presente.

SIAMO TUTTX ANTIFASCISTX? TUTTX?