TRENTO: PRESENTAZIONE DI “RITORNO A GAZA” – SCRITTI DI DONNE ITALO-PALESTINESI SUL GENOCIDIO

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SABATO 22 NOVEMBRE – Spazio Piera (Via Lavisotto 9, Trento)

Ore 15
Presentazione del libro Ritorno a Gaza (scritti di donne italo palestinesi) con una delle autrici, Sara Rawash

A seguire, dj set con Fragmental, castagne e brûlé benefit per Anan Yaeesh, prigioniero politico palestinese

Per tutto il tempo ci sarà anche un angolo swap e uno con banchette di autoproduzioni (tuttx benvenutx a partecipare con le proprie!)

Femminismo e anticolonialismo non sono due percorsi distinti. Sono la stessa lotta. PALESTINA LIBERA!

UDINE: TATTO CIRCUS TRANSFEMMINISTA – IN SOSTEGNO ALLE LOTTE DENTRO E FUORI I CPR

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7/8 dicembre 2025
Spazio Autogestito Via De Rubeis 43 (Udine)

Da più di 25 anni in Italia esistono dei centri di detenzione cosiddetta amministrativa per persone senza documenti regolari, che sono di fatto dei lager etnici dove donne e uomini provenienti da paesi esterni alla comunità europea, sprovvistx di permesso di soggiorno oppure destinatarie di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale, vengono trattenutx in attesa della deportazione coatta nei paesi d’origine.

Istituiti nel lontano 1998, con il Testo unico sull’immigrazione voluto dal governo di centro-sinistra e firmato da Livia Turco e Giorgio Napolitano, hanno cambiato nome nel tempo, prima CPT (centri permanenza temporanea), poi CIE (centri identificazione ed espulsione) e infine, ad oggi, CPR (centri di permanenza per il rimpatrio).

Nel 2006 è stato aperto uno di questi lager nella nostra regione, precisamente a Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia, chiuso grazie alla forza delle rivolte interne avvenute nel 2013 e ritornato operativo come CPR nel 2019.

I cpr che nel passato sono stati chiusi, lo sono stati grazie al fuoco e ai colpi delle rivolte dei prigionieri al loro interno.

Non è un caso che il “pacchetto sicurezza”, ora legge 80/2025, dedichi particolare attenzione sia a chi si ribella al loro interno – e all’interno delle carceri del circuito penale – sia a chi tenta di spezzare l’isolamento a cui vengono sottoposti i reclusi portando loro solidarietà dall’esterno, introducendo a questo scopo nuovi reati e inasprendo le pene.

I CPR sono luoghi di tortura, segregazione e morte: a Gradisca nel 2013 muore Majid El-Khodra e dal 2020 ad oggi ricordiamo le vite spezzate di Vakhtang Enukidze, Orgest Turia, Anani Ezzedine,Arshad Jahangir.

Quell’”eccedenza umana” che non è più ricattabile nel girone infernale dei documenti, dello sfruttamento nelle campagne, dei cantieri, della logistica e del lavoro nero, chi non “serve” più alla macchina capitalista, viene spremuto un’ultima volta, fatto diventare mera materia prima per creare ancora una volta profitto attraverso la costruzione, il mantenimento e la gestione di questi lager e il funzionamento del business delle deportazioni.

Abbiamo deciso di dedicare questa Tattoo circus alle lotte dentro e fuori ai CPR per prendere posizione esplicita contro questi luoghi, che sono la rappresentazione più concreta e feroce del razzismo di Stato e della violenza delle frontiere, di cui non si può e non si deve in nessun modo essere complici.

Per info: https://laboratoriatfqudine.noblogs.org

UDINE: SOSTENIAMO IL LIBRO DI CLAUDIO! CENA SOCIALE BENEFIT

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Le rivolte carcerarie del marzo 2020 sono state le più potenti dell’intera storia dello stato italiano e hanno mostrato un’anticipazione di una torsione autoritaria su tutta la società, fino a quel momento inedita. In risposta alla crisi sanitaria e alla richiesta di scarcerazione temporanea da parte dei detenuti, che si sentirono immediatamente in trappola, lo Stato rispose sospendendo colloqui, permessi e con altre misure punitive. In risposta alle giuste rivolte dei detenuti, lo Stato reagì sparando e manganellando.

Claudio, uno dei cinque detenuti che decisero di esporsi nel 2020 presentando un esposto in cui denunciavano ciò che lo Stato aveva agito in quei giorni, ha scritto un libro che ripercorre dalla sua prospettiva gli accadimenti di quelle giornate. La pubblicazione di questo libro, che sta per approdare alla fase di stampa, rappresenta una coraggiosa presa di parola da parte di chi vive l’oppressione e non vi si rassegna. Per questo è importante sostenerla e diffonderla il più possibile.

SOSTENIAMO IL LIBRO DI CLAUDIO!
CENA SOCIALE BENEFIT
SABATO 22 NOVEMBRE 2025 ORE 20.00

SPAZIO AUTOGESTITO DI UDINE
V. DE RUBEIS 43


Assemblea permanente contro il carcere e la repressione del Friuli e di Trieste

liberetutti@autistiche.org

Associazione “Senza sbarre”
c.p.129, 34121 Trieste

BOLOGNA/APPENNINO: PRESENTAZIONE DI “CARTE FORBICI SASSI. SFIDE DA E CONTRO LE PRIGIONI E IL PATRIARCATO”

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Presentazione CARTE FORBICI SASSI. Sfide da e contro le prigioni e il patriarcato, a Bologna e in Appennino

– SABATO 22 NOVEMBRE – BOLOGNA
AL TRIBOLO
(via Donato Creti 69/2)

Dalle ore 16:00
Presentazione aperta a tuttx del libro CARTE FORBICI SASSI. Sfide da e contro le prigioni e il patriarcato.

A seguire discussione separata sul carcere tra donne, lesbiche, persone trans* e non binarie.

Alla fine smangiucchi vegan e beveraggio benefit per prigionierx e inguaiatx.

– DOMENICA 23 NOVEMBRE – APPENNINO
TRA TOLÈ E ZOCCA –
Per info scrivere a appenninix@riseup.net

Dalle ore 15:00
Presentazione aperta a tuttx del libro CARTE FORBICI E SASSI. Sfide da e contro le prigioni e il patriarcato.

Dalle 16:30
Discussione separata sul carcere tra donne, lesbiche, persone trans* e non binarie.

Alla fine smangiucchi vegan e beveraggio benefit per inguaiatx NoPonte.
Distro e materiali benefit per tutta la giornata.

NAPOLI: PRESENTAZIONE DI CARTE FORBICI SASSI – RACCONTI ED ESPERIENZE AUTOBIOGRAFICHE CONTRO PRIGIONI E PATRIARCATO

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Venerdì 14 novembre
La Vampa (Vico Calce n.28)

Ore 18
Presentazione mista del libro “Carte Forbici Sassi” – racconti ed esperienze autobiografiche contro prigioni e patriarcato

Ore 19.30
Cena

Ore 20
Laboratoria separata per confrontarci su esperienze di carcerazione e resistenza, di rapporto tra dentro e fuori, di cosa immaginiamo quando pensiamo alla carcerazione. Aperto a donne, lesbiche, persone trans* e non binarie. Raccomandiamo puntualità!

BRESCIA: TATTOO CIRCUS BENEFIT PRIGIONIERX

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14.15.16 Novembre
Matrici Aperte (Brescia)

VENERDÌ 14
15:00 apertura
Per tutto il giorno tattoo e laboratori collettivi di stampa. Faremo maglie, toppe e cartoline in serigrafia, linoleografia e tipografia (porta tessuti e carta).
19:00 cibarie varie
21:00 live @kiki_alix + dj set

SABATO 15
11:00 presidio sotto al carcere di canton mombello
14:00 apertura, tattoo e laboratori collettivi di stampa
20:00 cibarie
21:00 live @siouxieandtheskunks + @liquidwords.band

DOMENICA 16
13:12 pranzo collettivo
15:00 tattoo e piercing
laboratorio di fanzine autoprodotte con @fanzacheganza

PER TUTTI I GIORNI
Baretto_musica_banchetti_distro_stampe_massaggi_presabbene

La tre giorni è tutta benefit prigionierx.
Contro ogni muro in tutte le sue forme, reali e immaginarie.

FORLÌ: DUE INIZIATIVE CONTRO LA GUERRA E CONTRO LA CITTADELLA DELL’AEROSPAZIO DI THALES/LEONARDO

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FORLÌ, LA CITTADELLA DELL’AEREOSPAZIO È UNA CITTÀ DELLA GUERRA!
Sul progetto di Leonardo e Thales nel quartiere Ronco.

Come spesso accade nel nostro mondo digitalizzato, gli eventi della vita ci appaiono come immagini, astrazioni da schermo, completamente scollegate dalle cause o dai responsabili materiali. Così la guerra, che pure tragicamente è un tema ricorrente nella società in cui viviamo, viene presentata quasi fosse un evento atmosferico avverso, qualcosa che non si può prevedere né tantomeno fermare.
Invece, esattamente come per il genocidio in Palestina o la guerra tra NATO e Federazione Russa sul suolo ucraino, qualsiasi tipo di conflitto armato necessita di soldati che, obbedendo, le combattano; di ufficiali e strateghi che le dirigano; di politici che le approvino; di banche e ricchi imprenditori che le finanzino; di tecnici e centri di ricerca che sviluppino le armi; di aziende e fabbriche che le costruiscano.

E così, nella placida e tutto sommato privilegiata Forlì, il Comune e la Fondazione Cassa dei Risparmi (onnipresente dove c’è da far soldi!), unite nella “Fondazione Mercury”, assieme al consorzio ERiS (Emilia Romagna in Space), promosso da Thales Alenia Space con sette imprese emiliano romagnole, vogliono impiantare una cittadella della guerra, per farci capire da vicino cosa significhi essere parte integrante della logistica della morte.
2000mq di terreno (che in futuro potrebbero diventare molti di più) di proprietà del Comune di Forlì, nel quartiere Ronco (non bastava la caserma De Gennaro!?), per l’esattezza in via Montastro, a due passi dal Polo Tecnologico Aeronautico-Spaziale dell’Università, in cui dovrebbe sorgere un “polo” di produzione altamente tecnologico nell’ambito delle antenne satellitari “dual-use”, ossia doppio utilizzo in ambito sia civile che militare. La cessione del terreno al consorzio ERiS è già stata approvata a metà ottobre all’unanimità: la riprova che su militarizzazione e soldi, centro destra e centro-sinistra vanno d’accordissimo.

Cosa c’entra questo con la guerra!? Purtroppo il curriculum delle aziende che partecipano al consorzio ERiS parla da solo: la multinazionale capofila Thales Alenia Space, partecipata da Thales (67%) e Leonardo (33%), rappresenta un tassello chiave del complesso militare-industriale che alimenta i conflitti in tutto il mondo, realizzando componenti strategici per i sistemi di comunicazione, sorveglianza e difesa. I satelliti prodotti da Thales Alenia Space forniscono gli “occhi” a droni e tecnologie militari per colpire i loro obiettivi.
Leonardo (azienda compartecipata dallo Stato italiano) e la francese Thales, collaboratrice di primo piano della israeliana Elbit System, a cui ha fornito i componenti per i droni dell’IDF, sono tra le principali fornitrice di tecnologie militari allo Stato d’Israele per massacrare la popolazione palestinese. Senza contare che Leonardo è la terza azienda di armi in Europa per fatturato.
Nel consorzio ERIS partecipa, tra le altre, anche la ditta Curti di Castelbolognese, già al centro di proteste per il suo ruolo di fornitrice di componenti militari per elicotteri alla Leonardo.

Il “doppio” utlizzo, civile e militare, che viene sbandierato per far sembrare che ci sia una sorta di “valore sociale” della tecnologia prodotta è puro fumo negli occhi: il fatto che queste antenne satellitari possono ANCHE essere usate per altro non ci fa dimenticare il loro scopo principale. Per fare un esempio dell’utilizzo dei servizi internet satellitari nei conflitti odierni, basti ricordare il ruolo che le costellazioni di satelliti e di ricevitori come Starlink di Elon Musk hanno avuto e stanno avendo nella guerra in Ucraina, diventando un elemento chiave per le telecomunicazioni e l’osservazione terrestre, guidando i droni e i sistemi di puntamento dell’artiglieria sugli obiettivi prescelti. Non a caso proprio Starlink é il modello dichiarato per la realizzazione di una costellazione europea di satelliti dual use, che vede in prima fila l’alleanza tra Thales, Leonardo e Airbus (progetto Bromo).

Le macerie della striscia di Gaza e le decine di migliaia di morti ammazzati in Palestina (o in Sudan, Congo, Yemen, Ucraina…) portano la firma, tra le altre, di Leonardo e di Thales.
Se questo progetto dovesse andare in porto, anche Forlì potrebbe figurare come uno dei centri italiani di produzione di morte. E per cosa? Per la solita sanguinaria sete di profitto di padroni, fondazioni e aziende private e la smania di potere e riconoscimento dei politici locali e regionali.
La “creazione di posti di lavoro”, eterno mantra per far ingollare ogni schifezza, potrà anche stavolta farci dimenticare ogni scrupolo morale? Il lato “istruttivo” di questa bruttissima faccenda è che ci viene mostrato che le guerre vengono alimentate a pochi km da dove abitiamo, nelle nostre città, indicandoci che i produttori di morte hanno nomi, cognomi, indirizzi, e che li possiamo fermare! Li dobbiamo fermare!

NESSUNA CITTADELLA DELLA GUERRA, NÉ A FORLÌ NÉ ALTROVE!
SABOTIAMO, DISERTIAMO, BOICOTTIAMO IL MILITARISMO!
PALESTINA LIBERA IN UN MONDO LIBERO!

Collettivo Samara


PROGRAMMA:

➡️ GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE.
Approfondimento ed assemblea aperta sul traffico d’armi globale e gli snodi romagnoli coinvolti.
* Ore 19.00 buffet vegan
* Ore 20.00 avremo con noi Linda Maggiori (giornalista e attivista) che ci parlerà della filiera della produzione delle armi in Emilia-Romagna, con un occhio particolare al contesto forlivese, dove avanza il progetto della cittadella dell’aerospazio di Thales e Leonardo prevista nel quartiere Ronco. L’iniziativa si terrà al “E’ Circulét” (Circolo Arci Asyoli), in via Garibaldi 280 a Forlì.

➡️ VENERDÌ 28 NOVEMBRE CORTEO.
in occasione del nuovo sciopero generale lanciato dai sindacati di base contro la finanziaria di guerra e in solidarietà con la Palestina, a Forlì ci sarà un CORTEO contro riarmo, guerra e contro il progetto ERiS, ovvero la cittadella dell’aerospazio di Thales-Leonardo prevista nel quartiere Ronco per produrre ed assemblare antenne satellitari dual use (civile e militare). Il concentramento della manifestazione è previsto in piazzale della Vittoria alle ore 9.00

SABOTIAMO LA GUERRA E IL MILITARISMO.
CON LA PALESTINA NEL CUORE.

Collettivo Samara


MANIFESTI:

 

CAGLIARI: PRESIDIO SOLIDALE PER PAOLO DI FRONTE AL TRIBUNALE

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PRESIDIO DI FRONTE AL TRIBUNALE DI CAGLIARI
MERCOLEDÌ 12/11 ALLE ORE 9

Il 12 novembre lo Stato italiano con ogni probabilità celebrerà il processo contro il nostro compagno Paolo ed altri due nostri amici. Non sappiamo e non ci interessa sapere se siano o meno gli autori di ciò per cui vengono accusati. Come anarchici, siamo sempre solidali e complici con chi si oppone a una società che produce miseria, disuguaglianze, violenze, morte e genocidi. Ci preme sottolineare come ancora una volta il sistema tramite i suoi servi si accanisca, con continue ritorsioni e tormenti, contro chi, in libertà e in detenzione, non ha mai piegato la testa, schierandosi sempre dalla parte dei più deboli, denunciando le violenze degli sbirri, le torture dello Stato che, nel carcere di Uta, nega ai prigionierx persino l’acqua potabile, contro chi svela la complicità arrogante del tribunale di Sorveglianza e dei garanti che tacciono sui soprusi e sulle torture subiti quotidianamente dai prigionierx.
per questi e per tanti altri motivi Paolo ha portato avanti uno sciopero della fame per 44 giorni tra maggio e giugno.

I tribunali sono strumenti per esercitare la violenza della legalità, pertanto pensiamo che il verdetto sarà usato come punizione esemplare, per mandare a loro, e a tuttx i proletari, il messaggio che non bisogna ribellarsi, ma bisogna accettare in silenzio ogni violenza e tortura dello Stato. Per questo non accetteremo i verdetti di giudici che rappresentano questo sistema assassino.

Siamo solidali e complici con Paolo, Joan e Walter e non li lasceremo soli né nelle galere, né nei tribunali.

Anarchicx contro carcere e repressione

PAOLO LIBERO
TUTTX LIBERX
FUOCO ALLE GALERE

FIRENZE: CORTEO CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE E LA SUPREMAZIA CIS

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25 novembre ore 18
Piazza Tasso (Firenze)

Abbiamo deciso di chiamare questa piazza il 25 novembre sulla ricorrenza della giornata nazionale contro la violenza sulle donne, poi diventata giornata contro la violenza patriarcale e di genere perché in quanto persone trans non ci sentiamo né riconosciutx, né previstx o inclusx dalle analisi, narrazioni e immaginari di lotta delle piazze degli ultimi anni. Vogliamo prenderci spazio e alzare la voce. Vogliamo che la supremazia cis tanto nel mondo quanto negli spazi di movimento venga riconosciuta e problematicizzata perché necessaria per il mantenimento del patriarcato e la sua esportazione di repressione, dolore e morte. Spingiamo perché ci sia uno sforzo collettivo e trasversale per abolire la supremazia cis come c’è per lottare contro il patriarcato.

Abbiamo chiamato questa piazza perché ancora c’è chi storce il naso quando come persone trans pretendiamo di partecipare a momenti di lotta separati.

Siamo stufx che le nostre esperienze di sessismo vengano sminuite e invisibilizzate dallx compagnx cis. Siamo stufx di venire picchiatx e uccisx per strada nell’indifferenza del mondo cis. Siamo stufx che mentre noi veniamo cacciatx dai centri antiviolenza perché siamo trans nella rete dire per i cav possano partecipare tranquillamente realtà transfobiche.

Abbiamo chiamato questa piazza perché non ci accontentiamo più di un’inclusione superficiale, non ci bastano più le schwa nei comunicati, vogliamo una vera complicità nella lotta per la liberazione di tutti i corpi e vite dal patriarcato.

Non aspetteremo più che il movimento autodefinito transfemminista che però rimane profondamente ciscentrico si svegli, vogliamo prenderci spazio ora.

Non c’è transfemminismo senza persone trans

FORLÌ: GIORNATA ANTIPSICHIATRICA

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DOMENICA 16 NOVEMBRE
presso E’ Circulet (Circolo Asyoli), corso Garibaldi 280.

➡️ GIORNATA DI APPROFONDIMENTO E DISCUSSIONE SULL’ANTIPSICHIATRIA:
ne parleremo con le/i compagnə del Collettivo Artaud di Pisa e con Angelo del Collettivo CAMAP che gestisce tra l’altro il telefono di mutuo aiuto antipsichiatrico.

* Ore 13:00 pranzo conviviale con buffet vegan.

* Ore 14:30 chiacchierata su il TSO come strumento di Tortura, Sopruso e Oppressione: rischi legati a questa misura costrittiva e autodifesa legale e pratica.

* A seguire decompressione e convivialità.

* Ore 16:00 la psichiatria a scuola: come le aule sono sempre più e sempre più precocemente laboratori di psichiatrizzazione delle nostre vite.

* Ore 17:30 la psichiatria nella vita quotidiana: perché patologizzare i nostri comportamenti è uno strumento di dominio da parte del potere? Perché siamo antipsichiatricx per una idea di cura radicalmente altra?!

Organizza Collettivo Samara
Contatti: samara@inventati.org