IMOLA: DI DISAGI, COLLETTIVITÀ E VISIONI ANTIPISICHIATRICHE

Diffondiamo:

19 ottobre 2025
al Brigata Prociona, via Riccione 4 (Imola)

DI DISAGI, COLLETTIVITÀ E VISIONI ANTIPISICHIATRICHE
Giornata di confronto e autofinanziamento per la cassa transfemminista queer di sostegno economico per il supporto psicologico.

Apertura alle 14:30

Dalle 15:30, CONFRONTIAMOCI!
Limiti e possibilità della gestione collettiva di situazioni di malessere psicologico/psichiatrizzazione.
Come ci rapportiamo alla diagnosi? Un confronto fra le diverse tensioni: dalla critica antipsichiatrica alla visione della diagnosi come strumento di validazione.

Dalle 20:00 cena vegan con panini e altre sciccherie benefit per la cassa transfemminista queer di sostegno economico per il supporto psicologico.

A seguire concerto con Anafem
Spazio per distro e banchetti per tutta la giornata

NO MACHI NO FASCI NO SBIRRI NO SIONISTI

COS’È LA CASSA TRANSFEMMINISTA QUEER DI SOSTEGNO ECONOMICO PER IL SUPPORTO PSICOLOGICO?

L’idea di questa cassa nasce dalla constatazione che moltx di noi o persone vicine a noi fronteggiano condizioni psicologiche tremendamente precarie e spesso invalidanti. Spesso è difficile trovare strumenti autogestiti per affrontare queste situazioni, specialmente quando lo stratificarsi di traumi e oppressioni sistemiche porta ad un malessere cronico.
Per questo motivo alcunx fanno la scelta di intraprendere percorsi di psicoterapia o di altre discipline che si sentono più vicine. O desidererebbero farlo: i costi sono inaccessibili per moltx. Per questo abbiamo pensato ad una cassa solidale di supporto per questo tipo di spese.

La cassa è transfemminista e queer: si occupa di persone che non siano maschi etero-cis. Siamo partitx da noi, e dalla consapevolezza che l’eterocis patriarcato è un’oppressione sistemica che espone duramente a compromissioni della nostra salute mentale e contemporaneamente ci limita nell’accesso alle risorse economiche.
Siamo consapevoli ce una condizione invalidante della salute psicologica può inficiare e minare la partecipazione alle lotte. Spesso l’ambiente di lotta o le reti amicali non riescono a offrire supporto adeguato con il rischio di lasciare indietro compagnx.

Il nostro pensiero sul professionalismo della cosiddetta salute mentale, e del professionalismo in generale, è estremamente critico. Tuttavia ammettiamo l’utilità e l’efficacia di questi percorsi nel risolvere o alleviare disagi molto profondi e duraturi, quando affrontarli da soli o nella collettività non è possibile. Per noi questo ha anche un valore di prevenzione alla psichiatria, a cui troppo spesso ci si rivolge in assenza di alternative (senza giudizio verso chi vi i rivolge). Questa cassa è un’idea riproducibile, un invito a trovare modalità di presa in cura collettiva.

Vorremmo creare occasioni di incontro e confronto attorno alle iniziative di autofinanziamento, per visibilizzare il tema del disagio all’interno dei movimenti, tradurre le visioni antipsichiatriche in pratica e pratiche, condividere strumenti ed esperienze di autogestione e autoformarci.
Chiunque può sostenere questo progetto organizzando iniziative di autofinanziamento e incontri.

Per info: cassasupportopsi@riseup.net

BARI: PRESIDIO PER ANDRE, BAK E GUI – CONTRO IL PONTE, CONTRO LA REPRESSIONE

Diffondiamo

Il 9 settembre, Andre e Bak di Bari e Gui di Varese, sono statx arrestatx per eventi relativi al corteo “Carnevale No Ponte” del 1 Marzo 2025 a Messina.

Tra le accuse, resistenza e lesioni gravissime. In concomitanza degli arresti sono state effettuate diverse perquisizioni, anche a casa di altrx compagnx, con il sequestro di materiale informatico e di propaganda.

Bak è statx arrestatx a Napoli ed è rinchiusx nel carcere di Poggioreale, Andre è statx trasferitx dal carcere di Bari a quello di Potenza come probabile ritorsione, mentre Gui è rinchiuso nel carcere di Varese.

Il ponte di Messina è un’opera devastante, colonialisita ed in linea con le prospettive militariste dello stato. Essa porta con se estrattivismo e devastazione in un territorio già sfruttato e martoriato come quello siciliano. Lo stato, che da sempre difende il ponte, con intensa militarizzazione e repressione oggi decide di punire tre compagnx, poco più che ventenni. Un chiaro tentativo per sedare e intimorire qualsiasi forma di opposizione.

Diamo una forte risposta di solidarietà con lx compagnx arrestatx! Dimostriamo che la repressione del dissenso e le sterili intimidazioni da parte della polizia altro non fanno che unirci sempre di più e ci motivano a scendere in piazza ancora più determinatx. Alla repressione rispondiamo con la solidarietà!

Complici con chi resiste e si oppone al progetto del Ponte di Messina e non solo.

PER ANDRE, BAK E GUI.
CON AMORE E COMPLICITÀ
FREEDOM HURRIYA LIBERTÀ

MODENA: RIPARTE LA LIBRERIA LIBERTARIA LIGERA

Diffondiamo:

Giovedì 11 settembre
Riparte la Libreria Libertaria Ligera
Via Pomposa 8 (Modena)

Original vinyl selecta by Bassa la Connexion,
Dub e Steppa yard con Smog HiFi

Libreria anarchica attiva
Biblio e opuscoli
Birrette, aperitivo veg, biliardino
Bella gente bel sound

CATANIA: PROIEZIONE DEL FILM GRECO “LA TEGOLA” E DIBATTITO

Diffondiamo

Proiezione del film greco Κεραμίδι -“La Tegola” (42 min)

In un futuro prossimo, lo squat, Fabrika Yfanet, verrà sgomberato e l’edificio sarà riutilizzato. Pano, un urbanista che supervisiona il progetto, si troverà ad affrontare una forza incomprensibile.

Questo film auto-autogestito è stato girato nell’aprile 2022, dentro e fuori lo squat Yfanet, con l’intenzione di ripercorrere attraverso una storia di fantasia i sentieri labirintici di una memoria perduta . Allo stesso tempo, è un piccolo contributo allo sforzo di liberare forme di comunicazione ereditate dall’industria dell’intrattenimento.

⛓️‍💥Fabrika Yfanet è uno spazio occupato a Salonicco, in Grecia, dal 2004. Tempo addietro era una fabbrica tessile che cessò l’attività nel 1967. Il 20 marzo 2004 questo spazio fu occupato da centinaia di persone, riaprendo le porte alla città dopo 36 anni di abbandono.

A seguire, chiacchiera sul contesto attuale in cui stanno vivendo gli/le occupanti della Fabbrica Yfanet a Salonicco e uno sguardo necessario sugli sventramenti urbanistici a Catania, che vorrebbero coinvolgere anche il Laboratorio Urbano Popolare Occupato.🐺

📌Inoltre, durante l’evento sarà attiva la raccolta dei beni per i reclusx nei CPR.

Vi aspettiamo il 31 agosto alle ore 18:30
Alla L.U.P.O. Piazza Pietro Lupo 25

TERRITORI RESISTENTI – TRE GIORNI CONTRO DOMINIO, CACCIA E COLONIZZAZIONE

Diffondiamo

26/27/28 settembre
Riot Dog – Monte San Pietro (Bologna)

Una tre giorni per porre le basi per una mobilitazione contro la caccia con l’intento di intersecarla in maniera radicale e intersezionale con altre lotte come il colonialismo, il patriarcato e l’ecologismo. Questo perché crediamo che parlare di usurpazione dei territori sia fondamentale in questo momento storico e perché sentiamo la necessità di rilanciare l’attivismo antispecista dal basso.

Il programma si strutturerà su 3 filoni:

TEORICO: Confronto sull’antropocentrismo e sulla caccia come espressione del sistema di dominio, come pratica specista, patriarcale, coloniale, militaresca ed ecocida. Dal confronto ci piacerebbe creare un opuscolo a tema con il contributo di tuttx le individualità coinvolte e con le grafiche realizzate durante l’evento.

STRATEGICO: Portando ricerche e approfondimenti sulle nuove proposte di legge sulla caccia e sui principali attori economici e politici coinvolti nel mondo venatorio vorremmo porre le basi per una mobilitazione nazionale su più fronti da estendere nei diversi territori.

ARTISTICO: Verranno proposti Laboratori pratici, di taglio artistico come stencil, serigrafia, land art tramite cui veicolare messaggi di liberazione nei boschi e nelle città; laboratori sensoriali per persone piccole in cui accompagnarle a sviluppare “altri sensi” e de-antropocentrizzare lo sguardo e le rappresentazioni immaginarie; e altri laboratori ancora da definire.

(Il programma è ancora in fase di definizione. Se vuoi aggiornamenti seguici su Instagram e Facebook. Se vuoi proporre dei laboratori 0 metterti in contatto con noi, puoi scrivere a riotdogonlus@gmail.com)

PER TUTTA LA DURATA DELLA TRE GIORNI:
campeggio libero, banchetti selvaggi e autogestione

Riot Dog è un rifugio libertario antipsichiatrico nato nel 2017 sulle colline di Monte San Pietro (Bo), dove i cani possono sperimentare socialità, autogestione, liberx dal possesso.


PROGRAMMA DI TERRITORI RESISTENTI

VENERDÌ

10:00 ANIM-ACTION!
Laboratorio narrativo e interattivo per persone dai 5 anni in su, con
l’obiettivo di creare un fumetto

13:00 PRANZO

13:45 INTRODUZIONE DELL’INCONTRO

14:00 CHIACCHIERA SULLA NUOVA RIFORMA DELLA CACCIA
Una chiacchiera sulla riforma che non vogliamo. Quando uccidere viene
proposto come una necessità per l’ambiente…

15:30 WORKSHOP: CULTURA DELLA SICUREZZA PER L’ATTIVISMO
Strumenti collettivi per ridurre l’impatto della sorveglianza e della
repressione di Stato verso i movimenti di lotta

18:00 DOCUMENTARIO SULL’ANTISPECISMO IN MAROCCO

20:00 CENA

21:00 PRESENTAZIONE SULLA STORIA E LE TECNICHE DI HUNT SABOTEURS
La caccia alla volpe nel Regno Unito… e come è stata sabotata

SABATO

9:00 DIBATTITO TEORICO SUL TEMA DELLA CACCIA
Discussione a gruppi su caccia e specismo e le loro intersezioni con
patriarcato, colonialismo e sistema agro-industriale

13:00 PRANZO

14:00 COLpevoliDIRETTI
Il ruolo di Coldiretti nella promozione delle T.E.A. (a cura del Gruppo
NO OGM) e della caccia al selvatico (a cura di Terrestra)

16:00 CREAZIONE DI UNA CAMPAGNA CONTRO LA CACCIA
Condivisione di informazioni sui principali attori del mondo venatorio e
ideazione di una mobilitazione ad ampio raggio contro la caccia

20:00 CENA

21:00 CONCERTO FTA CREW (punk)
22:30 CONCERTO ANAFEM (rap militante)

DOMENICA

9:00 ART-ATTACK: CHIAMATA ALLE ARTI!
Arte come forma di espressione nella lotta: chiacchiere e laboratori per
la creazione di gruppi di arte urbana e land art

13:00 PRANZO

14:00 CERCHIO FINALE
Feedback, conclusioni e appuntamenti futuri


LOGISTICA e ACCESSIBILITÀ’

L’evento si svolgerà presso il rifugio Riot Dog situato a 30km a
sud-ovest di Bologna. Riot Dog è un rifugio per cani antispecista, antipsichiatrico e libertario dove i cani possono sperimentare socialità libere.

Durante la 3 giorni troverete:
-tanti cani
-spazio all’aperto per chiacchiere in condivisione, laboratori, concerti
e videoproiezioni
-natura per campeggiare
-cucina by vascello vegano
-distro e materiali informativi
-possibilità di esporre il banchetto del proprio collettivo (tavoli ed
eventuale gazebo sono da portare)
-baretto benefit dalle 19,00

Se vieni accompagnat* da un amico cane assicurati che viva bene un contesto affollato con tanti cani e persone e che non metta in difficoltà gli altri cani presenti o quelli ospitati nella struttura.

L’evento si svolgerà interamente all’aperto, con la possibilità di uno spazio al chiuso casalingo se dovesse piovere. L’ambiente che troverete è naturale, con qualche dislivello e poco cemento, pertanto la fruibilità a persone in sedia a ruote è assolutamente possibile ma con una serie di accortezze. In tal caso non esitate a contattarci! Il bagno è al piano terra della casa e accessibile anche in sedia a ruote. Non ci sarà uno spazio specifico di decompressione trovandoci all’aperto con possibilità di passeggiate per raggiungere luoghi isolati e silenziosi. Per dormire ci si deve organizzare autonomamente con la tenda e tutto il necessario per campeggiare. Se avete esigenze (reali!) di un posto letto in camerata al piano superiore contattateci che cerchiamo di organizzarci.

Lo spazio si trova in via Lombardia 2 a Monte San Pietro (1 km sotto a Montepastore), in fondo ad uno stradello sterrato sgangherato e bucolico. Il posto NON ha uno spazio parcheggio adeguato al numero di persone che ci aspettiamo, pertanto vi chiediamo di parcheggiare in paese a Montepastore (dista 15 min a piedi) oppure scriveteci a riotdogonlus@gmail.com per inserirvi nel canale telegram dei passaggi, noi faremo un percorso segnalato per raggiungerci con una piacevole passeggiata in discesa. Vorremmo tenere il parcheggio per chi avesse esigenze specifiche di mobilità, per i camper (o altri mezzi utilizzati per dormirci dentro) e per chi ha un banchetto da scaricare. Il parcheggio in paese è quello della chiesa all’inizio di via Varsellane, altrimenti in via Valle d’aosta. C’è un parcheggio molto comodo anche in via Borgotto, quasi in paese ma ATTENZIONE! è senso unico quindi dovete prendere via Borgotto dal fondo valle, non dal paese!!

Per raggiungerci con i mezzi pubblici invece dovete guardare gli orari della corriera 686 che parte dall’autostazione di Bologna oppure prendere il treno TPER da Bologna centrale in direzione Vignola e scendere a Pilastrino (20 min di viaggio), e dalla stazione di Pilastrino di Zola prendere poi il bus 686. Sul bus dovete chiedere all’autista di farvi scendere all’agriturismo “Cà del buco”, a quel punto salite per via Lavino 150 mt e prendete via Lombardia sulla destra, per poi percorrerla tutta.

La partecipazione all’evento è gratuita! Colazioni, pranzi e cene benefit a offerta libera. Contatta il Vascello Vegano per eventuali intolleranze e allergie: vascellovegano@libero.it
Per contattarci: riotdogonlus@gmail.com

INIZIATIVA IN SOLIDARIETÀ AD ALFREDO CONTRO IL BLOCCO DELLA POSTA

Da diffondere il più possibile!

Per rompere l’isolamento a cui l’anarchico Alfredo Cospito* è sottoposto tramite il blocco praticamente totale della corrispondenza, rilanciamo qui la chiamata a mandargli cartoline e lettere… in questo periodo di spostamenti vacanzieri, ecc. potrebbe arrivare corrispondenza a lui diretta da molte amene località!
Questa ennesima chiamata a scrivere al nostro compagno è motivata anche dagli aggiornamenti che ci giungono da Bancali, visto che Alfredo valuta estremamente opportuno continuare e incrementare l’invio di corrispondenza a lui diretta: anche senza tracciabilità, anche solo cartoline con o senza mittente… se ne arrivassero in numero considerevole darebbero un bell’impegno a chi è preposto a bloccargli la posta.
Si è valutato poi che in questo momento la tracciabilità della corrispondenza a lui destinata non sia necessaria quanto lo è stata fino ad ora visto che Alfredo ha accumulato più di 30 trattenimenti di corrispondenza certificata su cui deve esprimersi il Magistrato di Sorveglianza, che però sta tardando a farlo (normale per quanto riguarda Bancali, a detta dell’avvocato che assiste numerosi reclusi in quell’istituto).
Infine, a margine della questione “corrispondenza”, il prossimo 14 settembre ci sarà un’udienza inerente al “giudizio di ottemperanza” nei confronti del carcere di Bancali: si tratta di un procedimento in cui il magistrato valuta se il carcere non è in grado di fare rispettare un’autorizzazione concessa ma che non viene realmente resa possibile. Si tratta dell’accesso di Alfredo alla biblioteca dell’istituto, che era stata autorizzata senza che però ne abbia potuto beneficiare. Se danno ragione ad Alfredo il giudice designerà altra figura differente dal personale penitenziario per fare sì che l’autorizzazione venga rispettata.

Facciamo anche nostra la proposta di “Iniziativa in solidarietà ad Alfredo contro il blocco della posta” formulata dai/dalle compas di S’Idea Libera di Sassari per dare ulteriore sviluppo  al tentativo di inceppare uno dei dispositivi di isolamento applicati nei confronti di Alfredo: un’occasione in più perché, superata questa “fase estiva” di invio di cartoline e lettere senza modalità coordinate, si provi a dare continuità sul lungo periodo all’impegno nel dimostrare ai suoi carcerieri che Alfredo non sarà mai solo!

INIZIATIVA IN SOLIDARIETÀ AD ALFREDO CONTRO IL BLOCCO DELLA POSTA.

In relazione alla situazione di censura, blocco e isolamento di Alfredo in 41 bis a Bancali, vorremmo condividere questa proposta di iniziativa.
Nel tempo sono state diverse le occasioni in cui, in forma individuale o organizzata, si è cercato di rompere l’isolamento tramite la corrispondenza. In questo momento, in cui ci sembra importante battere il ferro con costanza, abbiamo pensato a un’iniziativa che abbia come obiettivo quello di sostenere Alfredo tramite la corrispondenza e dargli un po’ di continuità per avere un certo impatto, o provare ad averlo.

La proposta è la seguente: ogni realtà, collettivo o individuale, che abbia voglia di aderire si prende l’impegno di inviare almeno 7 cartoline ad Alfredo in una determinata settimana. In questo modo, quante più adesioni ci saranno, tanto più riusciremo a garantire una “copertura” nel tempo con una certa continuità.

Proponiamo questa modalità organizzativa:

1. le realtà, individuali o collettive, possono mandare la propria disponibilità alla mail evaliber2@inventati.org entro l’1 settembre.
2. sulla base delle disponibilità butteremo giù un calendario, per cui a ogni realtà sarà data una settimana di riferimento in cui inviare le cartoline/lettere ad Alfredo.

L’indirizzo per scrivere ad Alfredo è:
Alfredo Cospito
C.C. “G.Bacchiddu”
Strada Provinciale 56, n°4
Località Bancali
07100 Sassari

Rompiamo l’isolamento!

Spazio Sociale S’Idea Libera (Sassari)
Cassa AntiRep delle Alpi occidentali

* Alfredo Cospito è un compagno anarchico in carcere dal 2012. Inizialmente arrestato e condannato per il ferimento dell’Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare, sta ora scontando una condanna a 23 anni di reclusione emessa nell’ambito del processo “Scripta Manent” in cui sono stati imputati (e alcune e alcuni tra loro anche condannati) vari anarchici e anarchiche. Dopo la sua assegnazione al regime detentivo del 41bis nella primavera del 2022, Alfredo ha intrapreso uno sciopero della fame durato 6 mesi contro il 41bis e l’ergastolo ostativo che, grazie anche all’energica mobilitazione internazionale che ha accompagnato la sua iniziativa, ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica l’aberrazione di questo regime carcerario e della condanna a morire in carcere rappresentata dall’ergastolo ostativo.
Alfredo è tuttora rinchiuso nel 41bis di Bancali (Sassari), e il rinnovo o meno della sua assegnazione a tale regime avverrà la prossima primavera. La finalità del 41bis è chiara: annientare fisicamente e psicologicamente gli individui che ci finiscono. Nel caso di Alfredo è evidente una progressiva limitazione nelle già esigue possibilità di vivibilità stabilite per tale regime detentivo: blocco della corrispondenza da/per l’esterno, impossibilità di accedere alla biblioteca interna (autorizzazione che Alfredo aveva avuto dalla Direzione), blocco dei libri regolarmente acquistati in libreria tramite il carcere (come prevede il regime del 41-bis) e di altri beni, come farina o indumenti, di uso quotidiano.

ps: Per chi fosse interessat*, sono state stampate delle cartoline contro il 41bis che si possono richiedere alla mail: cassantirepalpi@autistici.org

LEONARDO S.P.A. FABBRICA DI MORTE [CORTEO 13/9/25]

Riceviamo e diffondiamo:

A Ronchi dei Legionari sotto la bandiera dello Stato italiano vengono progettati e prodotti strumenti di morte, venduti all’estero senza alcuno scrupolo. Acclamato come eccellenza locale, lo stabilimento di Leonardo S.p.A. di Ronchi è specializzato in veicoli privi di pilota. Spesso spacciati alla stampa come dispositivi dalle mille possibilità di utilizzo, di fatto lo scopo di questi droni è quello di uccidere.

Con l’obiettivo di incrementare la produzione di queste armi, nel marzo 2025 è stata avviata una joint venture tra Leonardo e Baykar, azienda turca e fiore all’occhiello di Erdogan, che rifornisce principalmente Qatar, Emirati ed esercito ucraino. Fra gli stabilimenti coinvolti in questo accordo c’è anche quello di Ronchi.

Tra i vari prodotti di Leonardo troviamo sistemi di puntamento per caccia, venduti all’entità sionista e genocida, utilizzati da ormai quasi 2 anni per bombardare indiscriminatamente il popolo palestinese a Gaza e aggredire i popoli circostanti che si oppongono alla prepotenza coloniale e sanguinaria di Israele. Lo Stato italiano difende gli interessi di chi sta portando avanti il genocidio dei palestinesi.

Il capitalismo crea crisi di cui si nutre, gli investimenti bellici sono fra i più redditizi a livello globale. Più di 60 aziende tra Pordenone, Gorizia e Trieste si sono dichiarate pronte ad una conversione ad industria per la produzione bellica.

Contro l’orrore di Gaza e l’oppressione che si diffonde ovunque, resistiamo come i palestinesi, organizziamoci, mobilitiamoci anche qui, fermiamo questa fabbrica, non restiamo complici!

Assemblea No Leonardo / leonardo.assassina@proton.me

MARZABOTTO: AZIONE PER LA FINE DELL’ASSEDIO A GAZA

Riceviamo e diffondiamo:

RESOCONTO della giornata di sabato 9 agosto dall’Appennino

Il 9 agosto, un gruppo di una ventina di persone ha effettuato un’azione spontanea sulla strada Porrettana, all’altezza di Marzabotto, rallentando il traffico per un ora esponendo striscioni e bandiere palestinesi e distribuendo volantini alle persone in auto. L’azione rispondeva alla chiamata di una giornata di mobilitazione internazionale per la fine dell’assedio di Gaza da parte dell’esercito sionista con il sostegno economico militare e morale dei governi occidentali. Dopo 40 minuti di azione sono arrivate tre volanti dei carabinieri che hanno intasato ancora di più il traffico. Le manifestanti si sono allontanate nei boschi, con i carabinieri che si aggiravano nella zona come vespe infastidite fermando passanti e chiedendo i documenti per alcune ore. Le reazioni da parte delle persone incolonnate sono state per lo più di sostegno e solidarietà. Non ci facciamo illusioni: quest’azione è poco, troppo poco. L’auspicio è che possa servire da invito e spinta, che dia forza e coraggio: bloccare gli ingranaggi della guerra è possibile e necessario.

Ecco il testo del volantino distribuito durante l’azione

GIORNATA GLOBALE DELL’AZIONE 9 AGOSTO

Il governo italiano continua a fornire armi a Israele: una scelta che lo rende complice, come gli Stati Uniti, nel genocidio in corso a Gaza. Mentre ipocritamente il governo italiano annuncia che da oggi 9 agosto comincerà a lanciare aiuti umanitari su Gaza, dagli stessi cieli piovono bombe e proiettili venduti dallo stesso governo e prodotti da aziende italiane. Oltre a Leonardo, colosso della produzione e vendita di sistemi d’arma, rappresentata nel nostro territorio dalle aziende N.P.C. Srl di Imola e dalla ITRES Srl di Casalecchio di Reno, nella provincia di Bologna sono presenti altre aziende che vendono armi al governo israeliano, come la Riva Calzoni Spa di Calderara di Reno, la Poggipolini Spa di San Lazzaro di Savena. Queste aziende traggono profitto economico del genocidio in atto!
È il momento di rompere il silenzio. Di agire, contro l’assedio di Gaza e la complicità dei governi.
CHIEDIAMO:
cessate il fuoco immediato
fine dell’assedio
fine della complicità internazionale
sanzioni
libertà e giustizia per la Palestina

Dalla sabbia di Gaza fino ai nostri territori:
LA LIBERTA’ è IL NOSTRO ORIZZONTE COMUNE