FORLÌ: IL RUOLO DELLA PSICHIATRIA NELL’OCCUPAZIONE DELLA PALESTINA

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FORLì SABATO 22 febbraio 2025 al Circolo arci Asyoli c.so Garibaldi n.280

Ore 17:30 – Presentazione dell’opuscolo “IL RUOLO DELLA PSICHIATRIA NELL’OCCUPAZIONE DELLA PALESTINA” – Autoproduzione Robin Book (Luglio 2024). Leggere criticamente la psichiatria come pilastro del sionismo, smantellare la visione strutturale occidentale della salute mentale e de-patologizzare la Resistenza.

Ne parleremo con il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud di Pisa.

A seguire Buffet Vegan. Troverai un banchetto di materiale informativo.

ROMA: SUMUD. LA RESISTENZA COME RISPOSTA COLLETTIVA AL TRAUMA DELL’OPPRESSIONE

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SAMAH JABR in dialogo con il collettivo antipsichiatrico Senzanumero
e l’associazione nontantoprecisi: la resistenza come risposta collettiva al trauma dell’oppressione

28/02/25 ore 17:30
postO – VIA CASTELGUIDONE 4 – ROMA

“Il miglioramento della salute mentale e la ‘liberazione psichica’ delle palestinesi dovrà andare di pari passo con gli sforzi per liberare il territorio palestinese.
Finché l’ingiustizia e l’umiliazione continueranno, i nostri strumenti medici e psicoterapeutici non resteranno che palliativi. L’occupazione è in effetti tanto un problema di salute mentale quanto un problema politico”.

Samah Jabr – Sumud. Resistere all’oppressione

CATANIA: PRESENTAZIONE DELL’OPUSCOLO “NON È FORSE QUESTA GUERRA?” + BENEFIT NO PONTE

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🏴‍☠️ CATANIA 15 FEBBRAIO 2025 PALESTRA LUPO P.zza LUPO 25 h. 18.00

“La democrazia è un cappio al collo di un suicida, con il nodo fatto male. Mantiene in vita morenti come zombie frustrati. E sempre più spesso poi ci si ritrova a fissare il vuoto; non è forse questa guerra?! Le nostre esistenze sono inondate da un sentimento di separazione, percezione a volte irreparabile di astrazioni sempre più isolanti. Diventiamo complici silenti di questa ‘barbarie democratica; obbligati ed obbligate ad essere costantemente diretti/e oppure ad essere la nuova classe dirigente, quella che brinda ai disastri del Libano, dell’Afghanistan, di Gaza, della provincia noiosa e del sobborgo povero; non è forse questa guerra?!”

🚨 A seguire presentazione del Carnevale No Ponte 1 marzo 2025

🎧 Dj set e Live benefit “carnevale no ponte” per danze contro il nulla che avanza:

– DJ SET MIMMO POMPADOUR e MARI J VOCAB

– LIVE MUGEN MENTALCHEMIST

NUOVO OPUSCOLO: PRIMI PASSI… ATTRAVERSO IL DDL SICUREZZA VERSO UNO STATO DI GUERRA

A cura di Materiale Piroclastico

«È la preparazione della guerra in altri ambiti – politici e sociali – che da lungo si preparano ad essere qui arrivati ad un punto di svolta. Dopo i passi che la legislazione emergenziale ha approntato in questi anni, con il ddl 1660-1236 è la volta di scoprire le carte, con un bel salto in avanti. Il terreno è finalmente fertile per l’accrescersi del sentimento patriottico, il pozzo è avvelenato, la costruzione del nemico è ultimata, le forche sono distribuite ai passanti.»

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CATANIA: ORIZZONTI DI GUERRA

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CONTRO GUERRA E GENOCIDIO COMPLICI CON I DISERTORI DI TUTTO IL MONDO

Cosa fare contro la progressiva militarizzazione delle nostre città?
Cosa fare contro un genocidio avvenuto in diretta social con l’aiuto di tutto l’Occidente?
Come supportare la diserzione ed entrare in complicità con i disertori di ogni Paese?

Le forme di governo “democratico” e le basi del diritto internazionale che le hanno supportate, dal secondo dopoguerra in occidente, stanno collassando sotto i colpi delle eccezioni e delle emergenze. La trasformazione sistemica in atto non sarà silenziosa e indolore, ma si sta già esprimendo attraverso il crescente bellicismo. Ne parliamo alla L.U.P.O. insieme a realtà e soggettività che hanno approfondito sulle tematiche di guerra, diserzione e militarizzazione dei territori. Dal ponte sullo Stretto alla Striscia di Gaza, dalla nuova finanziaria al disegno di legge sicurezza, impossibile ignorare che: LA GUERRA È QUI, IMPARIAMO A SABOTARLA!


PROSSIMI APPUNTAMENTI

Venerdì 31 gennaio:
presentazione dell’opuscolo “Primi passi attraverso il ddl sicurezza verso uno Stato di guerra” a cura di Materiale Piroclastico e con la presenza della Rete No DDL Catania

Sabato 8 febbraio:
presentazione dell’opuscolo “Contro la guerra, contro la pace. Note sulla diserzione dell’esercito ucraino” a cura di Torino Diserta – discussione con alcune autrici ed Antonio Mazzeo

Sabato 15 febbraio:
Presentazione dell’opuscolo “Non è forse questa guerra?” a cura di alcunx compagnx sicilianx e presentazione del Carnevale No Ponte

Venerdì 21 febbraio:
presentazione della rivista “Pensiero Critico n.3” a cura di Terre In Moto: discussione con gli autori

BOLOGNA: SENZA CHIEDERE PERMESSO FEBBRAIO 2025

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Giovedì 6 febbraio 2025 sedicesima edizione!

Dalle 17 si aprono le danze: allestimento del mercatino, birrette e microfono aperto.

Dalle 19:30 chiacchiere e riflessioni a partire dall’opuscolo “NON È FORSE QUESTA GUERRA?” con alcunx compagnx sicilianx. Dal progetto ponte, alle “smart cities” sino agli interessi che si cuciono sui corpi reclusi, migranti, arginati, carcerati. Un opuscolo per condividere saperi e percorsi di significazione verso una più fitta condivisione di pratiche, per un’azione sempre più di massa e sempre meno mediata da strutture di delega e rappresentanza.
L’occasione vuole anche essere un invito ad individualità, collettivi, affinità, lotte territoriali e libidiche alla prossima mobilitazione NoPonte che attraverserà le rive dello Stretto nel periodo carnevalesco. Un invito all’incontro di pratiche e pensieri perché tuttx lottiamo contro lo stesso “gelido mostro”.

Dalle 20:30 cena per sostenere il progetto di una casa aperta, complice e solidale nelle prealpi varesine. Difendiamo dal pignoramento e dalle more spazi amici dove esprimerci, ritrovarci e organizzarci, fuori delle pressioni e dalle logiche del sistema.

Con noi dal pomeriggio Equal Rights Forlì, distribuzione di materiale antispecista e non solo (libri, opuscoli, musica, magliette, etc.) dal 1996

A scaldarci come di consueto caldo vin brulè benefit prigionierx e inguaiatx!

Distro e banchetti come se non ci fosse un domani, musichette fino a mezzanotte.

https://mercatinoautogestito.noblogs.org/post/2025/01/14/senza-chiedere-permesso-febbraio-2025/

OPUSCOLO: NON È FORSE QUESTA GUERRA?

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“Non è forse questa guerra?!” è stato scritto cercando di portare nella discussione collettiva, o individuale che sia, alcune tematiche riguardanti gli intrecci tra alcuni luoghi della Terra, nella fattispecie le rive dello Stretto, e le dinamiche predatorie del capitalismo.
La domanda che titola queste riflessioni e colletta di informazioni non vuole essere retorica, ma la messa a fuoco di un totale dilagare della forma guerra. La riorganizzazione dell’economia mondo sul modello del conflitto totale porta con se un alito mortale di cambiamenti e rinnovate frenesie; il nuovo capitale espande i suoi confini e necessita di tutta una rete di rinnovate infrastrutture a questo dedicate.

Nel corso di queste pagine si sono voluti mettere in evidenza alcuni processi o progetti che costituiscono parte degli sforzi indirizzati alla riorganizzazione del territorio sulla base delle necessità di un élite sempre più lontana dalle persone sulle quali impone i propri piani di accumulo. Qui la questione non è prendere il loro posto, bensì puntare un faro sul come e il chi ci affligge una tale prospettiva talmente mefitica e comprendere come scardinarne l’esistenza.

Elemento fondamentale di questa riflessione è il sempre più acuto sistema repressivo che il legislatore sta mettendo in atto nei confini del ‘bel paese’. Un sistema, quello paventato dal nuovo decreto sicurezza, sempre più stringente ed improntato sulla restrizione della libertà delle persone e la loro sempre più eventuale localizzazione forzata nelle varie forme detentive previste dalla genetica dell’ordine costituito. L’intento che ha mosso la stesura delle pagine di “Non è forse questa guerra?!” è stato quello di raccogliere tra loro dei tasselli che agli occhi di chi scrive costituiscono un più complessivo piano di appropriazione delle esistenze o, quanto meno, una replica di quanto già messo in atto altrove tanto nel suo complesso quanto in maniera frammentata. Dal progetto ponte, alle “smart cities” sino agli interessi che si cuciono sui corpi reclusi, migranti, arginati, incarcerati si evince l’esistenza di un filo rosso, pesante come mille catene, che svela gli intenti di quelle manacce che si allungano minacciose su queste zone del pianeta.

Con la coscienza che questa è una delle tante interpretazioni possibili di elementi ed avvenimenti, si vuole porre nel dibattito questo modo di intrecciarli tra loro. Condividere saperi e percorsi di significazione e conoscenza vuole essere un passo verso una sempre più fitta condivisioni di pratiche. Le informazioni raccolte nel corso di “Non è forse questa guerra?!” sono intrise delle emozioni di chi le intercettava e queste pagine non vogliono essere un triste nenia di rassegnazione, quanto un punto segnato in una, necessariamente, più vasta costellazione emozionale che sia invito ad un’azione sempre più di massa, ossia sempre meno mediata da strutture di delega e rappresentanza.

– FILE LETTURA
– FILE STAMPA

PENISOLA IBERICA: SETTIMANA DI AGITAZIONE E PROPAGANDA CONTRO LE FRONTIERE E LE GUERRE DEL CAPITALE [23-31 DICEMBRE]

Traduciamo e diffondiamo

Negli ultimi anni, il capitalismo e gli Stati di tutto il mondo hanno intensificato il massacro dellx sfruttatx nelle loro guerre e, a loro volta, hanno assistito a vasti movimenti di popolazioni costrette a emigrare come conseguenza di questa escalation bellica, sommata ad altri fattori dell’ordine mondiale internazionale. Il nazionalismo è riemerso con prepotenza, diventando uno strumento efficace per i potenti tramite il quale unire oppressx e oppressori sotto le stesse bandiere nazionali, distogliendo l’attenzione dal nemico comune, il nemico di classe.

L’industria militare ha raggiunto livelli di sviluppo senza precedenti, creando nuove tecnologie di morte, mentre la militarizzazione della nostra vita quotidiana avanza rapidamente. Le società democratiche contemporanee sono sempre più governate da criteri in cui qualsiasi pretesto (crisi sanitarie, crisi climatiche, la “minaccia del terrorismo”…) viene utilizzato per giustificare la presenza militare nelle strade, normalizzando la sorveglianza e il controllo dello Stato attraverso le forze armate.

Le recenti tensioni geopolitiche sono solo un capitolo di un conflitto più ampio tra blocchi di Paesi capitalisti in lotta per il controllo del mondo. La guerra è stata storicamente uno strumento di ristrutturazione economica per il capitalismo in crisi. Oggi, anche se offuscata dall’edulcorazione del capitalismo sotto una facciata democratica, con la sinistra del capitale che comanda quella fazione ideologica del sistema, la guerra è all’ordine del giorno, e rimane la forma più estrema di oppressione che gli Stati e i capitalisti esercitano sullx sfruttatx. Per questo consideriamo l’attuale conflitto un attacco a tutti lx proletarix, in Palestina, Ucraina, Nagorno-Karabakh, Siria, Libano… o in qualsiasi altro angolo del pianeta.

Da parte loro poverx e oppressx, nei paesi occidentali, si trovano di fronte a un ulteriore peggioramento delle condizioni di vita, giustificato dalla guerra e dallo “sforzo” che ricadrà sempre su chi sta in basso. Lo sfruttamento si intensifica, mentre i politici hanno già una nuova storiella da aggiungere ai soliti messaggi che ci dicono “fottiti e accetta la tua vita di merda”, ora chiamata sforzo bellico di fronte al panorama di tensioni belliche internazionali. Chissà che i nostri politici e capi non si stiano preparando a un nuovo massacro internazionale, e che le scene delle forze di polizia che trascinano la gente al fronte viste in Ucraina non diventino parte della nostra realtà del qui e ora. I palloni sonda sul servizio militare obbligatorio e una serie di altri indizi ci fanno capire dove questi bastardi vogliono andare a parare, di nuovo.

La gente fugge dalla guerra, e ciò si aggiunge a una nuova causa delle emigrazioni forzate provocate dal capitalismo a livello globale, che hanno spinto centinaia di milioni di persone ad attraversare mari, deserti, muri e fili spinati, affrontando persecuzioni e razzismo. I centri di internamento per stranieri (CIES), le frontiere militarizzate, i muri, i controlli e la violenza della polizia fanno parte della vasta industria del controllo e della militarizzazione che gli Stati hanno sviluppato e implementato.

Per tutte queste ragioni, chiamiamo una settimana di agitazione e di lotta contro le guerre del capitale e le frontiere. Vogliamo fare un passo in avanti in questa lotta costante, quotidiana e internazionalista. La guerra inizia qui e le imprese che vi collaborano, così come la produzione di armi, fanno parte della nostra realtà quotidiana. Un piccolo contributo alla guerra in corso.

Invitiamo tuttx a partecipare e a organizzare incontri, dibattiti, azioni… e a riprendersi le strade. Questo appello è aperto a qualsiasi gruppo, collettivo o individuo che desideri unirsi e contribuire in qualsiasi modo gli venga in mente.

CONTRO LE FRONTIERE, CONTRO LA GUERRA
PER LA RIVOLUZIONE SOCIALE

CATANIA: CORTEO CONTRO GUERRE E DDL SICUREZZA

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Corteo 21 dicembre ore 17.00
Piazza Iolanda (CT)

Per la cancellazione dell’intero disegno di legge sicurezza. Il ddl 1236 (ex 1660) criminalizza le lotte sociali, trasformando in reati comportamenti che hanno a che fare con la marginalità sociale e con le disuguaglianze economiche.
Contro le guerre e il genocidio. I nuovi tagli all’ istruzione, tagli alla sanità, all’ambiente e agli ammortizzatori sociali, corrispondono ad un aumento record delle spese militari. Il ddl sicurezza è diretta emanazione di questa economia proiettata verso la guerra e la repressione del dissenso interno. Con la resistenza curda nel rojava. Con la resistenza palestinese, consci che niente sarà più uguale se il genocidio palestinese avviene nel più  totale e sordo silenzio.
Contro lo sgombero degli spazi sociali. Sosteniamo i luoghi di socialità occupati e autogestiti contro le logiche del profitto. A sostegno delle ex occupanti del consultorio autogestito “Mi Cuerpo Es Mio” e contro lo sgombero della LUPO (laboratorio urbano popolare occupato)!

PALERMO/POLIZZI GENEROSA: DISERTARE! DUE GIORNI CONTRO L’IDEOLOGIA DEMOCRATICA E LA GUERRA DEGLI STATI

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DISERTARE! DUE GIORNI CONTRO L’IDEOLOGIA DEMOCRATICA E LA GUERRA DEGLI STATI

Dalla guerra per procura fra Nato e Russia sul suolo ucraino al genocidio portato avanti da Israele a Gaza, uno scontro diretto per l’egemonia geopolitica gra le maggiori potenze si fa una possibilità sempre meno virtuale. In questo quadro, la mobilitazione ideologica alla guerra in difesa della democrazia e dell’occidente si è messa in moto, preparando il campo a quella “reale” che ci vorrebbe trasformare tutti/e in carne da cannone per gli interessi di Stati e padroni: come resistere alla prima per non farsi trovare impreparati dalla seconda?

23 NOVEMBRE
VIA CARRETTIERI 14 (PALERMO)
CONTRO LA DEMOCRAZIA. DISERTIAMO LA MOBILITAZIONE ALLA GUERRA! H 19:30
Da Israele come faro per le democrazie occidentali, al popolo palestinese come cavia su cui sperimentare i dispositivi repressivi dello stato da applicare anche in occidente. Ne parleremo con i redattori e le redattrici dell’opuscolo “Democrazie reali. Israele come modello della nuova modernità per un occidente sempre più in crisi”
H 19:30 CIBO BIRRETTE E DISTRO/ H 21:00 DISCUSSIONE

24 NOVEMBRE
ALAVO’, LABORATORIO PER L’AUTOGESTIONE, VIA DUCA LANCIA DI BROLO (POLIZZI)
CONTRO LA GUERRA DEGLI STATI CONTRO IL GENOCIDIO: NON SI PARTE!H 17:00
Dal movimento siciliano “Non si parte!” ad oggi, sui sentieri della diserzione: ne parliamo con Letizia Giarratana e Pippo Gurrieri delle edizioni “la Fiaccola – Sicilia punto L” (Ragusa). A seguire piccola mangiata popolare