“VORREI ESSERE LIBERO COME UN UCCELLINO” – SALUTO AL CPR DI CALTANISSETTA

Diffondiamo:

Martedì 17 giugno, in seguito alle notizie di reclusx in sciopero della fame, ci siamo recatx sotto le grate del CPR di Caltanissetta.

Questo non luogo disumano, nel pieno centro assolato della Sicilia, trae la sua forza dall’invisibilità. Difatti la struttura, trasformata nel tempo in “Centro governativo polifunzionale per migranti”, è il luogo perfetto dove nascondere un lager.

Con l’arrivo delle temperature sempre più alte, lx reclusx lamentano condizioni sempre più stringenti, che insieme all’ingiustizia sistemica dello stato e dei suoi guardiani rende ancora più crudele lo stato detentivo.

Non usciremo mai da qua“, ci grida una persona da dietro le sbarre.

A testimonianza dell’effetto devastante delle angherie del Giudice di Pace che rinnova di tre mesi in tre mesi la detenzione: questo il motivo dello sciopero della fame di una parte del CPR di Caltanissetta.

Al nostro arrivo lx reclusx hanno gridato da dentro delle loro condizioni, ci hanno detto che un ragazzo si era sentito male.

Voglio essere libero

Vorrei essere un uccellino per volare via da qui dentro

Sono alcune delle frasi che ci hanno colpito e che ci rendono piccolx ed inermi di fronte ad una violenza che in questo paese non ha eguali. Ribadire qui, che lo stato tumula, annienta, deporta e nel migliore dei casi uccide le persone migranti ci sembra scontato.

Ma vogliamo preservare la speranza di chi urla nella notte che vorrebbe essere un uccellino per volare via, preservare questi momenti per riservare allo stato ed ai suoi guardiani la stessa violenza alla quale costringe le persone recluse.

FREEDOM, HURRIYA, LIBERTA’