Francia: su intelligenza artificiale, sorveglianza e trasporto pubblico

Da: https://www.usine-digitale.fr/article/cibest-va-equiper-la-ligne-cdg-express-en-videosurveillance.N1078609

Cibest doterà la linea CDG Express del proprio sistema di videosorveglianza

L’azienda Cibest, con sede a Besançon (Doubs), è stata selezionata per equipaggiare la futura linea CDG Express con le sue soluzioni di videosorveglianza e conteggio passeggeri. Per fare ciò, si affida in particolare all’intelligenza artificiale.

Un milione di euro è il valore del contratto vinto da Cibest da Hello Paris, il consorzio che gestirà la linea ferroviaria tra l’aeroporto Charles De Gaulle e la Gare de l’Est di Parigi, il CDG Express. Mentre Alstom fornirà i treni, Cibest, che commercializza protezione video, conteggio passeggeri, informazioni sui passeggeri e soluzioni digitali per la retrovisione per gli operatori del trasporto pubblico, è stato selezionato per equipaggiare 13 treni e le loro 52 auto.

Identificare movimenti e attacchi improvvisi

“Forniremo una funzione intelligente complementare con intelligenza artificiale e algoritmi che riguarderanno il rilevamento di oggetti abbandonati”, specifica Fabrice Bernard, direttore tecnico di Cibest. Un algoritmo integrato nelle telecamere di videosorveglianza VCA intelligenti soddisferà questa missione, mentre un modulo aggiuntivo di intelligenza artificiale avrà un computer specifico per eseguire il rilevamento comportamentale.

“Identificherà movimenti improvvisi, cadute o persino aggressioni per dare l’allarme”. Prima in 4G poi in 5G a seconda dell’evoluzione della tecnologia, il treno avrà una connessione in tempo reale tra il treno e gli operatori nel PC di monitoraggio. “A seconda degli allarmi, potranno togliere ogni dubbio coinvolgendo personale di bordo o in banchina , aggiunge Fabrice Bernard.

Le apparecchiature Cibest registreranno continuamente le immagini. “A seconda della disponibilità del collegamento wireless, possiamo consultarli su richiesta. Stiamo lavorando con un partner per il software di terra, Axone, che fornisce un sistema VMS con una funzione per rimandare le telecamere a una parete d’mmagine”.

Nessuna stereoscopia per ridurre i costi

Mentre Cibest utilizza la stereoscopia 3D per i sistemi di misurazione che installa presso i suoi numerosi clienti nel settore del trasporto urbano in Francia e all’estero, la soluzione scelta da CDG Express sarà diversa.
“Per non avere alcun costo aggiuntivo integrando un altro sensore sopra le porte, Hello Paris ha preferito che le telecamere garantissero il conteggio anche se l’affidabilità è inferiore”.

Quando la stereoscopia esegue un conteggio dei passeggeri con una precisione del 98%, l’intelligenza artificiale installata dovrà rilevare persone e movimenti per raggiungere un’affidabilità stimata tra il 70 e l’80%. “Il fatto di avere una sola telecamera per la protezione e il conteggio dei video, anche se il suo posizionamento è meno adatto, resta un’innovazione”. Nel 2021, Cibest e i suoi 55 dipendenti lavoreranno per formalizzare il fabbisogno complessivo al fine di consegnare l’attrezzatura entro l’inizio dell’operatività della linea prevista per il 2024 – 2025.

Nel frattempo, l’azienda prevede di internalizzare la produzione dei suoi computer di bordo, cervello del suo sistema di misurazione e protezione video. Per fare questo verranno investiti 600.000 euro in un nuovo edificio mentre verranno assunti 4 dipendenti. Cibest genera 10 milioni di euro di fatturato, di cui il 25% internazionale.

Colpo di mano poliziesco in Francia: parlamento vuoto approva la Loi Sécurité Globale

È dell’altroieri la notizia dell’approvazione, da parte del parlamento francese, della liberticida «Loi Sécurité Globale», con 75 voti a favore e 33 contro, su un totale in teoria di 577 deputati. Il commento del sito Nantes Révoltée

L’altroieri, giovedì 15 aprile, il Parlamento ha approvato in via definitiva la cosiddetta legge sulla “sicurezza globale”. Una legge autoritaria, che va a consolidare il regime di polizia in Francia. È in un Parlamento vuoto che è stata imposta la legge più liberticida dalla seconda guerra mondiale: 75 voti sono andati a favore, 33 contro. Su un totale, in teoria, di 577 deputati. Poco più del 10% dei parlamentari hanno quindi approvato questa legge. Gli stessi parlamentari eletti da una piccola parte della popolazione, sullo sfondo di un voto parziale e di un ricatto elettorale. Il regime autoritario si è imposto silenziosamente senza traccia di alcuna legittimità.

In concreto, questo significa la generalizzazione dei droni in tutti gli interventi delle forze dell’ordine, l’obbligo di sfocare le immagini dei volti degli agenti di polizia e il rischio di essere sottoposti a violenze, di venire arrestati e condannati per chiunque filmerà gli agenti, mentre le immagini delle manifestazioni potranno essere riprese dalle telecamere pedonali e trasmesse in diretta … Questa è la porta aperta all’impiego massiccio del rilevamento di immagini in tempo reale con l’utilizzo di software automatizzati, tra cui il riconoscimento facciale. Ma anche l’autorizzazione al porto d’armi per la polizia fuori servizio, anche nei luoghi pubblici, e più in generale i pieni poteri alle forze dell’ordine che hanno carta bianca già da anni.

Lo scorso inverno più di 500.000 persone hanno manifestato contro il progetto di legge in diverse occasioni. Cortei di massa e decisi, nonostante la terribile repressione. Centinaia di arresti e feriti.

Lo stesso Difensore dei diritti, ma anche il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, relatori speciali dell’Onu, sono allarmati dalla legge sulla “sicurezza globale”. Una legge che tutti riconoscono come di estrema destra e che mostra bene il cambiamento della natura del regime politico in Francia. Eppure: niente. Un potere inarrestabile che si muove come un rullo compressore e schiaccia qualsiasi cosa sul suo cammino. E che, ancora peggio, continua a comprare droni, veicoli blindati e granate nel mezzo di una crisi sanitaria, con incredibile arroganza. Non siamo riusciti a spaventare il governo.

Allora come fermare questo circuito di autodistruzione? Eravamo milioni a mobilitarci contro la riforma delle pensioni alla fine del 2019. Centinaia di migliaia l’anno dopo per difendere le libertà. Il più delle volte troppo bravi e disciplinati o storditi dalla paura, come fulminati, mentre il cielo si oscurava. Conosciamo tutti le ricette per la sconfitta. Docili processioni. Si chiede calma. Incontri nei corridoi dorati del potere. “Dissociazioni” pubbliche e “condanne” al minimo gesto di rabbia da parte delle organizzazioni di sinistra. A Nantes come a Parigi, queste organizzazioni hanno persino smesso di invocare manifestazioni per paura della “violenza” dei manifestanti! Perdere senza nemmeno combattere. Per quale problema? Quale risultato? Seguire le regole del gioco del nemico è la certezza di essere sconfitti.

Una “dittatura” che si nasconde sempre meno dai suoi disastri su tutti i livelli, una sorveglianza di massa e un regime di emergenza per la sanità destinato a durare: abbiamo ancora il tempo di cercare di essere “responsabili” e “comprensivi” agli occhi dei media che, in ogni caso, lavorano contro le nostre lotte? Abbiamo ancora il lusso di essere “ragionevoli” con LBD+ rivolti ai nostri corpi? C’è solo una rivolta che ha scosso seriamente il potere negli ultimi 10 anni: quella dei Gilet Gialli. E non stava seguendo nessuna delle regole del gioco, nessuno dei piani, e stava direttamente, materialmente, prendendo di mira gli ingranaggi del potere e dei suoi rappresentanti. Macron e i suoi complici lo hanno ripetuto sufficientemente: sono in guerra. Capiscono solo la forza e reagiscono solo quando temono per la propria integrità e per quella dei loro amici.

+LBD è una sigla che sta per «lanceur de balles de défense», un’arma molto utilizzata, soprattutto negli ultimi anni, dalle forze dell’ordine per reprimere le manifestazioni nelle piazze francesi. È considerataun’arma “non letale” ma di fatto ha provocato tantissimi feriti negli ultimi anni e, come denunciano alcune ricerche oltre che molti collettivi, la presunta non letalità dell’arma andrebbe seriamente messa in discussione.

Pubblicato sul sito Nantes Révoltée