Giovedì 𝟭 𝙜𝙞𝙪𝙜𝙣𝙤 dalle ore 19.30 in 𝙋𝙞𝙖𝙯𝙯𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡’𝙐𝙣𝙞𝙩𝙖́ a Bologna presidio musicale, birrette e cibo a sostegno dei detenuti, a fianco di Alfredo, Anna, Juan!
Categoria: Iniziative
IMOLA: PRESENTAZIONE “GUERRIGLIA FROCIA”
Il 22 maggio al Brigata a Imola, cena vegana di autofinanziamento del gruppo di autodifesa transfemminista, presentazione del libro Guerriglia Frocia, edito da Anarcoqueer, e proiezione del film documentario The Gentleman Bank Robber.
**L’INIZIATIVA È STATA RIMANDATA**
ROMA: 2 GIUGNO. NIENTE DA FESTEGGIARE
Lunedì 8 maggio alle ore 17 – Facoltà di Lettere de La Sapienza – assemblea pubblica per la preparazione del corteo a Roma. Organizziamoci insieme in vista della ricorrenza del 2 giungo per ribadire che non abbiamo nulla da spartire né tanto meno da festeggiare con una Repubblica fondata sulla guerra.
MODENA: POMPOSA HC
Domenica 7 maggio dalle 15 al Ligera – Strada Pomposa 8, Modena – concerti, cibo e bevande benefit durante tutta la giornata. Porta la distro e il tavolo!
ASSEMBLEA BOLOGNESE CONTRO CARCERE, 41BIS ED ERGASTOLO OSTATIVO
Diffondiamo:
Dopo 6 mesi di mobilitazione in solidarietà allo sciopero della fame di Alfredo contro 41bis ed ergastolo ostativo, sentiamo l’esigenza di fare delle valutazioni collettive su questi mesi a livello locale e ragionare insieme sui passi futuri.
In questi mesi l’assemblea aperta di Bologna in solidarietà con Alfredo è stata un momento fertile di scambi e proposte, ci piacerebbe quindi darci un momento di sintesi tuttx insieme.
Martedì 2 maggio ore 20, al Tribolo!
(via D.Creti 29/2 Bologna)
MONTESOLE: DALLE MONTAGNE ALLE CITTÀ, LIBERAZIONE! DAL 41BIS, DALLE FRONTIERE, DALLE GALERE
Riceviamo e diffondiamo:
Ieri, 25 aprile, siamo stat a Monte Sole, nelle zone dell’eccidio di Marzabotto avvenuto nel 1944 per mano nazifascista. In una data che ogni anno si ripete uguale a sé stessa, e che troppo spesso diventa celebrazione e ricordo di una resistenza partigiana museificata, siamo salit sul palco con uno striscione con scritto “dalle montagne alle città liberazione dal 41 bis, dalle frontiere, dalle galere” e abbiamo letto un testo che abbiamo distribuito alle persone presenti, creando dibattito attorno al tema del 41 bis e di cosa significa resistenza oggi. Di seguito il testo del volantino:
Perché parlare di 41 bis il 25 aprile, nella festa della liberazione dal fascismo?
Il 41 BIS nasce e si sviluppa tra gli anni 70 e 90, nel contesto della repressione della lotta di massa e della lotta armata di quegli anni, entrando in vigore nel 1992 con le stragi di mafia. Da misura emergenziale si trasforma in strumento repressivo adottato abitualmente dallo stato italiano. Comporta 21/22 ore di isolamento al giorno in celle di due metri e mezzo per tre metri, con finestre che impediscono alla luce di entrare. L’ora d’aria avviene con altre persone dello stesso regime carcerario a discrezione della direzione del carcere e i reclusi non hanno la possibilità di avere contatti visivi con elementi naturali. Possono avere 1 solo colloquio familiare di 60 minuti al mese rispetto i 6 dei detenuti comuni. L’obiettivo del carcere duro è quello di annichilire dal punto di vista psicofisico la persona detenuta, spingendola a collaborare o a “pentirsi”.
Le organizzazioni internazionali per i diritti umani lo definiscono un regime di tortura.
Il prigioniero anarchico Alfredo Cospito è al 41 bis da maggio 2022, e il 20 ottobre ha iniziato uno sciopero della fame per opporsi a questo regime detentivo e all’ergastolo ostativo. In questi mesi altri prigionieri e prigioniere anarchiche Anna, Juan e Ivan hanno solidarizzato con la sua lotta. Moltissime sono state le dimostrazioni in suo sostegno anche fuori dalle carceri, in Italia, ma anche all’estero. Il 18 Aprile, la Corte Costituzionale si è espressa ritenendo illegittima l’applicazione di questa pena al caso di Alfredo, riconoscendogli dunque la possibilità di attenuanti. A seguito della sentenza, dopo circa 180 giorni di sciopero della fame, dopo aver perso 50 kg e aver compromesso la funzionalità deambulatoria, Alfredo ha interrotto lo sciopero. Ha ritenuto infatti di aver raggiunto diversi obiettivi della sua lotta, non ultimo l’avvio di un grande dibattito pubblico sul carcere punitivo e sulla necessità della sua abolizione. Ogni giorno persone recluse nelle carceri e nei cpr (centri di permanenza e rimpatrio) di questo paese rifiutano il cibo o l’ora d’aria, fanno battiture, danno fuoco a materassi, si cuciono la bocca e compiono ogni genere di azione per protestare contro un sistema che degrada la loro sopravvivenza e punta ad annullare la loro dignità. A marzo 2023 dopo giorni di rivolte alcuni detenuti sono riusciti a far chiudere il CPR di Torino, noto per i maltrattamenti riservati ai reclusi dalle forze dell’ordine e per i suicidi. Alcuni dei rivoltosi sono stati puniti con decreto immediato di espulsione e rimpatriati nei rispettivi paesi d’origine o trasferiti in altri cpr, come quello di Macomer in Sardegna, dove hanno iniziato a loro volta uno sciopero della fame. La resistenza contro il fascismo è stata portata avanti da persone che hanno scelto di lottare con i propri corpi anche a costo della propria vita. Ciò nonostante, lo stesso stato che si narra nato dall’antifascismo e trova in questo la sua legittimazione, oggi reprime pesantemente ogni forma di lotta e dissenso che disturbi l’ordine costituito. Il 41 bis è una delle forme più esplicite e violente della mentalità fascista e punitiva su cui si basa l’intero sistema carcerario. Per noi le celebrazioni dell’antifascismo e della Liberazione rimangono spesso momenti di vuota retorica, in cui non trova spazio la voce di chi subisce, oggi come ieri, la violenza fascista e razzista dello stato italiano.Si elogiano le gesta delle bande partigiane di un tempo, e le odierne lotte di liberazione portate avanti contro regimi lontani, per esaltare la nostra società occidentale fintamente democratica e libera: ma nei fatti, e sempre più pesantemente, si alzano le condanne contro ogni forma di dissenso. Oggi siamo qui per sostenere la lotta di chi ogni giorno si ribella con ogni mezzo necessario a un sistema-stato che reprime, tortura e uccide.
Ci opponiamo ai trattamenti degradanti a cui vengono sottoposte tutte le persone rinchiuse nelle carceri, le persone senza documenti, le persone psichiatrizzate e gli animali negli allevamenti intensivi o nei canili lager. Al fianco di Alfredo, Al fianco di chi lotta.
BOLOGNA: PRESENTAZIONE OPUSCOLO “TSO – GUIDA MOLTO PRATICA ALL’AUTODIFESA”
Riceviamo e diffondiamo:
Giovedì 27 aprile in via Agucchi 126 con il collettivo antipsichiatrico Strappi:
Socialità antipsi dalle 19.00
Porta la tua esperienza e lascia a casa la performatività.
Presentazione dell’opuscolo
“TSO – Guida molto pratica all’autodifesa. Cosa può fare chi è dentro, cosa può fare chi è fuori”
Cenetta sociale, o anche non.
Ci si fa da mangiare per autofinanziare la biblioteca di informazione e controinformazione antipsichiatrica, che sarà presto spulciabile.
antipsi.noblogs.org
BOLOGNA: NON C’È LIBERAZIONE FINCHÉ C’È TORTURA
Bologna, 25 aprile 2023
Striscione su via Indipendenza e scritta davanti al Provveditorato Regionale dell’amministrazione Penitenziaria dell’Emilia Romagna.
BOLOGNA: NUOVA OCCUPAZIONE “NO PASSANTE” IN VIA AGUCCHI
Nuova occupazione a Bologna in Via Agucchi 126, sul terreno di un cantiere per l’allargamento dell’autostrada Passante di Mezzo. L’occupazione NO PASSANTE è la seconda in una settimana a Bologna, dopo quella della Vivaia Transfemminista Queer (Via della Certosa 135)
MONTASICO (MARZABOTTO): PROIEZIONE “FINO ALL’ULTIMO RESPIRO” E CENA BENEFIT
Venerdì 14 aprile alle 18:30 proiezione del documentario”Fino all’ultimo respiro”, a seguire chiacchiere sul carcere duro in sostegno alla lotta di Alfredo Cospito. Alle 20:30 cena benefit (per la cena è richiesta la prenotazione).
Alla Bisaboga – Montasico