STANNO SGOMBERANDO LO SPAZIO DI VIA AGUCCHI 126!
RAGGIUNGETE LE COMPAGNE IN VIA ZANARDI 247, DAVANTI ALLA GELATERIA WHYNOT!
Per altre info https://mastodon.bida.im/@murodiviaagucchi
Cresciamo nei terreni incolti, nelle zone asciutte e sassose, ai bordi dei viottoli
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Diffondiamo:
Dopo 6 mesi di mobilitazione in solidarietà allo sciopero della fame di Alfredo contro 41bis ed ergastolo ostativo, sentiamo l’esigenza di fare delle valutazioni collettive su questi mesi a livello locale e ragionare insieme sui passi futuri.
In questi mesi l’assemblea aperta di Bologna in solidarietà con Alfredo è stata un momento fertile di scambi e proposte, ci piacerebbe quindi darci un momento di sintesi tuttx insieme.
Martedì 2 maggio ore 20, al Tribolo!
(via D.Creti 29/2 Bologna)
Un intervento letto durante la Street Rave Parade di Bologna del 22.04.2023
Oggi attraversiamo le strade di Bologna partecipando alla Street Rave Parade, ma oggi vogliamo parlare anche di quello che succede dentro le carceri:
3 giorni fa il compagno anarchico Alfredo Cospito ha interrotto lo sciopero della fame che aveva iniziato il 20 ottobre 2022 per protestare contro il regime detentivo del 41 bis e contro l’ergastolo ostativo.
Uno sciopero della fame durato 181 giorni, durante i quali Alfredo ha perso 50 kg e la sensibilità ad un piede a causa di danni irreversibili al sistema nervoso periferico.
Ma che cos’è il 41 bis?
Si tratta di un regime di annientamento e tortura studiato per provocare danni fisici e mentali tramite la tecnica della deprivazione sensoriale e per indurre sofferenza, allo scopo di estorcere confessioni e dichiarazioni. Censura della posta. Colloqui di massimo un’ora con i familiari dietro un vetro divisorio, una volta al mese. Incontri video-registrati. La socialità, nelle due ore d’aria al giorno concesse, è limitata ad un gruppo di 4 persone. Un ambiente in cui si è costantemente osservati ed ascoltati da telecamere e microfoni, sotto il vigile occhio dei GOM, reparto speciale polizia penitenziaria noto per la sua brutalità.
Nato con il pretesto di combattere la mafia, il 41 bis punta a recidere i legami e i contatti dei reclusi con il mondo esterno. L’unico modo per uscirne è quello di pentirsi e collaborare con la giustizia: un mezzo di pressione, di tortura, per estorcere il pentimento. L’isolamento totale, l’annichilimento della personalità del recluso, si accompagna ad una realtà quotidiana fatta di abusi, torture, umiliazioni e sofferenze.
Ad oggi sono 728 le persone recluse nel regime di tortura del 41 bis: fra di loro, 3 detenuti politici, militanti delle nuove brigate rosse, vi sono rinchiusi da oltre 17 anni.
Alfredo si trova in 41 bis perché ritenuto il fondatore di un’organizzazione che non esiste (la FAI – federazione anarchica informale, che per sua stessa definizione, se è informale non può essere un’organizzazione!). Secondo politici e media, Alfredo sarebbe il “leader degli anarchici”, una sorta di boss che dall’interno del carcere impartisce ordini ai suoi seguaci tramite i suoi scritti e le sue parole.
Ci strappa un’amara risata il fatto che per lo Stato sia inconcepibile agire senza una gerarchia, un’organizzazione, un’autorità, un partito.
Noi non lottiamo né per l’egemonia né per il potere: lottiamo contro il potere, contro chi opprime, sfrutta e devasta. Contro galere e CPR, strumenti che Stato e padroni usano per mantenere l’ordine attuale fatto di oppressione e sfruttamento. Non vogliamo conquistare il potere, vogliamo distruggerlo. Non vogliamo prendere i palazzi, vogliamo demolirli. Non vogliamo la trasformazione di questa società ma la sua abolizione. Non vogliamo né obbedire né comandare.
Rispediamo al mittente l’accusa di strage per cui vorrebbero tombare Alfredo nelle patrie galere.
Oggi siamo qui per dire stragista è lo Stato non chi lo combatte! Stragista è lo stato che lascia morire le persone in mezzo al mare, nelle carceri, alle frontiere. Nonostante le sentenze che possono emettere i tribunali, nonostante gli anni di galera con cui provate a seppellire vivi i nostri compagni e le nostre compagne, noi siamo e saremo sempre
Al fianco di Alfredo
Al fianco di Anna, Juan, Ivan
Al fianco di chi lotta dentro e fuori le galere
CONTRO 41 BIS ED ERGASTOLO OSTATIVO
LIBERX TUTTX
Riceviamo e diffondiamo:
Giovedì 27 aprile in via Agucchi 126 con il collettivo antipsichiatrico Strappi:
Socialità antipsi dalle 19.00
Porta la tua esperienza e lascia a casa la performatività.
Presentazione dell’opuscolo
“TSO – Guida molto pratica all’autodifesa. Cosa può fare chi è dentro, cosa può fare chi è fuori”
Cenetta sociale, o anche non.
Ci si fa da mangiare per autofinanziare la biblioteca di informazione e controinformazione antipsichiatrica, che sarà presto spulciabile.
antipsi.noblogs.org
Bologna, 25 aprile 2023
Striscione su via Indipendenza e scritta davanti al Provveditorato Regionale dell’amministrazione Penitenziaria dell’Emilia Romagna.
Nuova occupazione a Bologna in Via Agucchi 126, sul terreno di un cantiere per l’allargamento dell’autostrada Passante di Mezzo. L’occupazione NO PASSANTE è la seconda in una settimana a Bologna, dopo quella della Vivaia Transfemminista Queer (Via della Certosa 135)
Venerdì 14 aprile alle 18:30 proiezione del documentario”Fino all’ultimo respiro”, a seguire chiacchiere sul carcere duro in sostegno alla lotta di Alfredo Cospito. Alle 20:30 cena benefit (per la cena è richiesta la prenotazione).
Alla Bisaboga – Montasico
Mercoledì 12/04 ore 18.30 alla Vivaia Tfq (Via della Certosa 35)
Rilanciamo e diamo il benvenuto alla nuova occupazione a Bologna, in via Della Certosa 35 “VIVAIA TFQ”! Accorriamo a supportare
A questo link il loro comunicato: https://viadellacertosa.vado.li/
A questo link il programma: https://programmavivaiatfq.vado.li/