MONZA: NUOVA CASA PER IL BOCCACCIO

Diffondiamo dal Foa Boccaccio, felici di questa nuova occupazione 🖤🔥

Un’altra spina nel fianco.

Oggi ci siamo presə una nuova casa!
Dopo lo sgombero di Via Timavo 12, abbiamo scelto di non soccombere alla rassegnazione né di cedere alle logiche del profitto di una città sempre più simile a una vetrina a uso e consumo di turisti e ricchi, inaccessibile quindi a moltissime persone che la abitano e attraversano.
Pensiamo sia indispensabile, a Monza come ovunque, avere spazi in cui le relazioni non siano mediate dalla speculazione, dal consumo e dalla competizione e non solo luoghi in cui è netta la divisione tra chi vi può accedere “liberamente” e chi invece ne è esclusə.
È ormai squarciato il velo di ipocrisia di una giunta cosiddetta progressista che si dice attenta ai bisogni giovanili ma nella realtà continua a reprimere e controllaaree chi semplicemente passa il tempo nelle strade, nelle piazze o nei parchetti con chi desidera.
Ed è proprio il desiderio che ci anima, quello di lottare e allearci con altri corpi per costruire la città che vogliamo, quella di cui abbiamo bisogno. Per riuscire a respirare in una città soffocante.
Non scenderemo a patti con questa città e ancor di più con questo governo che non ci ritiene decorosə, che partorisce politiche securitarie e discriminatorie.
Ci prendiamo insieme i nostri spazi e tempi per autorganizzarci, condividendo necessità e sogni.
Come da vent’anni, saremo la loro fastidiosa spina nel fianco. Aspettiamo da subito in via Val D’Ossola 4 chi vuole supportarci e affondare con noi nuove radici in questa occupazione.

Prossimi appuntamenti:

– Venerdì 22 dalle 10:30 inizio giornata di lavori collettivi per prenderci cura dello spazio e scambiare due chiacchiere.

– Sabato 23 dalle 18: Aperitivo a sostegno di prigionierə politichə palestinesi. A seguire presentazione del progetto West Climbing Bank e di Tracciato Plaestina, racconto di viaggio in Cisgiordania con Elena Mistrello.

Foa Boccaccio 003

Per aggiornamenti qui il canale Telegram

FIRENZE: UN TESTO SUL RECENTE SGOMBERO DI CORSICA + ASSEMBLEA IN DIFESA DEGLI SPAZI OCCUPATI

Diffondiamo dalla pagina fb Patrizia Corsica:

Nell’agosto fiorentino si sa, le sorprese non mancano. Il periodo perfetto per qualunque operazione antipopolare: tagliare gli alberi sani di un viale, vietare piazze storiche del centro a chi non paga 10 euro per un drink, sgomberare una casa o chiudere un intero stabilimento produttivo lasciando a casa centinaia di operai.
Così, anche il turno della “nuova Corsica”(v. Ponte di Mezzo 32) è arrivato, con centinaia di sbirri che ancora una volta invadono le strade di Rifredi con la solita arroganza e violenza.

Ripercorriamo I fatti: due compagn* riescono a salire sul tetto, dove resisteranno per tre giorni difendendosi dai furti(acqua, cibo e vestiti) e le vessazioni della Digos. Nel frattempo, i primi solidali che accorrono in strada per solidarizzare con chi resiste sul tetto, vengono fatti caricare con “punitiva” violenza e tentativi di strangolamento, una compagna viene tratta in arresto dopo essere stata immobilizzata a terra senza apparente motivo. Il giorno dopo verrà scarcerata dal tribunale, l’arresto è illegittimo, un video mostra chiaramente quanto il fermo fosse immotivato oltre che pericolosamente violento. Nel frattempo, in barba alla paura che la polizia voleva infondere, i solidali sono aumentati e ai giardini di via mariti prende vita un campeggio che sarà il fulcro di iniziative, volantinaggi e cortei per i giorni successivi. Il campeggio è una comune viva e attiva nelle strade del quartiere, si sta insieme, si parla, ci si aiuta e si portano calorosi saluti a chi resiste sul tetto. Dopo 3 giorni asserragliate in mezzo alle guardie le compa scendono dal tetto, il presidio solidale le riabbraccia. Corsica82 è stata sgomberata ma nessuno si abbatte di animo: la città per quanto sia in mano ad affaristi e turisti è ancora la nostra. Il corteo del giorno dopo attraverserà i quartieri di Rifredi e S.Jacopino con numerosi interventi contro carovita, sfruttamento, caro affitti, guerra e politiche securitarie, raggiungendo poi il centro cittadino e intonando cori contro il turismo, principale attore della vita misera che questa città vorrebbe propinarci. La manifestazione terminerà quindi in santo spirito, riconquistando così una delle piazze che il turismo ha sottratto agli abitanti della città.

Ancora una volta Firenze si è distinta come una città mostruosa, dove la polizia sfrutta l’occasione di una bambina rapita per tentare di annientare i pochi spazi di incompatibilità rimasta in città. Ma Firenze dimostra anche di essere una città ancora viva, piena di persone pronte a difendere ciò che è giusto e prezioso. Alle persone solidali che hanno difeso Corsica in questo agosto come nel marzo 2022 va tutto il nostro affetto ed il nostro ringraziamento. Vogliono annientare ogni forma di critica e opposizione reale, a Firenze come in tutta Italia. Episodi come l’arresto della nostra compagna molto spesso finiscono con pesanti condanne, sta volta un video fatto da un solidale e un giudice non asservito alle volontà della procura hanno permesso che così non fosse. Arresti, sgomberi e violenze sono frutto della loro paura, lo sappiamo bene, temono la rabbia di quelle persone che non arrivano più a fine mese, di quelle che hanno scoperto loro malgrado che la sanità è sempre meno accessibile, mentre i miliardi che estirpano dalle buste paga di chi ha ancora un contratto decente vanno in armi ad uso delle politiche NATO. Temono la rabbia dei ragazzini figli di migranti, razzializzati dallo stato ed abbandonati alla povertà e ai soprusi degli sbirri. Temono la rabbia dei tanti che sempre meno credono a giornalisti e politicanti. Temono chi si oppone e chi resiste, come gli operai di mondo convenienza a campi Bisenzio in lotta da mesi per avere condizioni e paghe degne.
Il loro futuro ha paura di noi, è questa la verità, per questo cercano di istillare quotidianamente il terrore, caricando picchetti e manifestazioni, denunciando ed arrestando. Lo sappiamo bene, per questo non abbiamo più paura, e non siamo certo soli.
Proprio la volontà di rompere l’isolamento ci sembra essere uno dei fili rossi che lega le lotte presenti: dalla val Susa alle lotte operaie fino alle occupazioni abitative e le lotte studentesche la forma del presidio permanente diventano i pochi momenti di scambio reale e diretto tra persone, nuovi luoghi per immaginare ed organizzare un mondo migliore.
Come avrete capito non siamo ancora pronti a rassegnarci alla città vetrina e le sue telecamere.
Stay tuned, Corsica 83 attende tutti coloro che vorranno scrivere nuove pagine colorate nella grigia storia della Firenze votata al turismo.


ASSEMBLEA PUBBLICA IN DIFESA DEGLI SPAZI OCCUPATI

Intanto rilanciamo l’assemblea fiorentina prevista per venerdì 25 agosto in difesa degli spazi occupati alle 18 in piazza Tasso.

FIRENZE: SGOMBERO STUDENTATO AUTOGESTITO PDM27 + ASSEMBLEA PUBBLICA IN DIFESA DEGLI SPAZI OCCUPATI

Dopo l’occupazione Corsica della settimana scorsa un’altra esperienza di autogestione è stata sgomberata ieri mattina in via Ponte di Mezzo a Firenze: si tratta dello studentato autogestito dal 2016, PDM27.

Fin dalle prime ore del giorno un elicottero ha sorvolato la zona per impedire alle persone di salire sul tetto, mentre un ampio dispiegamento di uomini e mezzi ha nuovamente militarizzato il quartiere.

Dai media apprendiamo che, come per Corsica, anche in questo caso “il provvedimento di sgombero è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari di Firenze su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia”, un’operazione che “si inquadra nella direttiva inviata dallo stesso ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a tutti i prefetti d’Italia, in cui si sollecita a procedere con forza contro le situazioni di illegalità.”

Un intervento che evidenzia come l’antimafia sia sempre più interessata e coinvolta nella repressione politica di movimenti e dissidenze.

Dal Viminale applaudono all’operazione sottolineando come si tratti di “interventi fondamentali per il ripristino della legalità, necessari a garantire migliori condizioni di sicurezza ai cittadini”.

Il solito mantra della sicurezza, quella stessa sicurezza che continua a sacrificare la vita di persone e territori sull’altare della speculazione e del profitto, costruendo città sempre più invivibili ed esclusive.

Lo Stato non si sta facendo scrupoli a strumentalizzare quanto avvenuto all’ex Hotel Astor per far fuori quelle esperienze che si oppongono ad una realtà fatta di solitudine e sfruttamento, e alla turistificazione selvaggia di interi quartieri.

L’immobile secondo la stampa sarebbe destinato ad un progetto di “housing sociale” per persone con vulnerabilità psichica, senza vergogna lo Stato non esita a manipolare l’opinione pubblica sbandierando progetti di interesse sociale per coprire la violenza con cui intanto reprime, sgombera e rade al suolo esperienze di riappropriazione, mutualismo e autogestione.

Solidali con chi resiste!


Intanto rilanciamo da La Polveriera:

ASSEMBLEA PUBBLICA IN DIFESA DEGLI SPAZI OCCUPATI

Vogliono fare il deserto ma non glielo permetteremo.

“Chiamiamo a raccolta tutti coloro che avranno voglia di mettersi in gioco per costruire una resistenza collettiva e cittadina agli sgomberi.”

Venerdì 18 agosto alle 18 in piazza Tasso assemblea pubblica in difesa degli spazi occupati.

 

FIRENZE: CORTEO CORSICA OVUNQUE

Mentre continua la resistenza sul tetto e per le strade, diffondiamo la chiamata al corteo previsto per domani venerdì 11 agosto alle 19, con partenza dal presidio permanente in via dei Martiri. Corsica ovunque! Altri aggiornamenti sulla pagina facebook occupazione.

L’occupazione di Corsica 81, sia nella sua prima, sia nell’ultima versione attualmente sotto sgombero, nasce con l’intenzione di rispondere a due bisogni primari. Da un lato è una risposta alla difficoltà che giovani studenti e precari riscontrano nel reperire una casa in affitto a prezzi accessibili; questa difficoltà a Firenze, dove l’immobiliare ha sempre rappresentato una delle forme di investimento privilegiate, è storica, ma si è in particolar modo accentuata negli ultimi anni con l’esplosione del fenomeno AirB&B. Firenze è una città nella quale per mantenere un tenore di vita decente, lavorare spesso non basta. Figuriamoci se il lavoro risulta essere precario o sottopagato, come spesso accade nella ristorazione o nei settori legati all’organizzazione di eventi, che rappresentano l’indotto maggiore. L’occupazione rappresenta per molti l’unica possibilità di avere un tetto sopra la testa, ma anche la liberazione dalla necessità di pagare l’affitto, e la possibilità dunque di poter liberare tempo di vita da dedicare maggiormente alla cura di sè e degli altri.
Dall’altro lato c’è la questione sociale, e in particolare la questione della socialità. Anche qua negli ultimi anni abbiamo vissuto un restringimento sempre maggiore degli spazi di agibilità. Pian piano tutto ciò che era libero, o comunque alla portata di tutti, ha finito con lo scivolare nei meccanismi della valorizzazione. A ciò contribuisce senz’altro il fenomeno generale dell’aumento dei prezzi che le classi più povere stanno pagando in prima persona. Ma su questo la governance cittadina ha sicuramente contribuito non poco. Non sono solo gli sgomberi dei centri sociali ad essersi susseguiti negli anni, ma anche gli sgomberi di varie piazze del centro storico dove si riusciva ancora a coltivare forme di socialità non mercificate. Su questo aspetto la repressione è stata forse meno spettacolare, ma non di certo meno dura. Corsica 81 è stata ed è tutto questo. E’ casa per alcuni, posto per organizzare la lotta per le proprie necessità e i propri diritti per molti, spazio aperto di cultura e ricreazione per tutti.
Il secondo sgombero in due anni è un attacco a tutto questo. E’ un tentativo netto di far cessare qualsiasi forma di organizzazione pratica a Firenze che tenti di costruire spazi di autonomia esterni ai meccanismi della speculazione e del mercato.
Nella capitale del Rinascimento, dove il turismo rappresenta una vera e propria industria pesante, la classe dirigente non può tollerare forze che si oppongono alla valorizzazione del più minuscolo metro quadro.
L’orgoglio e la forza di chi vive questa città però è molto più grande. Così da giorni ci troviamo a resistere in centinaia nelle vie che siamo abituati ad attraversare e in cui abitualmente lottiamo. Così venerdì vorremmo costruire un momento per trovarci ad attraversare queste strade collettivamente. Un corteo che parta dalle strade di Rifredi ed attraversi la città, per capire insieme cosa ci porta ancora oggi, nonostante tutto, ad essere felici di resistere per giorni sopra un tetto per la vita che vogliamo, per costruire insieme la nostra vita di domani, vita che parte imprescindibilmente dagli spazi che abitiamo e che si trovano ancora una volta sotto attacco.

FIRENZE: SGOMBERO CORSICA IN CORSO

ATTENZIONE!! Stanno sgomberando Corsica! Chi può accorra!!


AGGIORNAMENTI

Da qualche ora è in corso lo sgombero dell’occupazione Corsica in via del Ponte di mezzo 32. Meschini come al solito hanno aspettato le settimane centrali di agosto in modo da poter fare le loro porcate sotto meno sguardi possibili. Sin dai primi minuti gli sbirri si sono mostrati subito molto aggressivi, in linea con la mano libera che si sentono da quando gli amici fascisti sono al governo, hanno provato a rubare quanto più equipaggiamento possibile ai compagni sul tetto e si sono mostrati molto violenti verso il presidio solidale per allontanarlo dalle vie adiacenti all’occupazione.

Tutto questo invece che fiaccare la nostra voglia di resistere, l’ha alimentata!

Ai giardini di via Mariti è già presente un presidio solidale con gli occupanti del tetto. La giornata sarà lunga e non finirà certo oggi, raggiungeteci sin da subito.

Alle 13h sarà allestito un pranzo sociale collettivo. Portate idee e materiale da campeggio per allestire il presidio permanente: tende, amache e gazebi sono benvenuti.

H 17 ASSEMBLEA PUBBLICA SU COME PROSEGUIRE LA MOBILITAZIONE

Non è il momento dello sconforto, ma della rabbia. La temperatura è gradevole, è una fantastica giornata estiva: un ottimo giorno per resistere.

COME UNA FORESTA IN CITTÀ

Bologna – Ieri sera dopo la proiezione di “Come una foresta in città”, documentario sulla storia di Xm24, un corteo spontaneo ha attraversato la Bolognina fino a raggiungere il cantiere dell’Ex Mercato. Una parte della recinzione in legno è stata abbattuta. L’amministrazione ha già provveduto a chiudere il varco.

OPUSCOLI, LIBRI E LIBRETTI PER L’AUTODIFESA/IGIENE DIGITALE

Criptolibretto

Dal Criptolibretto:

Usiamo il termine: igiene digitale, non perché si voglia sterilizzare l’approccio all’autodifesa digitale, ma per rendere visibile un problema. Ci sembra che esistano elementi di base nell’uso delle reti e dei dispositivi che sono semplici azioni quotidiane, l’equivalente del lavarsi i denti. È fatica. Ma quando viene presentato un problema e al suggerimento di una eventuale soluzione viene risposto: “questa è sbatta”, lo consideriamo il segnale che il problema era un altro. Ok, niente camici bianchi e no RTFM: (Read The Fine Manual), ma almeno la parte di come non prendere la scossa è meglio leggerla. Il problema non è tecnico, ma sociale. La tecnica non è un mezzo né una soluzione ai problemi portati dal capitalismo, oggi apparato tecnico e capitalismo sono una cosa sola. Se il problema è la repressione algoritmica, crittografare da soli non basta a liberarsi, perché si è liber@ solo quando le altre persone attorno a te sono libere. Crediamo nell’alfabetizzazione informatica e che si debba studiare la grammatica della questione tecnica, non perché tutti debbano essere programmatori, ma perché nessun@ sia schiav@.

Il criptolibretto è in continuo divenire, sul git si trova il sorgente e anche il formato PDF: pieghevole croccante stampabile A5 e classico formato A4.

PDF criptolibretto A4


Guida all’autodifesa digitale

Da: Guida all’autodifesa digitale

Scrivere una guida d’autodifesa digitale è un progetto ambizioso. Ci sono un mare di cose da dire, dettagli a cui prestare attenzione, responsabilità a cui non devi sottrarti. A volte corri il rischio di generare troppe paranoie, a volte troppo poche. Hai bisogno di precisione, di un certo grado di intransigenza, eppure anche di molta duttilità e capacità di immedesimazione. Scrivere una guida d’autodifesa è un progetto ambizioso, perché spesso chi ti legge alla fin fine vorrebbe solo faticare il meno possibile. E non esiste ricetta, non esiste guida, non esiste manuale, per chi ha troppa fretta e poca attenzione. La Guide d’Autodefénse Numerique può darsi non sia perfetta, ma sicuramente ha un pregio che ce l’ha fatta stare a cuore: insegna un approccio lento e non pigro alla tecnologia. Il che, forse, è il primo vero buon consiglio. E il più importante.

Questa guida è quindi una lunga lettura, che nella sua traduzione italiana abbiamo deciso di pubblicare un po’ alla volta, per avere noi il tempo di tradurla e per chi la legge quello di digerirla. E’ in un piccolo formato, stampabile a costo zero o quasi, perché si possa moltiplicare e diffondere il più facilmente possibile.

PDF- Guida autodifesa digitale_1_offline

PDF- Guida autodifesa digitale_2_online

Altre pubblicazioni e opuscoli per argomento: https://numerique.noblogs.org/post/category/pubblicazioni/


Facciamo CISTI

Queste slide intendono essere una panoramica concisa di autodifesa digitale. Rappresentano un’insieme di conoscenze e buone pratiche tratte da varie fonti ed esperienze.https://facciamo.cisti.org/

BOLOGNA: LA GUERRA DEI TANUKI NELL’EPOCA DELLA GENTRIFICAZIONE [PROIEZIONE]

Diffondiamo:

*INIZIATIVA ANNULLATA*

Mercoledì 28 al parchetto di via Fioravanti proiezione di:

Pom Poko – La Guerra dei Tanuki del Periodo Heisei, regia di Isao Takahata (Giappone, 1994)

Nel pieno del boom economico del Giappone, la città di Tokyo necessita sempre più di spazi da cementificare per accogliere la sua crescente popolazione. Un progetto di espanzione urbana, che minaccia la deforestazione e la distruzione di una collina, vede un’inaspettata quanto improbabile opposizione in un gruppo di coraggios* Tanuki, piccoli mammiferi simili ad un misto tra cane e procione dotati di particolarissimi poteri. Riusciranno i simpatici animaletti a difendere il proprio habitat dalle grinfie dell’Uomo? Dallo storico Studio Ghibli (fondato dal maestro Hayao  Miyazaki e dallo stesso Takahata) una piccola perla dell’animazione nipponica che getta uno sguardo particolare sul problema della cementificazione e sulle ricadute che le attività umane hanno sull’ambiente naturale.

Mercoledì 28 giugno al calar del sole ci ritroviamo al parchetto di via Fioravanti per la proiezione del film, per ri-appropiarci della socialità e degli spazi che i progetti di cementificazione e gentrificazione tentano di toglierci. Proprio come i Tanuki scegliamo di resistere e opporci al modello capitalista di questa società, che sempre di più agisce su di noi cercando di reprimerci. Per questo motivo ribadiamo che gli spazi siamo noi a crearli e non aspettiamo che ce li diano.
Ci rivendichiamo la solidarietà come strumento di lotta e resistenza davanti ad uno stato che oggi più che mai ci vorrebbe zitti e omologati.
Esprimiamo la nostra solidarietà agli indagati per 270 bis e a chi lotta dentro e fuori le carceri.

Prima della proiezione dibattito su cementificazione/gentrificazione, per riflettere collettivamente e pensare a nuove prospettive.
Tutti i banchetti sono benvenuti (portati tavolo e luci!).
Il tutto sarà animato da dj set con cenetta a cura del collettivo cannibale.

Resistere è meglio che cementificarsi