NO ALLA PLP4

Diffondiamo:

La Commissione Sanità della Regione Lombardia ha approvato all’unanimità un progetto di legge, la PLP4, per istituire un patentino obbligatorio per chi vive con cani appartenenti a 26 razze considerate “potenzialmente pericolose”. Si va dai già stigmatizzatx pit, molossi e simili fino a moltx canx pastorx e a meticcx rinconducibili a queste razze.

La proposta sarà in discussione in Parlamento per diventare legge nazionale.

Secondo la PLP4, chi è intenzionatx ad adottare unx canx, dovrà seguire un corso e sottoporre lx canx a un test di tipo addestrativo, avendo a disposizione tre tentativi per passare il test e rischiando che lx canx che non lo supera venga sequestratx e trattenutx in canile. Tale proposta, costruita senza coinvolgimento di comportamentalistx di istruttorx o di educatorx cinofilx è ben lontana dai principi di base cinofili e sottende infondate idee di eugenetica: infatti esonera chi compra lx canx da allevatori ENCI da qualsiasi obbligo e test in nome della selezione praticata dall’allevatore.

Eugenetica che va di pari passo con il classismo intrinseco della PLP4.

Infatti, oltre a incentivare l’acquisto di “razze pure” sotto la garanzia di ENCI, nella proposta vengono introdotte misure onerose, come il recinto con antiscavalco a casa, e coercitive, come obbligo di museruola, collare a strozzo e pettorina agganciati insieme in passeggiata.

Da una parte, quindi, la legge proteggerebbe chi lucra sullx canx come l’ENCI – che, ricordiamo, è un ente privato ottocentesco che per statuto protegge e incentiva la diffusione delle razze – e gli allevatori, mentre dall’altra penalizza chi vuole condividere la propria vita con dellx canx meticcx, magari adottandolx da un canile, rendendo davvero difficile e decisamente oneroso il percorso di adozione.

Il tutto basandosi su approcci meramente addestrativi che non prendono in considerazione la relazione persona/cane, impattando pesantemente la vita quotidiana dellx canx e della persone conviventi.

Se questo “progetto” diventasse davvero legge, adottare unx canx meticcix associabile a queste 26 razze (moltissimx!) diventerebbe praticamente un lusso ad appannaggio di pochx, condannando di fatto moltissimx canx a una vita intera dietro alle sbarre.

Questa proposta di legge funge anche da propaganda, da contentino, contro l’indignazione popolare a seguito della percezione dell’aumento delle aggressioni di certi cani nei confronti di persone. Notizie che ci arrivano sempre con titoli eclatanti ma che non tengono mai considerazione delle sistemiche relazionali all’interno della famiglia in cui è inserito il cane, di che vita faceva, da quanto tempo dava segni di disagio etc

La proposta appare costruita su misura per ingrossare le tasche di ENCI, totalmente disinteressata al benessere animale o a fare vera informazione e cultura sull’adozione consapevole e sulle caratteristiche delle varie razze e dei vari individui canx.

Diciamo a gran voce NO ALLA PLP4!

Rilanciamo la campagna campagnanoplp@gmail.com

-Cagne sciolte senza pedigree

INDONESIA: DICHIARAZIONE DEI PRIGIONIERI ANARCHICI DELLA FAAF (ASSOCAZIONE LIBERA DEI FUOCHI AUTONOMI)

Traduciamo e diffondiamo questo breve comunicato di alcunx compagnx imprigionatx a seguito delle rivolte che negli ultimi mesi hanno incendiato l’Indonesia.

ACCENDERE IL FUOCO NELL’OSCURITÀ

Noi anarchicx in Indonesia stiamo affrontando una tempesta enorme. Più di una dozzina di anarchicx sono stati incarcerati e torturati, e lo Stato cerca di disciplinarci incutendo paura. Ma per noi tutto questo non è nulla, perché noi stessx siamo la tempesta, la sua catastrofe incarnata. Qui ci sono i compagnx di BlackBloc Zone, Palang Hitam Anarkis Indonesia, Contemplative, Katong Press e altri collettivi.

Le nostrx compagnx hanno la forma di tempeste avvolte dalle fiamme. Alcunx di noi considerano questo momento come il culmine, ma non è né l’inizio né la fine. Stiamo raccogliendo tutte le fiamme che ci circondano, le fiamme che lo Stato ha cercato di spegnere.

Quante volte dobbiamo ripeterlo? “Possiamo vivere senza lo Stato!”. Al diavolo la società! La società è lo strumento più prezioso dello Stato per preservare la propria esistenza. Odiamo la società con tutto il nostro cuore.

Crediamo che l’alba della fame arriverà prima o poi, e questo segnerà l’inizio dell’era della distruzione dello Stato.

A quellx che sono fuori: resistete, raccogliete tutte le scintille che potete. E a quellx che sono dietro le sbarre, o si sentono prigionierx, non siete solx.

Lottate! Lottate! Al diavolo la vittoria o la sconfitta; l’importante è che i nostri occhi continuino a brillare in ogni battaglia.

A tuttx: spargete la voce! Morte allo Stato! Viva l’anarchia!

CATANIA: SIAMO TUTTX SAN BERILLO

Diffondiamo:

Mentre la Meloni inveisce contro lx “giovani palestinesi” e accomuna il lottare contro il genocidio di un popolo all’essere complici di un gruppo “terroristico”. Mentre se il DL Gasparri diventerà esecutivo, il solo esprimere dissenso contro lo stato sionista verrà paragonato ad antisemitismo e condannato penalmente.
Non si può che ribadire che gli strumenti per contrastare lo Stato quando incarcera i corpi e silenzia le voci sono continuare a mobilitarsi e a creare reti di solidarietà attorno o assieme (quando è possibile) a chi viene silenziatx, far sentire agli scribacchini e ai detentori del potere decisionale che c’è molta gente che continuerà a parlare e a diffondere la voce deglx oppressx!

È anche grazie alle mobilitazioni solidali che la corte di appello di Torino ha accolto il ricorso degli avvocati e disposto la liberazione di Mohamed Shahin dal CPR di Caltanissetta. Siamo contente che questo tentativo repressivo si sia dovuto scontrare con la liberazione di Mohamed!
Ma siamo anche conscie che la determinazione che c’è stata per Mohamed debba esserci per tuttx lx reclusx dentro i CPR che ogni giorno sopravvivono in condizioni disumane.

L’unione europea ha promulgato nuove leggi sull’immigrazione e reso ancora più difficile la vita a chi non è in possesso di un foglio di carta che documenti la sua identità. Mentre succede tutto questo e molto altro, a Catania, nella notte del 15 dicembre si è riattivata la ormai conosciuta macchina repressiva, con l’operazione denominata “Safe Zone”(Notare l’inglesismo). La squadra mobile di Catania e il commissariato centrale, si legge nei giornali, hanno eseguito delle misure cautelari emesse dal giudice delle indagini preliminari contro 38 persone di varie nazionalità con accuse che vanno da spaccio e ricettazione a ritorsione e rapina.
Il rastrellamento ha coinvolto il quartiere popolare di San Berillo, già da tempo obiettivo di una veloce e inumana campagna di pulizia delle strade e di un implacabile corsa alla gentrificazione. E, ancora una volta, i giornali si piegano a riportare le veline della questura, gli articoli, tutti uguali, danno una narrazione completamente dissociata dal contesto in cui le persone vivono le loro vite.

Abbiamo un sindaco che elogia il lavoro delle forze dell’ordine e che inneggia alla legalità di una vita ordinata. Ma a chi e a cosa si riferisce il nostro sindaco? Quale legalità verrà perpetuata finalmente a San Berillo? Una legalità che continuerà a portare fior fior di quattrini nelle tasche delle solite aziende edili costruttrici e delle agenzie immobiliari. E in quartiere, come tutto il centro storico, ci sarà posto solo per hotel di lusso, hub, ristoranti e bar per turisti e studentati per l’alta borghesia universitaria.
E intanto prosegue lo sfaldamento costante e feroce di comunità che si formano e che creano reti di solidarietà tra persone razzializzate, emarginate, escluse e sfruttate. A San berillo avevano trovato un posto dove non soccombere quelle persone che, a causa del razzismo, della speculazione, delle frontiere, non avrebbero mai potuto trovare una casa in città. Persone per le quali l’unica alternativa sarebbe forse stata lo sfruttamento costante perpetrato nelle campagne, dove lavorare e manco legalmente, per due euro e mezzo l’ora, tredici ore al giorno, e ringraziare se non ci si rimane uccise!

Si può parlare di “integrazione” quando ancora esistono e insistono queste forme di schiavismo? Si può perpetuare la solita, ma purtroppo efficace, narrazione della caccia alla delinquenza e all’illegalità, quando quella delinquenza e quell’illegalità sono stato e capitalismo che la producono ogni giorno col loro razzismo e odio per chi è impoveritx? Si può dare una colpa a chi per rabbia e per sopravvivenza, di fronte alle ingiustizie sistemiche che lo trattano come merce di scarto, toglie il velo dell’ipocrisia e sodalizza e si allea con lx proprix affini?

E allora si scopre che l’opportunità di denuncia per estorsione e rapina è nata da un singolo episodio, avvenuto in un contesto che non avrà mai modo di essere narrato se non attraverso le telecamere della questura e le parole di qualche giornalaio lecchino del potere.
Potessimo noi sapere che tipo di estorsioni e di rapine subiscono ogni giorno lx catanesi dalle loro istituzioni dedite al mantenimento dell’ordine!
In un quartiere come San Berillo, disossato fino a quando non ne ottenerranno la sola carcassa vuota, la solidarietà e la comunanza fanno ancora fatica a sparire. E c’è gente che non ci sta al gioco politico di rendere con sapienza crudele delle persone un problema e poi specularci sopra elettoralmente sbattendole in prima pagina come “criminali”.

Ci stringiamo forte allora, solidali con glx arrestatx e con tutte le persone che hanno subito la violenta repressione delle forze dell’ordine, il 15 dicembre e le tante tante volte prima. Con chi pensava di poter vivere migliorandosi e si è dovuto scontrare con razzismo e discriminazione quotidiani, in una Catania e una Europa sempre più dedite ad approfittare della narrazione del nemico che viene da fuori.
Uno dei capri espiatori più utilizzati dal sistema capitale.

SOLIDALI CON GLX ARRESTATX DI SAN BERILLO
SOLIDALI CON TUTTX LX CARCERATX E x RECLUSX NEI CPR

LUIGI LIBERX
BAK LIBERX
GUI LIBERX
ANDRE LIBERX
ALE LIBERX!
TUTTX LIBERX !!
E FUOCO ALLE GABBIE 🔥

alcunx catanesi infuriatx

NAPOLI: RITARDATA L’APERTURA DEI CANCELLI ALLA LEONARDO DI FUSARO

Diffondiamo:

Oggi 19 dicembre, mentre si svolgeva all’Aquila l’ultima udienza del processo che vede Anan, Ali e Mansour accusati di terrorismo internazionale, è stata ritardata l’apertura dello stabilimento della Leonardo Spa di Fusaro (Napoli), nell’orario di ingresso ai lavoratori dalla presenza di un gruppo di compagnx che si è ritrovato davanti ai cancelli. Nonostante il numero contenuto di partecipanti, i cancelli sono rimasti chiusi ai lavoratori per la durata del breve presidio. Da lì è partito un corteo spontaneo che ha rallentato il traffico fino alla cumana di Fusaro, per ribadire che la guerra comincia da qui, dalle fabbriche di armi e dalla repressione di chi resiste.

Che il moltiplicarsi di pratiche di lotta e ribellione possa portare alla distruzione di una società guerrafondaia!
Anche in poche si può…
Se saremo di più, tanto meglio

MESSINA: PRESENZA SOLIDALE AL TRIBUNALE E CORTEO A FIANCO DELLX IMPUTATX NO PONTE

Diffondiamo:

Oggi siamo statx al tribunale di Messina in occasione dell’udienza che vede imputati tre compagnx per il carnevale no ponte del 1 marzo 2025. L’udienza si è svolta a porte chiuse, la prossima sarà quella conclusiva ed è stata fissata per l’11 febbraio 2026.

A seguito del presidio un corteo spontaneo ha attraversato le strade della città per ribadire la nostra solidarietà e complicità con lx compagnx indagatx.

Raggiungeteci in Piazza Casa Pia per un pomeriggio di banchetti, distro, musica e vin brulé benefit!

ANDRE, ALE, BAK, GUI, LUIGI LIBERX

TUTTX LIBERX

FUOCO AI TRIBUNALI

LECCE: CONCERTO BENEFIT ANTIREPRESSIONE

Diffondiamo:

CHI DEVASTA È LO STATO, CHI SACCHEGGIA È IL CAPITALE
Questo autunno le procure di Messina e Catania hanno attuato due operazioni repressive con arresti e perquisizioni a tappeto, a seguito di due cortei svoltisi in regione: il corteo NO PONTE del 1° marzo a Messina e quello contro il DL sicurezza del 17 maggio a Catania. Due giornate di lotta intensa in cui la paura ha cambiato di campo scatenando poi la vendetta repressiva dello Stato: le accuse ai danni dex cinque compagnx arrestatx sono pesantissime, tra queste, ritorna “devastazione e saccheggio” – retaggio del fascistissimo Codice Rocco che prevede fino a 20 anni di reclusione.

Sabato 27 dicembre a Villa Paciugo (LE) concerto benefit antirepressione
Filthy Generation – teknopunk dalla Brianza
CAOS Manifesto – post hc da Taranto
Trauma Fonico – punx da Lecce

Che la solidarietà sfondi le porte di quelle gabbie! Non lasciamolx solx!
ADESSO E SEMPRE SOLIDARIETÀ! BAK, ANDRE, GUI, LUIGI E ALE LIBERX SUBITO!

BARI: LA SAGRA DELLE STREGHE

Diffondiamo:

Festa di paese al Bread and Roses con i giochi delle sagre autoprodotti, musiche e lucine di natale.

Il 27 e 28 dicembre il Bread si veste di un’aurea stregata e fatata.

Le streghe da sempre sono custodi di segreti e pozioni che permettono la rigenerazione di un universo lontano da sbirri e fasci. E le fate, grazie alla loro magia ci lasciano entrare in uno spazio utopico e senza frontiere dove qualsiasi nostro desiderio può diventare realtà.
In queste due giornate il bread darà vita alla sagra delle streghe, ci saranno i giochi delle sagre di paese autoprodotti in tutte le forme e dimensioni, le chiacchiere silenziose e vitali che danno ispirazione e idee per continuare le lotte insieme.

Ci sarà un cerchio su anarchia relazionale e galere, perchè se lo stato prova a isolarci e reprimere i nostri affetti, quello che cerchiamo di fare noi, invece, è collettivizzare i dolori e trovare nuove pratiche per resistere insieme.
ci sarà tanta decompressione prima e dopo grazie ai giochini costruiti con le mostre manine (di lucertolona), tiro alla corda, lancio della pietra, tiro al bersaglio, giocoleria, clow armeria, proiezioni, letture, tarocchhi, riffa e tanto altro, sarebbe un peccato spoilerare tutto ora… che la magia delle creature del bosco faccia il suo corso e trasformi ogni interstizio in radicali alleanze.

La sera con le musiche e soundino, balliamo, mangiamo e beviamo.

Sarà evento benefit per la cassa di resistenza anticarceraria per le ame ingabbiate per i fatti del carnevale noponte e per l’operazione ipogeo.

L’entrata è sempre offerta libera, pranzo e cena veg

Sogniamo un mondo senza galere, cpr e frontiere
Libertà per le rivoltosx

PALERMO: OLTRE L’IMMEDIATAMENTE VISIBILE – SERATA BENEFIT CONTRO GABBIE E PATRIARCATO

Diffondiamo:

Venerdì 19 dicembre ore 18.30
Via Fastuca 2 (Palermo)

“EL EMPAPELADO AMARILLO” (La carta gialla) – Rappresentazione teatrale con Maria Laura Caccamo. Adattamento del testo di Charlotte Perkins Gilman. Regia di Carlos Lipsic.
In lingua spagnola con libretto in italiano.

Ingresso 7 euro
posti limitati, si consiglia la prenotazione via mail:
orticarie@bruttocarattere.net

Prenotazioni via Tel:
3278939439
338 7329206

dalle ore 20:30 ingresso libero, si mangia e si balla


Il carcere esiste soprattutto per fare paura, e spesso ci riesce. Le galere stanno lì per terrorizzare e annichilire non solo chi è dentro, ma anche chi resta fuori. In questo senso, pensiamo che cercare di conoscerlo sempre meglio, parlarne apertamente, rompere i muri di silenzio che gli si costruiscono attorno, sia anch’esso un modo che abbiamo per non restare ostaggx della paura e per opporci a questa società – carcere.

Ci siamo chieste cosa avremmo fatto se fossimo state noi a finire in carcere, se fossimo state noi a essere strappate alle nostre vite e ai nostri affetti. Poi, abbiamo spostato ancora lo sguardo: e se fosse stata la nostra compagnx a finire dentro? Abbiamo provato a immaginare cosa potesse voler dire per lei sentire il nostro sostegno da fuori, e cosa avremmo potuto fare per rompere il suo isolamento.

Da qui sono nate alcune domande per noi centrali sulle forme che assume la solidarietà nelle nostre relazioni tra compagnx, e in che modo, nel sostenere chi è dentro, si possono produrre le stesse logiche patriarcali contro cui lottiamo. Ci sembra necessario, infatti, comprendere non solo come la logica detentiva agisce nella riproduzione dei ruoli di genere all’interno del carcere, ma anche come questa estende le proprie maglie oltre quel perimetro fisico e coinvolge chi, pur non essendo reclusx, vive la vicinanza a chi sta dentro o sceglie la solidarietà come pratica quotidiana.

Sono queste ed altre le domande che ci suggerisce lo spettacolo che abbiamo scelto di ospitare. Come liberarsi e sostenere lx altrx nelle loro pratiche di liberazione, riconoscendo che le gabbie hanno mille forme diverse, spesso oltre l’immediatamente visibile?

IO VENGO A RESTITUIRTI UN PO’ DEL TUO TERRORE, DEL TUO DISORDINE, DEL TUO RUMORE

Diffondiamo:

Con un pensiero ai nostri compagni in carcere e agli arresti domiciliari, con un pensiero a chi continua a lottare dentro e fuori le galere, a dire che il carcere fa schifo e il 41 bis è tortura. E a ribadire che nonostante provino a spezzare la solidarietà, nonostante i loro tentativi di isolarci, spaventarci, separarci dai nostri affetti più cari cercando di stringerci nella morsa della tristezza e della repressione; nonostante gli anni di galera con cui vorrebbero seppellire vivi lx nostrx compagnx, noi siamo e saremo sempre al loro fianco, nelle strade, nelle piazze, sotto le carceri. Che la solidarietà abbatta quelle mura infami.

FINCHÉ DI OGNI GALERA NON RIMANGANO SOLO MACERIE
ALE, BAK, LUIGI LIBERX
TUTTX LIBERX