Diffondiamo
Il 9 novembre la “Rete dei Patrioti” farà la sua passerella a Bologna “contro degrado e criminalità”.
Non vogliamo lasciarli agire indisturbati.
Ci vediamo venerdi 8 alle 20.30 al Guernelli per organizzarci.
-cagne sciolte antifa
Cresciamo nei terreni incolti, nelle zone asciutte e sassose, ai bordi dei viottoli
Diffondiamo
Il 9 novembre la “Rete dei Patrioti” farà la sua passerella a Bologna “contro degrado e criminalità”.
Non vogliamo lasciarli agire indisturbati.
Ci vediamo venerdi 8 alle 20.30 al Guernelli per organizzarci.
-cagne sciolte antifa
Diffondiamo
Durante il 4 agosto di quest’anno, alla manifestazione contro il MUOS, la risposta delle forze dell’ordine presenti era stata la repressione, con lacrimogeni lanciati a mano sui corpi di chi manifestava e manganellate fino a tarda sera.
Eravamo consapevoli che non sarebbe finita così.
Segnaliamo l’arrivo di notifiche di apertura indagini e avvio procedure per l’emissione di alcuni fogli di via nei confronti di alcune compagne, accusate di “travisamento e danneggiamento, con l’aggravante di aver procurato nocumento per una struttura ad uso pubblico”.
Abbiamo dunque alcune domande da porre a chi ci accusa:
1. Smantellare una struttura pubblica significa danneggiarla? Se sì, come possibile che è stato, ed è tutt’oggi, consentito lo smantellamento dei sistemi di sanità pubblica, formazione e servizi sociali in tutta Italia?
2. In che modo sarebbe di pubblico utilizzo un luogo come una base militare, in cui è interdetto l’accesso, che consente di bombardare – uccidendo milioni di persone indifese – e che avvelena la popolazione locale – emettendo campi elettromagnetici che provocano tumori e altri gravi disturbi alla salute?
3. Quel giorno abbiamo fatto una scelta, ed è stata quella di tagliare quelle reti a volto scoperto, e questa scelta la rivendichiamo. Vogliamo però segnalare che quel giorno, mentre quelle reti cadevano giù con la forza di mani e cesoie, la polizia ci lanciava addosso dei lacrimogeni con gas CS, il cui utilizzo in guerra è vietato dal 1997 a seguito della convenzione di Parigi sulle armi chimiche perché considerata arma nociva.
Noi non volevamo nasconderci, bensì difendere e difenderci. Difendere la sugherata, la Sicilia e i nostri corpi.
Rivendichiamo a viso aperto che quella base non la vogliamo e continuerà ad essere prioritaria la prospettiva di smontarla, Pezzo per pezzo.
Ribadiamo la nostra determinazione a liberare dall’occupazione militare le terre a cui apparteniamo, sia che siano ad occupare gli eserciti dei governi USA o quelli della NATO.
Queste notifiche non ci scoraggiano. Confermiamo come prospettiva a breve termine, che quest’anno per la prima volta si svolgerà a Niscemi il campeggio invernale, dal 29 dicembre 2024 al 3 gennaio 2025. Nel fare questo, rispediamo al mittente le accuse: la guerra non è un servizio né tanto meno è un servizio pubblico.
Nel dirlo esprimiamo vicinanza e sorellanza con la gente palestinese, curda, armena, yazida, africana, sud americana e di ogni provenienza, ghettizzata, discriminata, vessata e torturata.
In questo drammatico momento storico ancor più siamo complici con tutti i sud del mondo e con tutti i popoli che si ribellano alle oppressioni coloniali e imperialiste.
Ama la musica, odia le guerre!
Ci vediamo a Niscemi per festeggiare insieme un capodanno di lotta!
NO MUOS FINO ALLA VITTORIA!
Diffondiamo:
Sabato 9 novembre dalle ore 10
Interventi, materiali informativi, mostra contro il carcere
Piazza Galileo Ferraris
dalle ore 12
Presidio sotto il carcere di Marassi
Domenica 10 novembre dalle ore 17.30
Come uscire dal recinto della repressione – discussione a partire dall’opuscolo “Fuori legge” e dal DDL 1660 con alcune compagne della Cassa di Solidarietà La Lima di Roma
presso la Libera Collina di Castello
Libertà per tutti e tutte!