ROMA: DI CARCERI, DI CORPI E DI AMORI

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🔴La galera è uno schifo senza se e senza ma, come la società che ne ha bisogno, e di per sé non merita nessuna distinzione ulteriore, fra colpevoli e innocenti o fra categorie di persone.

Ciò non toglie che esistono altre carceri dentro al carcere stesso;  non tuttx vivono la stessa esperienza dietro le sbarre e conoscerne la specificità è importante per essere efficaci nel portare solidarietà a chi sta dentro, per alimentare il fuoco delle lotte e collegarle fra di loro

📌Mercoledì 30 ottobre ci vediamo allo spazietto dalle 18:30 per un’iniziativa solidale a riguardo.

Si parte con una chiacchierata sulla detenzione delle persone trans in Italia e all’estero con un gruppo di compagnx trans che seguono la questione.

🍅🎥A seguire succulenta cena vegan benefit a sostegno delle persone trans recluse e proiezione del docufilm “La casa dell’amore”

🔥🎶 Gran finale con dj set di Gonorrea e Squeert Squirt Quasi Lab. Saranno in funzione critical bar e freeshop

Contro ogni gabbia per l’intersezionalità delle lotte!

Info accessibilità

L’ingresso allo spazio è preceduto da un gradino, e poi una rampa di scale alta poco più di un metro. Non abbiamo ancora trovato una soluzione percorribile per aggirare questa barriera ma è possibile chiedere l’intervento dellx compagnx per essere assistitx nell’entrare ed uscire.

Accanto alla sala principale ci sarà una saletta di decompressione. Per una questione di prossimità con la sala principale non sarà sempre ‘silenziosa’, specialmente durante i dj set, ma consentirà comunque un po’ di stacco dalla stimolazione sensoriale della sala principale.

I bagni sono due, uno con gradino ed uno senza, entrambi sprovvisti di maniglie e larghi ~1.5m.

Cerchiamo di autogestirci, non fumiamo in sala per evitare che l’iniziativa diventi impraticabile per chi soffre il fumo passivo. Lo spazio è dotato anche di un giardino.

Contatti accessibilità:
329 4240004 – 349 3638489

TORINO: PRESIDIO AL CARCERE LORUSSO COTUGNO. CONTRO I MILLE VOLTI DEL RAZZISMO DI STATO

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3 NOVEMBRE // RITROVO AL CAPOLINEA TRAM 3, ORE 16.30

Il 7 maggio del 2016 si svolgeva al Brennero una giornata di lotta contro la decisione dello Stato austriaco di erigere un muro sul confine con lo Stato italiano. Nelle teste e nei cuori di chi quel giorno si è battuto, al di là di ogni garanzia di successo, era ed è scolpito un obiettivo: abbattere i muri che dividono i popoli e sconvolgere la pace sociale che unisce le classi. Dopo quella giornata molti compagni e compagne sono stati processati arrivando a condanne molto pesanti. Qualche anno più tardi, motivato da un razzismo di Stato ormai divenuto incandescente, il fascio-leghista Traini, ex candidato della Lega, sparava contro chiunque avesse la pelle nera per le strade di Macerata. Otto giorni più tardi il tour elettorale di Salvini prevedeva una tappa a Rovereto. Per chi aveva deciso che fosse inaccettabile la presenza di quello che a tutti gli effetti era il mandante di quell’infamia, gli scontri con la polizia non sono stati che la logica conseguenza. In seguito a questi due momenti di lotta Giulio, nostro compagno, si trova ora in carcere a Torino con una condanna di 4 anni e 3 mesi.

Oggi che la prigione a cielo aperto di Gaza ci mostra lo scopo reale di ogni frontiera, tanto più brutale quanto più è materialmente eretta, che i coloni sionisti ci fanno vedere quale brutalità può raggiungere il razzismo di Stato; oggi che con il ddl 1660 la guerra dichiarata contro chiunque decida di alzare la testa si rende sempre più esplicita; oggi che in nome di una “sicurezza” che è esclusivamente quella dei padroni che ci stanno portando verso il baratro, le barriere sono come poche altre volte nella storia l’emblema del nostro presente e il razzismo di Stato ne è una delle espressioni.
Scegliere da che parte stare è già l’inizio di una libertà possibile. Giulio lo ha fatto, e noi saremo al suo fianco.

A seguito di ciò, pensiamo sia imprescindibile concludere la mobilitazione nazionale contro le molteplici forme del razzismo di Stato, sotto le mura del carcere di Torino, per provare a rendere il più materiale possibile la nostra solidarietà verso chi è costretto a subire la violenza della detenzione penale.

«Di una cosa però sono certo: la sola forma di sicurezza che mi avvantaggia nei confronti della fine, la trovo negli altri, in chi mi sta in prossimità. Questa peculiare inclinazione, la solidarietà (che trovo riflessa nelle pupille di ognuno di voi), mi offre un’integrità inscalfibile».

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PER UNA CHIAMATA DI DISCUSSIONE E MOBILITAZIONE NAZIONALE CONTRO I MILLE VOLTI DEL RAZZISMO DI STATO.

CAGLIARI: CONTRO TUTTE LE GALERE, SOLIDALI CON PAOLO E JOAN

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Appuntamento parcheggio mercato di via Quirra (Cagliari)
Domenica 27/10 ore 16

Mercoledì al culmine di un rastrellamento che ha visto, nelle prime ore della mattina, porre sotto assedio i quartieri di San Michele e Is Mirrionis e il paese di Irgoli, sono stati arrestati i nostri compagni Paolo e Joan; portati a Uta in custodia cautelare sono accusati, senza prove, di rapina. L’arresto ha il sapore di una vendetta contro due compagni che non hanno mai chinato la testa neppure quando sono stati in carcere e hanno sempre lottato senza farsi intimidire dalle minacce e dalle ritorsioni degli sbirri.

Per questo motivo domenica 27 ottobre saremo a Uta non solo per salutare Paolo e Joan ed esprimere loro tutta la nostra vicinanza e solidarietà, ma anche per ribadire lo schifo che proviamo verso tutte le galere ed in particolare per Uta, in cui è attualmente rinchiusa, con la madre di etnia Rom, una bambina di 18 mesi.

Paolo e Joan liberi
Le galere si chiudono con il fuoco

Anarchiche e Anarchici contro le galere

UDINE: PRESIDIO SOLIDALE AL CARCERE DI VIA SPALATO

Riceviamo e diffondiamo:

Solo nel periodo compreso tra maggio e agosto di quest’anno, nel carcere di via Spalato a Udine ci sono state 44 episodi di resistenza e una protesta collettiva con battitura. Sono le stesse autorità penitenziarie a dichiararlo. Queste proteste sono forme di autodifesa in un contesto di sovraffollamento, impossibilità di accedere a pene alternative e abusi da parte delle guardie. È un fenomeno diffuso in tutte le carceri italiane.

Di fronte a questo, il governo risponde con il decreto sicurezza, una legge che
colpisce ogni forma di conflitto o dissenso, sia dentro che fuori dalle carceri, premiando guardie e militari, trasformandoli in casta privilegiata, e con un piano di edilizia carceraria di alcune centinaia di milioni di euro.

Per questo saremo fuori dalle mura della.galera di via Spalato, in solidarietà con le proteste dei detenuti e per far conoscere il ddl sicurezza, mentre nel corteo in solidarietà con la Resistenza palestinese di lunedì 14 ottobre sarà nostro compito far conoscere quello che succede nelle carceri.

SABATO 19 OTTOBRE
DALLE h 14
UDINE

LIBERTÀ PER TUTTE E TUTTI
CONTRO OGNI GALERA

ASSEMBLEA PERMANENTE CONTRO IL CARCERE E LA REPRESSIONE – FRIULI E TRIESTE

Info: liberetutti@autistiche.org

BOLOGNA: RESOCONTO DEL PRESIDIO AL CARCERE DELLA DOZZA [13 OTTOBRE]

Riceviamo e diffondiamo:

A distanza di tre mesi ieri siamo ritornate sotto al carcere della Dozza, prima sotto le sezioni femminili, poi sotto quelle maschili, per portare la nostra solidarietá a tuttx le/i reclusx. Sul lato del femminile, poco esposto e poco accessibile alla comunicazione, rumori e fischi da dentro, anche se lontani, ci hanno testimoniato che, nonostante la distanza, la nostra presenza è riuscita a bucare quelle mura e a raggiungere chi vi resiste.
Sul lato delle sezioni maschili, piu esposte e dove la comunicazione è diretta, la risposta al nostro arrivo è stata invece accesa e immediata: saluti da dietro le sbarre, richieste d’aiuto, cori e grida: rivolta, libertá.
Ripreso come al solito a vista da guardie e digos, il presidio è stato particolarmente attenzionato, e le divise schierate più del solito: al concentramento una camionetta, oltre che una significativa presenza di agenti sul muro di cinta, nel tentativo di rompere, o quanto meno scoraggiare, la comunicazione dentro/fuori, e con questa la solidarietà.
Nonostante guardie e digos, la rabbia dei reclusi ci ha raggiunte, forte e chiara.
Abbiamo condiviso aggiornamenti sul DDL sicurezza, quindi cosa comporterebbe se fosse approvato, per chi lotta, dentro e fuori. Abbiamo raccontato quanto sta avvenendo nelle altre carceri in Italia, al carcere minorile del Pratello, quanto sta avvenendo in Palestina, in Libano.

Abbiamo lasciato i riferimenti per scriverci, e rilanciato la puntata di Mezz’ora d’aria che andrà in onda sabato 19 ottobre in FM su Radio Cittá Fujiko, uno spazio che ogni mese vuole essere a disposizione delle detenute e dei detenuti per rompere l’isolamento del carcere.

CONTRO IL DDL SICUREZZA, CONTRO IL RAZZISMO E LA VIOLENZA DI STATO, SOLIDARIETÁ A CHI È RECLUSX, LIBERX TUTTX!

ROMA: TIZIANO LIBERO! PRESENZA SOLIDALE

Il 5 ottobre, durante la manifestazione che si è svolta a Roma, un compagno, Tiziano, è stato malmenato dalla polizia e in seguito portato in questura, dove è stato trattenuto in stato di fermo. Oggi sarà processato per direttissima con accuse che siamo certi essere arbitrarie, pretestuose e infondate. In situazioni come questa non lasciamo nessuno da solo, organizziamoci contro questo sistema repressivo che si accanisce contro chi lotta e resiste. Pretendiamo l’immediata liberazione di Tiziano e lanciamo un invito alla mobilitazione e ad una presenza solidale lunedì 7 ottobre al Tribunale Piazzale Clodio, via Golametto, ore 9.

Si parte e si torna insieme

JUAN LIBERO! PROSSIME UDIENZE DEL PROCESSO A BRESCIA

Juan libero, abbasso la POLGAI! Prossime udienze del processo a Brescia

Le prossime date delle udienze del processo per l’attacco alla sede della POLGAI di Brescia contro il nostro compagno Juan (che è in videoconferenza) sono:

— 14 ottobre, ore 10:30;
— 19 novembre, ore 9:30;
— 16 dicembre, ore 10:30.

Invitiamo tutti e tutte ad una presenza solidale dentro e fuori dall’aula.

Tutti liberi! tutte libere!

BOLOGNA: PRESIDIO AL CARCERE DELLA DOZZA [13 OTTOBRE]

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I mesi estivi sono stati scanditi da continue rivolte, proteste, scioperi e tentativi di evasione all’interno delle carceri e dei centri di espulsione. Atti di ribellione contro la violenza quotidiana dello stato e delle condizioni carcerarie sempre più insopportabii, tra sovraffollamento, pestaggi e un tribunale di sorveglianza che non concede misure alternative. Questa violenza sistematica verrà intensificata e legittimata ancora di più dal ddl 1660, che sarà verosimilmente approvato al senato nei prossimi giorni, un decreto che aumenta e affina la repressione contro le lotte sociali, contro chi si oppone alla costruzione di grandi opere pubbliche, contro chi mette in pratica la solidarietà supportando chi cerca di opporsi allo stato di cose presenti. Ora chi osa ribellarsi all’interno delle mura delle carceri e dei cpr rischierebbe fino a 20 anni.

Per questi motivi torniamo sotto il carcere della Dozza, davanti alla sezione femminile, con il desiderio di far sentire il nostro sostegno e la nostra vicinanza a tutte le persone recluse che vivono una costante violenza da parte dello Stato.

Facciamo sentire il nostro supporto e la nostra solidarità, libertà per tuttx, fuoco alle galere e cpr.

AGGIORNAMENTO OPERAZIONE CITY – 29 SETTEMBRE

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Il 30 Settembre si terrà la seconda udienza relativa alla fase preliminare dell’operazione City – calendarizzata il 17 Settembre dalla GUP – nonché momento in cui presumibilmente si saprà la decisione in merito al rinvio a giudizio delle/degli imputatx per i reati contestati che – come già ribadito – vedono tuttx accusatx di devastazione e saccheggio, resistenza a pubblico ufficiale, aggravati e in concorso e a vario titolo di altri capi di imputazione.

Durante l’udienza del 17 Settembre 2024 buona parte delle/degli imputatx ha presentato istanza di revoca o rimodulazione delle misure cautelari – in esecuzione da cinque mesi. La GUP si è espressa pochi giorni dopo con un rigetto di quasi tutte le istanze tranne per due compagni agli arresti domiciliari che si trovano ora sottoposti alle misure cautelari di obbligo di dimora o divieto di dimora e firma quotidiana.
Sempre durante l’udienza del 17 Settembre un compagno è stato stralciato per un errore di notifica e verrà presumibilmente riaccorpato in sede preliminare nell’udienza del prossimo lunedì. Mentre un altro compagno, ancora agli arresti domiciliari, è stato stralciato per un difetto nella redazione degli atti da parte dell’accusa, e verrà processato con giudizio immediato in data 26 Marzo 2025 con il fine di riaccorparlo in sede processuale, con i capi di imputazione dell’art 419 c.p. e 337
c.p. aggravati e in concorso, abbandonando le argomentazioni, dunque, in merito a una sua supposta condotta istigatoria.

Ricordiamo inoltre che questo compagno ha avuto udienza di appello per le misure cautelari proprio sul reato istigatorio il 20 settembre insieme ad altrx compagnx accusati di resistenza a pubblico ufficiale in concorso per dei fatti accaduti durante il concentramento del corteo.L’esito di tale udienza non è ancora noto (la commissione ha 30 giorni per decidere a riguardo).

Alla repressione si risponde con la lotta!

Solidarietà agli imputati e alle imputate,
Tutte e tutti liberi!