AGGIORNAMENTI SULLA RECENTE INDAGINE PER 270BIS E SULL’OPERAZIONE “RITROVO” DEL 2020 A BOLOGNA

Diffondiamo un aggiornamento sulla recente indagine per 270 bis che sta coinvolgendo compagnx bolognesi e trentini, e un aggiornamento sull’operazione “Ritrovo” del 2020 a Bologna.

Bologna, 30 maggio 2020- corteo in solidarietà all* arrestat* nell’operazione “Ritrovo”.

Il 5 luglio i R.I.S. di Parma hanno iniziato ad analizzare, tramite accertamenti irripetibili, il materiale repertato in fase di indagine e inviato loro dai R.O.S. , nell’ambito dell’indagine per 270bis depositata il 13 giugno dal procuratore Gustapane per 4 compagni e compagne di Bologna e due a Rovereto. Curiostà: i reperti in questione sono arrivati all’attenzione dei R.I.S. tramite pacco Amazon, che a quanto pare per loro è il mezzo più sicuro per il trasporto di tali oggetti. Le fasi di analisi sono state seguite da un perito nominato dall* indagat* e si sono concentrate sulla ricerca, sul materiale repertato, di eventuale materiale biologico ed ematico nonché impronte digitali e indagini merceologiche. Il materiale analizzato il 5 luglio riguarda volantini, bottiglie di plastica e resti di materiale combusto. Precedenti analisi di questo tipo erano già state effettuate su altri reperti, di cui non siamo ancora a conoscenza, prima che gli indagati da ignoti passassero a noti, così come è stata già effettuata in precedenza l’analisi di liquidi repertati, per evitarne il degradamento in tempi lunghi.
Nel frattempo è stata fissata al 20 ottobre l’udienza preliminare dell’operazione Ritrovo. In fase di riesame era caduto il reato associativo, restano in piedi i reati specifici di concorso in istigazione a delinquere, danneggiamento, imbrattamento e danneggiamento mezzo incendio. L’operazione Ritrovo era scattata il 13 maggio 2020 e aveva portato in carcere 7 compagni e compagne a Bologna più altre 5 con firme e obblighi di dimora. Alla base dell’operazione c’era l’accusa di 270bis per tutti/ le indagate/i, dopo anni di indagini da parte dei R.O.S. relative a compagni e compagne anarchiche e allo spazio di documentazione Il Tribolo, apparse al G.I.P. meritevoli di custodie cautelari come “prevenzione sociale” nel clima di lockdown e soprattutto in conseguenza della solidarietà portata ai rivoltosi del marzo 2020 nelle carceri italiane. Dopo 18 giorni il riesame aveva portato alla caduta del reato associativo e all’uscita dal carcere dei/lle compagni/e, alcuni/e dei quali erano state sottoposte ad obbligo di dimora per sei mesi. Come strascico dell’operazione Ritrovo erano state chieste 6 sorveglianze speciali, di cui una sola è stata eseguita per un compagno nell’autunno 2022, dopo 1 anno e mezzo da quando gli era stata comminata, per la durata di due anni. Nel corso delle indagini, chiuse a gennaio 2021, altre tre persone sono state iscritte nel registro degli indagati per reati di danneggiamento e imbrattamento in episodi di piazza.
Seguiranno aggiornamenti.

COME UNA FORESTA IN CITTÀ

Bologna – Ieri sera dopo la proiezione di “Come una foresta in città”, documentario sulla storia di Xm24, un corteo spontaneo ha attraversato la Bolognina fino a raggiungere il cantiere dell’Ex Mercato. Una parte della recinzione in legno è stata abbattuta. L’amministrazione ha già provveduto a chiudere il varco.

CONTRO LA TORTURA DEL 41 BIS, DALLA PARTE DI CHI LOTTA

Da: Smash Repression Emilia Romagna

Nei giorni scorsi alcune compagnx bolognesx e trentinx hanno ricevuto un avviso di apertura indagini per fatti inerenti alla mobilitazione in solidarietà ad Alfredo Cospito contro l’ergastolo ostativo e la tortura del regime di 41 bis. L’accusa si riferisce all’articolo 270bis, associazione sovversiva con finalità di terrorismo, un dispositivo giudiziario volto a spezzare la solidarietà e a colpire chi lotta per un mondo senza galere.

Alle due Street Parade che hanno attraversato Bologna al grido di “Smash Repression!” siamo scese nelle strade per rivendicare il corpo come strumento di lotta, in queste occasioni non è mancata la solidarietà a chi, in sciopero della fame da mesi e non avendo altri mezzi, stava usando il suo per rompere il muro di silenzio e omertà intorno al carcere duro. Sui carri e per le strade, striscioni, comunicati, scritte sui muri, in tantissimi si sono espressi contro la società carceraria al fianco di Alfredo.

In questo contesto di recente alcunx compagnx hanno ricevuto denunce per imbrattamento e resistenza a pubblico ufficiale relative alla street che ha attraversato Bologna a dicembre 2022.

In tutta Italia in questi giorni molte compagne e compagni stanno subendo indagini, perquisizioni, oltre che misure cautelari.

Sembra che lo Stato voglia punire duramente, e con ogni mezzo, chiunque abbia osato o intenda supportare questa mobilitazione.

Esprimiamo la nostra solidarietà alle compagne e ai compagni colpitə.

Chi lotta non è mai solo!

BOLOGNA: LA GUERRA DEI TANUKI NELL’EPOCA DELLA GENTRIFICAZIONE [PROIEZIONE]

Diffondiamo:

*INIZIATIVA ANNULLATA*

Mercoledì 28 al parchetto di via Fioravanti proiezione di:

Pom Poko – La Guerra dei Tanuki del Periodo Heisei, regia di Isao Takahata (Giappone, 1994)

Nel pieno del boom economico del Giappone, la città di Tokyo necessita sempre più di spazi da cementificare per accogliere la sua crescente popolazione. Un progetto di espanzione urbana, che minaccia la deforestazione e la distruzione di una collina, vede un’inaspettata quanto improbabile opposizione in un gruppo di coraggios* Tanuki, piccoli mammiferi simili ad un misto tra cane e procione dotati di particolarissimi poteri. Riusciranno i simpatici animaletti a difendere il proprio habitat dalle grinfie dell’Uomo? Dallo storico Studio Ghibli (fondato dal maestro Hayao  Miyazaki e dallo stesso Takahata) una piccola perla dell’animazione nipponica che getta uno sguardo particolare sul problema della cementificazione e sulle ricadute che le attività umane hanno sull’ambiente naturale.

Mercoledì 28 giugno al calar del sole ci ritroviamo al parchetto di via Fioravanti per la proiezione del film, per ri-appropiarci della socialità e degli spazi che i progetti di cementificazione e gentrificazione tentano di toglierci. Proprio come i Tanuki scegliamo di resistere e opporci al modello capitalista di questa società, che sempre di più agisce su di noi cercando di reprimerci. Per questo motivo ribadiamo che gli spazi siamo noi a crearli e non aspettiamo che ce li diano.
Ci rivendichiamo la solidarietà come strumento di lotta e resistenza davanti ad uno stato che oggi più che mai ci vorrebbe zitti e omologati.
Esprimiamo la nostra solidarietà agli indagati per 270 bis e a chi lotta dentro e fuori le carceri.

Prima della proiezione dibattito su cementificazione/gentrificazione, per riflettere collettivamente e pensare a nuove prospettive.
Tutti i banchetti sono benvenuti (portati tavolo e luci!).
Il tutto sarà animato da dj set con cenetta a cura del collettivo cannibale.

Resistere è meglio che cementificarsi

BOLOGNA: CHI LOTTA NON È MAI SOLX

In quartiere contro la repressione

Diffondiamo da: https://infestazioni.noblogs.org/post/2023/06/23/chi-lotta-non-e-mai-solx/

Nei giorni scorsi la procura di Bologna ha aperto un’indagine contro 6 compagnə bolognesi e trentinə per fatti inerenti alla mobilitazione in solidarietà ad Alfredo Cospito e con tutte le persone detenute in regime di 41 bis. L’accusa è quella di associazione con finalità di terrorismo, un evergreen buono per tutte le stagioni repressive, da cucire addosso all’occorrenza a chi non ha mai smesso di portare il proprio sostegno ai/alle reclusə.

La mobilitazione contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo iniziata a maggio 2022 ha coinvolto moltissime persone in tutti i continenti, con convinzioni ed esperienze politiche eterogenee, ma che, ognuna con le proprie pratiche, si sono mosse per squarciare il velo di omertà sulla tortura del carcere duro. Azioni solidali, momenti di piazza, presidi, cortei, street parade, in tantə si sono attivatə in questa lotta accanto ad Alfredo.

Non lasceremo solə chi entrerà nel mirino della repressione.

A Bologna già a gennaio 2023 alcunə compagnə hanno subito perquisizioni per la contestatazione all’ex ministra della giustizia Cartabia, con striscioni e lo sversamento di letame davanti al cancello della facoltà di giurisprudenza all’inaugurazione dell’anno accademico. A marzo un compagno e altrə solidali si sono visti notificare un avviso di apertura indagini per un presidio sotto le due torri per Alfredo in sciopero della fame, contro il 41bis e l’ergastolo ostativo.

Quest’ennesima indagine si inserisce in un clima di tensione generale e di avvitamento repressivo che vediamo concretizzarsi sia a livello locale che a livello internazionale, nelle carceri così come nelle strade.

A livello internazionale le lotte ambientali ed ecologiste vengono represse nel sangue, chi vi prende parte viene additato come terrorista, secondo la stessa retorica di slittamento per cui le stesse istituzioni che uccidono i migranti, devastano i territori, emarginano i poveri e torturano nelle carceri, accusano di terrorismo chi lotta per un mondo più giusto e radicalmente diverso.

A livello locale molte città vivono un clima di crescente controllo, disciplinamento e militarizzazione. A Bologna ultimamente abbiamo visto oltre che sfratti e sgomberi, massicce operazioni di polizia, con militari che fermano i/le passantə lungo la strada, eseguendo arresti, retate nei bar e nelle piazze, soffiando sul fuoco della retorica razzista, classista e forcaiola tanto in voga. In Bolognina poverə e migrantə vengono cacciatə sempre più lontano e in zone meno visibili, mentre vengono aperti baretti hipster per ricchi e i prezzi degli affitti aumentano.

Se uno degli scopi della repressione è dividere il mondo in “buoni” e “cattivi”, spaventando i primi e mettendoli in guardia dai pericoli che si corrono frequentando i secondi, pensiamo sia importante esprimere fin da subito la nostra vicinanza e complicità alle persone indagate, e rispondere collettivamente al tentativo di attaccare la solidarietà nel modo che crediamo più efficace: rilanciandola!

Domenica 25 giugno saremo in Piazza dell’Unità dalle 18 per ragionare insieme su quanto sta avvenendo in città e nei territori, per un pomeriggio di socialità e organizzazione dal basso. Invitiamo le realtà e le individualità affini a partecipare attivamente, a portare le loro distro e i loro contenuti, per ribadire che chi lotta non è mai solx e per opporci alla crescente militarizzazione dei quartieri che abitiamo.

Sempre dalla parte di chi lotta

BOLOGNA: AGGIORNAMENTO SU NUOVA INCHIESTA PER 270bis

Oltre all’avviso di garanzia che informa gli/le indagati/e di essere sottoposti a indagini per 270bis e altri reati, è stato notificato un “Avviso relativo all’espletamento di accertamenti tecnici non ripetibili ex art 360 c.p.p”. Evidentemente è questo il motivo che ha portato i carabinieri a “scoprire le carte” sulle indagini in corso.
Gli accertamenti sul materiale repertato verranno fatti il 5 luglio presso il R.I.S. di Parma e i/le compagni/e indagati/e potranno nominare un avvocato e un consulente di parte.

BOLOGNA: AGGREDITO PICCHETTO DI LAVORATORI DAVANTI AI CANCELLI DI MONDO CONVENIENZA

Aggredito presidio davanti ai cancelli di Mondo Convenienza. Due lavoratori sono stati portati in ospedale con molteplici traumi.

Ieri, davanti ai magazzini di Mondo Convenienza di Bologna, il picchetto di lavoratori del Si Cobas è stato aggredito a più riprese da una decina di preposti e caporali della società RL2, venuti anche da altre città. Si trattava di un’azione organizzata: minacce di morte, calci e pugni.

“Oggi abbiamo visto anche a Bologna il vero volto di Mondo Convenienza: sfruttamento selvaggio e violenza”

https://www.osservatoriorepressione.info/bologna-aggredito-picchetto-lavoratori-davanti-ai-cancelli-mondo-convenienza/