Oggi siamo stati in presidio in piazza VIII agosto contro il carcere e il mondo che ne ha bisogno, solidali con Alfredo in sciopero della fame contro il 41-bis e l’ergastolo ostativo. Abbiamo dialogato con le persone che attraversavano il mercato, raccontato la lotta di Alfredo e quanto avviene tutti i giorni dentro le galere. Abbiamo attraversato in bicicletta la Bolognina, ultimamente iper-militarizzata, per portare la nostra solidarietà alle persone recluse nel carcere della Dozza.
Continueremo a lottare contro l’isolamento, per un mondo senza barriere, gabbie e confini.
Autore: Brughiere
TORINO: CORTEO CONTRO CARCERE E CPR
Da: No Cpr Torino
Dopo le forti rivolte che hanno infiammato il CPR di Torino Sabato 4 e Domenica 5 Febbraio ci è stato confermato, da chi è ancora recluso dentro, che la maggior parte delle aree sono inagibili. La capienza totale del centro è stata drasticamente ridotta dal fuoco.
Dopo aver sequestrato 28 persone in un magazzino del CPR per quasi 24 ore e aver lasciato altri a dormire per terra nelle stanze adibite a mensa senza materassi ne coperte, sono iniziati i trasferimenti.
Nelle giornate del 7 e dell’8 ci hanno testimoniato da dentro che sono continuati i prelevamenti improvvisi delle persone nelle stanze ed i successivi trasferimenti, a quanto pare, sempre in direzione di Macomer.
In questi ultimi giorni le deportazioni sono continuate prevalentemente verso Marocco, Tunisia ed Egitto con trasferimenti che hanno coinvolto dei piccoli gruppi di persone, a volte anche solo una persona come il caso di un ragazzo egiziano deportato la scorsa notte. Secondo le testimonianze, durante le deportazioni le persone vengono prelevate con violenza dalla polizia e sedate con un’iniezione in infermeria prima di partire.
Domenica 5 febbraio dopo la rivolta:
Troviamoci in strada in solidarietà ai reclusi al fianco dei rivoltosi
DOMENICA 12 FEBBRAIO CORTEO CONTRO CARCERE E CPR
Ritrovo in piazza CLN ore 14.30
SEMPRE AL FIANCO DI CHI LOTTA PER DISTRUGGERE LA PROPRIA GABBIA.
CONTRO OGNI FRONTIERA
FUOCO AI CPR
TUTTǝ LIBERǝ
SALUTE NELLE CARCERI
Ricongiunzioni, trasmissione dedicata alla salute di, da, con e tra tutti e tutte, ogni martedì del mese dalle 18.30 alle 19.30 sulle libere frequenze di Radio Blackout 105.250. https://t.me/ricongiuzioni
Puntata del 7 febbraio
Oggi ci faremo qualche domanda su quelle che sono le condizioni di salute nelle carceri italiane, rileggendo alcuni dati dai report di Antigone. Seguirà un collegamento con il collettivo antipsichiatrico Strappi che ci parlerà delle Articolazioni Tutela Salute Mentale nel carcere della Dozza (Bologna). Infine cercheremo di darvi qualche aggiornamento sui possibili sviluppi del caso di Alfredo, in sciopero della fame da 110 giorni.
https://radioblackout.org/podcast/salute-nelle-carceri-del-07-02-2023/
NUOVA OCCUPAZIONE A BOLOGNA
Oggi riapriamo l’Acerchiata, il locale di via Zampieri 14/a.
Cambiano presidenze e giunte, ma le politiche restano le stesse: combatti e sgombera le comunità che quel quartiere lo abitano da decenni, e della loro storia fanne un museo. La memoria però è un ingranaggio collettivo, e la storia “sociale” di una città la fanno la comunità e gli spazi che quella storia l’hanno creata e vissuta. L’indirizzo politico che stanno cercando di imporci è rendere impossibili altre modalità di abitare e vivere il quartiere.
BOLOGNA: IN STRADA AL FIANCO DI ALFREDO CONTRO 41BIS ED ERGASTOLO OSTATIVO
Nel tardo pomeriggio di venerdì 3 febbraio a Bologna si è svolto un presidio sotto la sede del Provveditorato Regionale dell’amministrazione Penitenziaria, con battiture, interventi e striscioni in solidarietà con Alfredo contro ergastolo ostativo e 41 bis. Circondati da una marea di sbirri e giornalisti, un centinaio di compagne/i si è poi spostato lungo via del Pratello dove è stata fatta una grande scritta “No 41 bis. Come l’Iran e l’Egitto anche l’Italia tortura e condanna a morte”.
Il corteo si è concluso sotto il carcere minorile dove a dicembre ci sono state ripetute rivolte.
A fianco di Alfredo! Continuiamo a stare in strada!

BOLOGNA: LA SICUREZZA LA FA CHI VIVE I QUARTIERI, NON LA POLIZIA
Dopo le innumerevoli retate, fermi e perquisizioni dei giorni scorsi, ieri circa duecento persone tra compagnx e abitanti solidali si sono riprese le strade per dire che la sicurezza la fa chi vive i quartieri, non la polizia.

Il presidio chiamato in Piazza dell’Unità a Bologna per rispondere alla maxi-operazione anti-degrado di questi giorni si è trasformato in un corteo contro l’arroganza delle forze dell’ordine sui quartieri, con cori, interventi e volantinaggi. Sono stati toccati i luoghi simbolo della gentrificazione in Bolognina come lo Student Hotel, la Tettoia Nervi, la stazione dell’alta velocità. Sono stati indicati i responsabili del deserto sociale che avanza e si è ribadito il fatto che queste retate fanno parte integrante del processo di “riqualificazione” della Bolognina e delle prime periferie, un processo che inesorabilmente, con la scusa della “lotta al degrado”, mira ad espellere dai quartieri tutti quei corpi scomodi e non utili al profitto, per far posto a studentati di lusso e negozi chic. La deriva autoritaria in corso non è percepita solo da qualche compagnx, l’iniziativa ha raccolto l’approvazione di molti passanti e abitanti del quartiere, che, anche dalle finestre, hanno fatto arrivare il loro sostegno.
Il corteo ha voluto esprimere la propria solidarietà ad Alfredo in sciopero della fame contro il 41 bis, e a chi lotta dentro e fuori le prigioni, con un pensiero complice e solidale a tutte le compagne colpite dalla repressione.
BOLOGNA: BATTITURA SOTTO IL PROVVEDITORATO REGIONALE AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
Comunque andrà a finire continueremo ad allargare la crepa nel 41-bis aperta da Alfredo!
VENERDÌ 3 FEBBRAIO:
Ore 17:00 battitura sotto il Provveditorato
Regionale Amministrazione Penitenziaria in viale Vicini n°20
Ore 18:30 presidio sotto il carcere del Pratello
BOLOGNA: PRESIDIO. FUORI MILITARI E POLIZIA DAI QUARTIERI
BOLOGNINA: FUORI MILITARI E POLIZIA DAL QUARTIERE!
In questi giorni la Bolognina e diverse zone della città sono state teatro di maxi retate da parte delle forze dell’ordine, retate che continuano a protrarsi anche in queste ore. Un’operazione muscolare, con ampio dispiegamento di uomini e mezzi, con controlli e fermi indiscriminati.
È l’esito del patto integrato sulla sicurezza tra Prefettura e Comune di Bologna siglato il 21 gennaio con la benedizione del Ministro dell’Interno Piantedosi, che per l’occasione ha affermato “Lo Stato c’è e si deve vedere”. Militari, polizia, carabinieri, finanza, unità cinofile e reparti speciali, lungo le strade, sotto i portici, alle fermate, dentro i bar, davanti alle scuole. Questi interventi hanno lo scopo di ripulire il quartiere da tutte quelle persone scomode alla città vetrina esasperando un clima di paura e tensione e alimentando discriminazioni di classe, genere e razza.
Il Sindaco Lepore naturalmente si sfrega le mani e applaude chiedendo la continuità e la costanza di interventi di questo tipo per le strade, pronto a svendere ogni angolo di città e a intascare i voti di perbenisti e forcaioli. A colpi di decoro e repressione stiamo vedendo annientato un quartiere storicamente popolare, solidale. Una vera e propria guerra ai poveri, alle dissidenze, alla solidarietà, che con le retoriche della riqualificazione, dell’innovazione urbana e del degrado intende mettere a profitto ogni angolo di quartiere facendo il deserto sociale, e impedendo qualsiasi possibilità di autodeterminazione, relazione e solidarietà dal basso, oltre che qualsivoglia forma di tensione, conflitto e messa in discussione del presente.
RIPRENDIAMOCI LE STRADE
LA SICUREZZA LA FACCIAMO NOI, NON LA POLIZIA!
BOLOGNA: RETATA IN BOLOGNINA
Maxi retata l’altra sera in Bolognina. Un’operazione straordinaria che ha coinvolto militari, polizia, carabinieri, finanza, unità cinofile e reparti speciali. 300 persone identificate e controllate, 8 esercizi commerciali ispezionati, 72 veicoli fermati.
Link: https://e-tv.it/2023/01/31/bolognina-al-setaccio-controllate-quasi-300-persone-in-una-sera/
Dalle 18 del 30 gennaio sono state moltissime le segnalazioni di fermi indiscriminati, veri e propri rastrellamenti lungo la strada, sotto i portici, alle fermate, dentro i bar.
Questi sono i primi “frutti” dell’accordo per l’ordine e la sicurezza pubblica siglato il 21 gennaio scorso qui a Bologna con la benedizione del ministro dell’interno Piantedosi.
Ne abbiamo parlato qui:
https://brughiere.noblogs.org/post/2023/01/23/repressione-e-civilta/
Lepore naturalmente si sfrega le mani e applaude chiedendo la continuità e la costanza di questo tipo di interventi, d’altronde fare la guerra ai poveri per mettere a profitto ogni angolo di città è il suo mestiere.
TORINO: PERQUISIZIONE ALL’ASKATASUNA
Diffondiamo da fb Radio Blackout:
Il concertone del 15 ottobre non è proprio andato giù, la Digos di Torino si è presentata questa mattina con l’intenzione di sequestrare materiali acustici e altro materiale utile a momenti di socialità e intrattenimento presente all’interno del centro sociale.
Ad ora non si ha ancora chiara l’entità dell’operazione, seguiranno aggiornamenti.