SOSTENIAMO IL LIBRO DI CLAUDIO!

Diffondiamo

PER NON DIMENTICARE I MORTI NELLA STRAGE DI STATO NELLE CARCERI DEL 2020, E PER CHI CONTINUA A LOTTARE NELLE GALERE, SOSTENIAMO IL LIBRO DI CLAUDIO

A marzo del 2020, in concomitanza con l’inizio del lockdown, decine e decine di rivolte scoppiarono nelle carceri italiane. Tra evasioni tentate e in parte riuscite e la distruzione di intere sezioni carcerarie, centinaia di persone detenute si ribellavano a quei veri e propri luoghi di sofferenza e morte, che sono le galere dello Stato italiano.

Per sedare questo stato di agitazione che aveva per un frangente messo in crisi quel sistema, lo Stato rispondeva ancora una volta con torture, mancati soccorsi e uccisioni: 14 detenuti morirono tra il carcere Sant’Anna di Modena e i trasferimenti verso altri penitenziari. Nel mondo di fuori, con pochi mezzi ma tanto cuore, un moto di solidarietà verso le persone detenute si è mosso in diverse parti della penisola, tra azioni dirette, presidi, controinformazione e relazioni umane tra persone sconosciute ma unite dal comune orizzonte di abbattimento dei muri delle galere.

Per alcuni frangenti, l’isolamento tra fuori e dentro che lo Stato cerca in ogni modo di difendere è stato spezzato. Non si trattò solo della più grande ondata di rivolte e proteste di detenuti comuni e della più grande strage di stato dal secondo dopoguerra nelle carceri italiane: fu anche un momento storico importante che dobbiamo tenere a mente per comprendere anche il presente della condizione detentiva attuale. A 5 anni di distanza, dopo le archiviazioni di Stato e la rimozione dalla memoria collettiva, c’è chi ancora tiene vivido ricordo di quelle giornate e che vuole estenderne memoria viva, non soltanto per chi ha perso la vita per vigliacca mano di guardie e amministrazione penitenziaria e che impunemente continuano la loro misera vita per complicità di giudici e tribunali, ma anche come monito per tutte quelle persone più giovani cui lo Stato vuole destinare una vita di galera e pena costante.

Infatti, Claudio, uno dei cinque detenuti che per primi decisero di esporsi nel 2020 presentando un esposto in cui denunciavano ciò che lo Stato aveva agito in quei giorni, tuttora detenuto nel carcere di Secondigliano (Napoli), ha scritto un libro che ripercorre dalla sua prospettiva gli accadimenti di quelle giornate e presenta un’analisi della situazione carceraria a partire dalla sua diretta esperienza in diversi penitenziari. La pubblicazione di questo libro, da parte di tutti lx compagni che hanno supportato il suo processo di realizzazione, rappresenta per noi una di quelle fratture al muro di isolamento “tra dentro e fuori” creato dallo Stato e per questo crediamo nell’importanza di sostenerne la più ampia diffusione.

Il libro sta per approdare alla fase di stampa, per cui invitiamo chiunque voglia contribuire economicamente a farlo attraverso questa cena o altre modalità che ritenga opportune. Ci teniamo anche a ricordare che per volontà di Claudio, il ricavato del libro, una volta che sarà pronto per la distribuzione, sarà destinato a sostenere la battaglia per la verità, portata avanti dalle famiglie dei detenuti morti nella strage di Modena. Consapevoli che allo Stato lasciamo le “verità ufficiali”, mentre noi ci teniamo i pezzi di storia raccontati dal lato di chi è oppressi.

CHE LA SOLIDARIETÀ FACCIA MACERIE DI OGNI GALERA
STRAGISTA È LO STATO