Diffondiamo:
Questa iniziativa nasce dalla necessità condivisa di creare uno spazio di confronto sui legami tra individualitá oppresse da strutture egemoniche patriarcali e speciste.
Ciò che ci interessa è mettere in risalto come queste due forme di sopraffazione si intersecano e si manifestano.
Le ideologie di dominio che perpetuano l’emarginazione di animalə umanə attraverso razzismo, abilismo, colonialismo (..) non agiscono indipendentemente l’una dall’altra ma sono interrelate e sovrapposte.
Così come sono interconnesse anche quelle dellə animalə non umanə e di tutto il vivente. Patriarcato e specismo si rinforzano a vicenda, pongono l’uomo bianco etero cis abile al vertice della scala gerarchica dell’esistente. Per legittimare e mantenere la sua posizione di privilegio, attraverso dualismi inferiorizzanti ed escludenti, riduce il resto dei corpi a materia da recludere, sfruttare, estrarre e mercificare.
I comportamenti che disturbano l’ordine sociale e/o deviano la norma eterosessuale vengono stigmatizzati come bestiali, relegati alla dimensione animale con accezione negativa, quindi animalizzati.
In questa cornice anche il veganismo antispecista rappresenta una deviazione dalla norma e sotto questo aspetto si può considerare una pratica queer. “Il rifiuto di mangiare carne non è solo un rifiuto del patriarcato, ma un fallimento e un’interruzione dell’eteronormatività.”
Ci prendiamo questo momento collettivo aperto nell’ottica di decostruire e ricostruire connessioni tre genere e specie.
PER UNA LIBERAZIONE TOTALE CONTRO GABBIE di OGNI GENERE
Ateneo occupato, 3 maggio 2025, via O. Fattiboni 1, Roma.
Link contributi utili:
https://drive.gattini.ninja/index.html#91506c6c3797,NIKA+1kHPFcoU0Q2F1GVXMprcqOcS6/2sf68/CUw+iU=