FUORI ALFREDO DAL 41 BIS! GIÙ LE MANI DALLA STAMPA ANARCHICA!

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FUORI ALFREDO DAL 41 BIS

GIÙ LE MANI DALLA STAMPA ANARCHICA [PERUGIA, 15 GENNAIO]

Dopo il rinvio di quella prevista per il 10 ottobre, è fissata per il 15 gennaio l’udienza preliminare del procedimento Sibilla, che nel novembre 2021 portò a un’operazione repressiva mirata principalmente contro il giornale anarchico “Vetriolo”. La procura di Perugia sta chiedendo il rinvio a giudizio per 12 anarchici e anarchiche imputati per 19 capi d’accusa, quasi tutti aggravati dalla finalità di terrorismo.

Nel corso degli ultimi mesi sono stati notificati degli atti riguardanti l’avvio di un procedimento con cui la questura di Perugia intende emettere una serie di fogli di via dalla città, motivandoli con la presenza solidale tenutasi il 10 ottobre davanti al tribunale. Predisporsi a emettere dei provvedimenti del genere per un momento come quello, in cui senza particolari turbolenze è accaduto ciò che solitamente avviene in tutte le circostanze di questo tipo (affissione di striscioni, un volantinaggio, qualche intervento, ecc.), assume un significato palese: allontanare i solidali, impedire qualsiasi manifestazione di solidarietà in occasione delle udienze nei confronti degli inquisiti e particolarmente di Alfredo Cospito, recluso in regime di 41 bis nel carcere di Bancali in Sardegna e tra i 12 imputati di questo procedimento.

Mentre gli Stati si attrezzano per la guerra e i profitti per gli armamenti crescono a dismisura, mentre si sprecano le parole a giustificazione del genocidio a Gaza – il primo genocidio automatizzato della storia, dove l’intelligenza artificiale gioca un ruolo determinante –, mentre assistiamo alle consuete chiacchiere sulle stragi sul lavoro a difesa degli interessi dei padroni, mentre è in esame al senato un decreto sicurezza con cui viene preparato un ulteriore attacco contro il conflitto sociale… questi signori si affrettano nuovamente a processare gli anarchici, un “nemico interno” da debellare perché da sempre in lotta contro lo Stato e il capitale.

Pur di attaccare gli anarchici e i percorsi rivoluzionari, lo Stato farnetica di capacità “istigatorie” e “orientative” in un ambito come quello del movimento anarchico, da sempre fautore di un’ostinata e radicale autonomia di pensiero e di azione. Un’affermazione che fa il paio con l’aver sostenuto nel processo Scripta Manent delle condanne per “strage politica” nel paese in cui le stragi, quelle vere, le hanno perpetrate sempre gli apparati statali.

Assieme a quel processo, l’operazione Sibilla è stata determinante nel trasferimento in 41 bis di Alfredo Cospito. Con l’intensa mobilitazione contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo del 2022-23 abbiamo impedito che da Scripta Manent – per via dell’imputazione di “strage politica” – derivassero condanne fino all’ergastolo. Oggi come ieri, con l’approssimarsi di un potenziale processo Sibilla, non è quindi un mero esercizio retorico esprimere solidarietà con gli inquisiti e specialmente con Alfredo, recluso in uno tra i più afflittivi regimi detentivi esistenti in Europa.

CI VEDIAMO MERCOLEDÌ 15 GENNAIO 2025 ALLE ORE 09:30 DAVANTI AL TRIBUNALE DI PERUGIA IN PIAZZA MATTEOTTI.