Si è conclusa il 6 luglio la cassazione per il processo “scripta manent”. La corte ha riqualificato l’attacco esplosivo contro la scuola allievi ufficiali dei Carabinieri di Fossato (Cuneo) del 2 giugno 2006, rivendicato da Rivolta Anonima e Tremenda/F.A.I., per il quale erano imputati Anna e Alfredo, in “strage politica” (art.285 c.p.), rinviando al tribunale di Torino, per il ricalcolo peggiorativo della pena. Sono state confermate tutte le altre condanne, comprese, tra un anno e nove mesi e due anni e sei mesi, per 11 compagni/e e le assoluzioni che quindi diventano definitive! In sintesi, 2-3 anni per chi ha scritto su un giornale anarchico e l’ergastolo per chi passa per le “vie di fatto”!
Questa sentenza è l’ennesimo atto di “guerra” contro chiunque, “proletario cosciente”, anarchico o comunista che sia, si è posto e/o si pone oggi, sul terreno teorico/pratico della “irriducibilità”, contro lo Stato Borghese e per la “Costruzione di un nuovo Modello di Società di liberi/e uguali”. Ricordiamo a tutti/e che ancora “seppelliscono” nelle carceri (da decenni…), decine di “proletari comunisti” che hanno fatto parte della storia rivoluzionaria degli anni 70′-80′ del nostro Paese! A loro, ad Anna ed Alfredo va il nostro fraterno abbraccio!
Noi non facciamo “distinguo”: toccano uno/a, toccano tutti/e , va gridato anche e soprattutto in questo caso, davanti al “nostro nemico comune”… Sará la storia e lo “scontro” teorico-pratico a dire chi avrá ragione e non altri.
Noi pensiamo che la “questione carcere” in generale, deve diventare, non un impegno esclusivo per “addetti”, familiari, avvocati etc, bensí parte integrante dell’attività politico-sociale di ogni componente del Movimento di Classe, altresí crediamo che queste condanne vadano ad inserirsi in un quadro di repressione, dominio, controllo, contro chiunque in questo Paese, lotti e resista all’affermazione di scelte e logiche di questo barbaro Sistema chiamato Capitalismo! La repressione contro i disoccupati a Napoli, il movimento No-Tav a Torino, gli occupanti delle case a Roma, le cariche, i pestaggi e le denunce contro i lavoratori della logistica, sono solo gli ultimissimi esempi… e siamo solo all’inizio, questo è l’avvertimento, prepariamoci ad un “caldo autunno” da parte loro… e noi?
Libertà per i proletari anarchici e comunisti, “prigionieri” nelle carceri! Davanti allo Stato Borghese, siamo tutti/e uguali e uniti! Per la Rivoluzione Proletaria!
Comitato di lotta Viterbo, Sicobas Viterbo