BOLOGNA: NUOVA OCCUPAZIONE IN VIA PRATI CAPRARA

Diffondiamo:

Santa Lucia porta nuova luce in città: TAZ TAZ TAZ! Dal 13/12 al …

NUOVA OCCUPAZIONE TAZ IN VIA PRATI DI CAPRARA 10, BOLOGNA

Contro questa città e il suo governo torniamo a occupare ancora.

Dopo 5 giorni senza leggi e senza costrizioni non ne volevamo sapere di tornare nelle nostre piccole e anguste case, per questo oggi apriamo uno spazio per lanciare un messaggio a noi stesse, a chi ci è complice: ribellarsi è possibile, praticare questa libertà è possibile. Diventiamo implacabili e disperdiamoci ovunque.

Altri giorni insieme senza leggi, vincoli, capi o costrizioni. Porta la tua distro, cosa, banchetto, fai la tua assemblea, se vuoi cucinare.. cucina, gioca! Pittate libere, tira su il rusco. Riempi lo spaziotempo come piace a te e coinvolgi chi ti sta attorno.

Solo autogestione per nuove cosmogonie sovversive.

Non vi libererete mai di noi, il possibile è ovunque.
https://balotta.org/event/nuova-occupazione-taz-di-santa-lucia

BOLOGNA: CARCERE DELLA DOZZA AL GELO

Il carcere della Dozza è al gelo: sui media locali si parla di una sola caldaia in funzione per tutto il carcere, di temperature insostenibili, acqua e docce fredde. Al di là del sensazionalismo e delle lamentele delle guardie, si tratta di una situazione che si ripete cronicamente da anni, non solo alla Dozza, estati bollenti ed inverni al gelo. Nei giorni scorsi alcuni detenuti avrebbero dato fuoco alla loro cella.

SENTENZA DI SECONDO GRADO PROCESSO BIALYSTOK

Da: Il Rovescio

Martedì 28 Novembre è stata emessa la sentenza di secondo grado riguardo l’“Op. Bialystok”. La richiesta d’appello del Pubblico Ministero è parsa fin dall’inizio povera dal punto di vista motivazionale, tanto che il Procuratore Generale (rappresentante l’accusa in questa fase di giudizio) ha chiesto alla fine della fase dibattimentale la conferma delle pene inflitte nel primo grado.

La Corte ha confermato l’assoluzione della persona già assolta per la collocazione dell’ordigno esplosivo presso la caserma dei Carabinieri di San Giovanni e l’ha ulteriormente assolto anche dalle altre accuse. L’anarchico condannato precedentemente per le macchine del car sharing Eni-enjoy andate a fuoco si è visto confermare la pena (1 anno di reclusione, pena sospesa).

L’anarchica condannata in primo grado a 7 mesi è stata assolta da tutte le accuse, mentre altrx 3 si sono vistx ridurre le pene a 3 mesi in seguito all’assoluzione da alcuni reati specifici minori.

I giudici hanno i soliti 90 giorni per depositare le motivazioni della sentenza.

L’ennesimo castello di carte della Procura (o meglio del ROS) ordito per colpire l’anarchismo nostrano è in buona parte caduto, per l’inconsistenza non solo delle prove specifiche, giudicate insufficienti ai fini di una condanna per quanto riguarda i reati scopo, ma anche dell’impianto accusatorio stesso che prevedeva l’ipotesi di un’associazione di tipo terroristico in linea con le proposte organizzative informali dell’anarchico prigioniero Alfredo Cospito. Accogliamo positivamente questa sentenza in quanto ci sembra che essa vada a togliere un ulteriore tassello della rete tessuta dalla DNAA per tentare di isolare e silenziare i contributi di Alfredo, costruendone un profilo di “pericolosità sociale” atto a giustificarne la collocazione all’interno del regime di 41bis.

Sorridiamo di fronte a quest’ennesimo fallimento dei progetti repressivi dello Stato, e salutiamo con l’occasione tuttx x prigionierx anarchicx e ribellx rinchiusx in ogni parte del mondo, tuttx coloro che sono colpitx da misure giudiziarie o di polizia, x indagatx, quellx sotto processo e tuttx quellx che sfuggono alle maglie del potere.

Come sempre per l’Anarchia e la liberazione totale!

Alcunx di Bialystok

CORTEO CONTRO LEONARDO: LA GUERRA COMINCIA DA QUI


Riceviamo e diffondiamo:

CORTEO CONTRO LEONARDO – RONCHI (GO) – Sabato 16 dicembre h 10.30

LA GUERRA COMINCIA DA QUI!

La guerra comincia qui, l’Italia è co-belligerante nella guerra russo-ucraina e nel massacro israeliano nella Striscia di Gaza, una spirale di morte e distruzione che potrebbe portare ad un conflitto mondiale globale e nucleare.

Nella guerra russo-ucraina l’Italia è implicata non solo con la fornitura di armamenti ma anche con la presenza alle frontiere della Russia di un migliaio di soldati e di centinaia di mezzi militari. Ed è complice della mattanza di civili palestinesi a Gaza, perché la Base siciliana di Sigonella, viene utilizzata come ponte con quella di Ramstein in Germania per rifornire quella di Nevatim, quartier generale degli squadroni dell’Aeronautica israeliana equipaggiati con i recenti cacciabombardieri F-35 a capacità nucleare. E sono prodotti da Leonardo i sistemi di puntamento laser utilizzati nei bombardamenti.

La guerra comincia qui, in questo Friuli storicamente colonizzato ed asservito dallo Stato italiano e dalla Nato, attraverso un’occupazione militare che ancora oggi continua con caserme disseminate in ogni dove, alcune delle quali destinate a diventare Smart Military District, cioè caserme che invadono e  pervadono il territorio civile e le sue attività (Comprensorio “La Comina” di Pordenone, Comprensorio “Spaccamela-Bevilacqua-Zavattaro” di Udine, Caserma “Montesanto” di Gorizia,…); con poligoni di tiro ed esercitazioni aeree e terrestri che, oltre a molestare la vita degli abitanti, sono la causa dell’inquinamento di zone di rilevanza ambientale come i Magredi del Meduna-Cellina; con la Base aerea di Rivolto dove ha sede la famigerata Pattuglia di addestramento dei cacciabombardieri noti come Frecce Tricolori; con la presenza della Base Nato di Aviano, quella con il maggior numero di testate nucleari in Italia.

La guerra comincia qui, nei nostri paesi, anche a Ronchi, dove ha sede il gruppo industriale Leonardo Spa, il n°1 tra i produttori di armi in Italia nel settore high tech, ai vertici a livello europeo e mondiale delle compagnie del settore difesa. Nello stabilimento isontino, dove operano 278 addetti, si progettano e si realizzano gli aerei robot a guida remota, chiamati “droni”, come ad esempio il Falco Xplorer che “potrà essere equipaggiato con armamenti fino a 6 missili o 12 razzi, compresi i missili Brimstone «prodotti da Mbda, altamente efficaci contro i carri armati e in grado di colpire le navi a una distanza di circa 12 chilometri.» A Ronchi si produce il Mirach 40, già utilizzato da svariate forze aeree militari come bersaglio negli addestramenti tattici. Più che di velivoli occorre parlare di sistemi d’arma autonomi (cioè senza equipaggio) per applicazioni aeree, fuori dal gergo militare: sistemi di assassinio mimetizzato – è così che dominio e capitale organizzano la massima intensità per cancellare dai soggetti agenti (i soldati) la loro personalità e la loro responsabilità.

LA GUERRA COMINCIA QUI. RIBELLIAMOCI QUI!
BLOCCHIAMO LA MILITARIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ!

Assemblea “Sabotiamo la guerra” – Friuli e Trieste

BOLOGNA: SENZA CHIEDERE PERMESSO

Giovedì 7 dicembre abbiamo partecipato con la nostra distro alla seconda edizione della rassegna SENZA CHIEDERE PERMESSO – Mercatino autogestito delle autoproduzioni, ogni primo giovedì del mese in Bolognina.

È con piacere che diffondiamo qualche foto della serata, un momento di riappropriazione nella cornice di un quartiere di cui si vorrebbe cancellare finanche la storia, una boccata d’aria per ridarsi spazio e contestare una sedicente “piazza pubblica” privatizzata, parlare di antirazzismo con un fumetto incredibile e rompere l’isolamento contro la repressione e la violenza di Stato. 💜

Rap con i Senza Palle
Mostra sul DL Caivano

Mostra: Un deserto chiamato sicurezza
Digiuno

Non poteva mancare un pensiero ai caduti durante il violento sgombero dell’occupazione abitativa Social Housing in via di Corticella 115, mentre contemporaneamente veniva sgomberato anche lo Student Hostel occupato in Viale Filopanti 5/A.

In serata il corteo che dalla prefettura ha attraversato la città contro l’attacco sferrato alle lotte per la casa e l’abitare ha raggiunto la tettoia, unendo le voci del corteo a quelle del mercatino, contro la violenza di Stato.

PSICOFARMACI E AUTODETERMINAZIONE

Diffondiamo alcune puntate di approfondimento che i/le compagnx di Ricongiunzioni, trasmissione su Radio Blackout dedicata alla salute di, da, con e tra tutti e tutte, stanno curando,  per conoscere gli psicofarmaci. Cosa sono? Come agiscono? Fino al tema dello scalaggio.

Breve ricettario antipsichiatrico sugli psicofarmaci: https://radioblackout.org/podcast/breve-ricettario-antipsichiatrico-sugli-psicofarmaci-del-18-7-2023/

Cosa sono gli psicofarmaci: https://radioblackout.org/podcast/cosa-sono-gli-psicofarmaci-del-08-11-2023/

Smettere gli psicofarmaci: https://radioblackout.org/podcast/smettere-gli-psicofarmaci-del-28-11-23/

“Queste puntate vorrebbero essere la prima di una serie in cui poter discutere di psicofarmaci e dei problemi/complicanze che possono derivare dal loro utilizzo. Infatti, spesso capita – in prima o terza persona – che si verifichino: prescrizioni non richieste, effetti collaterali invalidanti, difficoltà nella comunicazione con lx psichiatrx circa la possibilità di interrompere o cambiare la terapia, il dubbio che lx nostrx amicx stiano peggiorando da quando prendono i farmaci. Cosa dobbiamo fare quando ci troviamo in queste situazioni? Come possiamo tutelarci se decidiamo di prendere dei farmaci ma rimanendo libere di scegliere per i nostri corpi?”

L’invito è a condividere riflessioni ed esperienze inviandole a ricongiunzioni@anche.no per costruire la prossima puntata – tra circa un mese e mezzo – da punti di vista diversi.

GIORNATA DI MOBILITAZIONE CONTRO L’ESTRADIZIONE DI GABRIELE, PER LA LIBERTÀ DI TUTTE/I LE ANTIFA [5 DICEMBRE]

Diffondiamo:

Chiamiamo per il 5 dicembre, data fondamentale per le sorti di Gabriele, una giornata di solidarietà per fare sentire forza e vicinanza a lui come a tutti e tutte le altre compagne coinvolte in questo caso! Invitiamo in questo giorno chiunque a mostrare striscioni, scritte, graffiti, scendere in strada o utilizzare la propria fantasia per portargli solidarietà ed esprimersi contro la sua estradizione. Gabri deve rimanere in Italia!

Tra il 20 e il 21 novembre a Milano il nostro compagno Gabriele è stato raggiunto da un Mandato d’Arresto Europeo per i fatti accaduti a Budapest nel febbraio 2023. In quel contesto nella capitale ungherese migliaia di neonazisti si sono ritrovati per la commemorazione del “giorno dell’onore” e alcuni di loro sono stati attaccati. Ilaria e Tobias si trovano da febbraio in carcere a Budapest con l’ accusa di aver partecipato a queste azioni e Gabriele è ora agli arresti domiciliari a Milano in attesa dell’udienza, fissata per il 5 dicembre, che deciderà per la sua estradizione in Ungheria.Alcune/i compagne/i tedesche/i su cui pendono altri MAE per gli stessi fatti sono latitanti da mesi.

Di fronte a questo pesante attacco repressivo verso compagni e compagne antifascisti/e che si protrae da 10 mesi rispondiamo con la solidarietà! “Innocenti” o “colpevoli” saremo sempre al loro fianco!

NO ESTRADIZIONE! Gabri Libero!
Ilaria e Tobias liberi!
Solidarietà a tutte e tutti i latitanti
Liberi tutti
Libere tutte


AGGIORNAMENTI SULLX ARRESTATX ANTIFA PER I FATTI DI BUDAPEST