
Riceviamo e diffondiamo
In provincia di Verona, un’infame operazione di sgombero è finita con la morte di tre infami carabinieri e il ferimento di altri militari. Lo sgombero di un vecchio casolare senza corrente occupato da due fratelli e una sorella finiti in estrema povertà in seguito a problemi finanziari e ipotecari, i tre si opponevano a una sentenza di sfratto del tribunale, la vicenda nasce da un mutuo che avrebbero sottoscritto nel 2014, con l’ipoteca di campi e casa.
I tre avevano però sempre sostenuto di non aver mai firmato i documenti per il prestito, e che anzi le firme erano state contraffatte. L’iter giudiziario era però arrivato fino alla decisione di esecuzione dell’esproprio e così è iniziata la violenza delle guardie e istituzioni, così cieche e pronte ad eseguire gli ordini, a far rispettare le regole a qualsiasi costo. C’erano già stati altri tentativi in passato, l’ultimo nel 2024, a cui i tre hanno resistito minacciando di far saltare in aria la casa.
La rabbia nata dentro Franco Dino e Maria Luisa dopo anni di abbandono e accanimento da parte delle istituzioni li aveva portatx a decidere di difendere l’unica cosa che sentivano gli fosse rimasta.
Fin dall’inizio, le operazioni sono state preparate da un grande dispiegamento delle forze dell’ordine con artificieri e merde in antisommossa, infatti le forze del male dicono di aver avvistato con droni alcune molotov sul tetto prima dello sgombero, ma la forza repressiva non è bastata a fermare la rabbia. Una volta entrati: gli sgherri dello stato si sono ritrovati difronte bombole di gas aperte, dicono che l’aria era già satura, quando con grande coraggio Maria Luisa, sola ad affrontare lo sgombero, con un accendino (o una molotov, non è chiaro) ha dato fuoco a una bombola piena d’odio, facendo saltare in aria 3 sgherri e ferendone altri 25. Maria fortunatamente è riuscita ad allontanarsi rimanendo gravemente ferita, non riuscendo a fuggire al contrario dei fratelli, purtroppo per loro, la fuga non durerà molto ed entrambi verranno presi da lì a poco.
Lo stato piange 3 carabinieri, proclama lutto nazionale e Crosetto parla di “follia totale”.
Noi festeggiamo perché il 14 ottobre 2025 alcuni omicidi di stato sono stati vendicati e lo stato e le forze del male hanno avuto paura. A Crosetto ci viene da rispondere che follia totale è eseguire quello sgombero, come qualsiasi altro sgombero, follia è l’accanimento dello stato, e che l’unico modo efficace per resistere a uno sgombero dovrebbe essere questo!
In una notte di Ottobre un boato che sapeva d’anarchia, poi le urla dei militari che sapevano di vendetta!
Maria, Franco e Dino sono tuttx e tre accusatx inizialmente d’omicidio premeditato in seguito diventato reato di strage.
Maria Franco e Dino liberx, le stragi le fanno guardie e istituzioni nel mediterraneo! Stragista è lo stato!
Grazie Maria per il tuo coraggio! Meglio una casa in meno che una casa vuota!
Morte ai Carabinieri e a tutte le forze dell’ordine! RAMY VIVE!!
Le streghe non se ne sono mai andate, hanno solo cambiato pozioni!
Maria è attualmente ricoverata in terapia intensiva per le ferite riportate. Franco e Dino sono in stato d’arresto. Nei giorni successivi, con Maria ancora in terapia intensiva i media avvoltoi ricostruivano la dinamica di quella notte, iniziando il processo di criminalizzazione e demonizzazione di Maria, definendola “la capa dei tre fratelli” e descrivendola come una pazza.
All’interrogatorio del Gip per la convalida Dino e Franco non hanno risposto e il giudice ha confermato la custodia in carcere, accusati di concorso in strage. Per Maria invece, anche gli inquirenti la giudicano come esecutrice materiale e principale responsabile del gesto. Franco e Dino sono reclusi alla casa circondariale di Montorio.
SOLIDARIETA CON LX RAMPONI!!
Per scrivergli:
Franco Ramponi
Casa Circondariale di Montorio, Via S. Cosma 1, 37141 Verona.
Dino Ramponi
Casa Circondariale di Montorio, Via S. Cosma 1, 37141 Verona.
Maria è ancora ricoverata in ospedale a Borgo Trento sorvegliata da agenti, presto verrà interrogata dal Gip.