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Il Nulla che avanza, la Bolognina che Resiste.
Cresciamo nei terreni incolti, nelle zone asciutte e sassose, ai bordi dei viottoli
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Il Nulla che avanza, la Bolognina che Resiste.
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10 novembre 2024 ore 15
Parco di via mengoni
Sono anni che crescono i numeri delle persone recluse negli istituti di pena minorili e mai si è verificato un sovraffollamento così elevato come oggi. La quotidianità detentiva non è sostenibile né accettabile: al Beccaria, oltre che per il sovraffollamento, le condizioni di vita sono rese impossibili dai ritardi sui lavori di ristrutturazione, dalla violenza della polizia penitenziaria, da celle troppo poco spaziose, dalla chiusura delle attività e dai trasferimenti forzati. Tutto questo ha portato a un’estate in cui si sono susseguite numerose rivolte e tentativi di evasione, simbolo di una sempre maggiore invivibilità di questa prigione. Non c’è nulla di rieducativo nel carcere: la violenza esercitata sulle persone recluse si compone di elementi radicati e strutturali della nostra società. Per questo vogliamo portare solidarietà alle lotte dex ragazzx reclusx e al loro desiderio di libertà, sperando un giorno di vedere al posto di quelle mura solo macerie.
*** Ci sarà la possibilità di usare il microfono per fare compagnia alle persone recluse, con saluti e pezzi musicali. Porta i tuoi pezzi per salutare i ragazzi!
IL CARCERE FA SCHIFO!
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Il 30 Settembre, al tribunale di Torino, si è tenuta la seconda udienza preliminare relativa all’operazione City, in cui è stato deciso il rinvio a giudizio di 18 compagni e compagne per tutti i capi d’imputazione, e fissata la prima udienza il 27 Maggio.
Nel frattempo il 24 Marzo si terrà l’udienza disposta a giudizio immediato per un compagno stralciato in sede di udienza preliminare.
E’ notizia del 18 Ottobre che il tribunale dell’appello, su richiesta del PM Scafi, ha disposto, a seguito dell’udienza tenutasi il 30 di Settembre, ulteriori 14 misure cautelari – 1 arresti domiciliari, 8 obblighi di dimora e presentazione quotidiana dalle guardie, 3 firme quotidiane, 2 firme 4 volte alla settimana – ai danni di altrettanti compagnx per alcuni fatti avvenuti durante il concentramento della piazza del 4 Marzo 2023.
Condividiamo il testo di un volantino diffuso in occasione dei cortei contro il DDL Sicurezza che nell’ultimo mese hanno attraversato diverse città della Sicilia:
Con l’aumentare dei conflitti bellici nel mondo, lo stato italiano si appresta a blindare la pace sociale con un decreto sicurezza firmato dal ministro della giustizia Nordio, da quello dell’interno Piantedosi e, significativamente, anche dal ministro della difesa Crosetto. Ancora una volta si mostra il legame indissolubile fra la violenza portata avanti dagli stati contro il nemico esterno e quella contro chi vive all’interno dei confini; in un periodo di mobilitazione totale, ad ogni atto di insubordinazione deve corrispondere una punizione esemplare, come già visto durante la “guerra” al covid. Il ddl 1660 in discussione in parlamento, fra le tante altre cose, istituisce il reato di “terrorismo della parola” contro ogni voce fuori dal coro, colpisce sia gli scioperi e i picchetti, che le proteste contro le grandi opere come il ponte sullo stretto, aumenta le pene per chi occupa immobili e introduce il reato di “rivolta in istituto penitenziario”. Quando la gabbia si stringe le ipocrisie e le finzioni democratiche vengono meno. Abbiamo visto come nella storia le lotte per la liberazione dai soprusi e dallo sfruttamento si sono sempre scontrate con la legge. Cosa dovrebbero fare i detenuti e le detenute che giornalmente affrontano la barbarie del carcere e del CPR? Cosa dovrebbe fare chi non ha una casa o chi è sfruttato? Cosa dovrebbe fare chi non vuole essere carne da cannone nei prossimi conflitti per gli interessi dei padroni? Cosa dovrebbe fare chi non vuole sottomettersi ed accettare questo mondo così come è? Ogni spiraglio di libertà fin qui conquistato è arrivato grazie al mettersi in gioco degli oppressi e delle oppresse in lotta. Accettare il restringimento del campo delle possibilità oggi significa preparare il terreno a un’ulteriore stretta domani. Rinunciamo alla nostra dignità ritornando ordinatamente nei ranghi della legge e dell’ordine, o ritroviamo in noi stessi e negli altri il coraggio di ribellarci? Lottiamo contro il tentativo di confinare le nostre vite in uno spazio sempre più angusto e ridiamo forza ai nostri sogni di un mondo radicalmente altro!
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🔴La galera è uno schifo senza se e senza ma, come la società che ne ha bisogno, e di per sé non merita nessuna distinzione ulteriore, fra colpevoli e innocenti o fra categorie di persone.
Ciò non toglie che esistono altre carceri dentro al carcere stesso; non tuttx vivono la stessa esperienza dietro le sbarre e conoscerne la specificità è importante per essere efficaci nel portare solidarietà a chi sta dentro, per alimentare il fuoco delle lotte e collegarle fra di loro
📌Mercoledì 30 ottobre ci vediamo allo spazietto dalle 18:30 per un’iniziativa solidale a riguardo.
Si parte con una chiacchierata sulla detenzione delle persone trans in Italia e all’estero con un gruppo di compagnx trans che seguono la questione.
🍅🎥A seguire succulenta cena vegan benefit a sostegno delle persone trans recluse e proiezione del docufilm “La casa dell’amore”
🔥🎶 Gran finale con dj set di Gonorrea e Squeert Squirt Quasi Lab. Saranno in funzione critical bar e freeshop
Contro ogni gabbia per l’intersezionalità delle lotte!
Info accessibilità
L’ingresso allo spazio è preceduto da un gradino, e poi una rampa di scale alta poco più di un metro. Non abbiamo ancora trovato una soluzione percorribile per aggirare questa barriera ma è possibile chiedere l’intervento dellx compagnx per essere assistitx nell’entrare ed uscire.
Accanto alla sala principale ci sarà una saletta di decompressione. Per una questione di prossimità con la sala principale non sarà sempre ‘silenziosa’, specialmente durante i dj set, ma consentirà comunque un po’ di stacco dalla stimolazione sensoriale della sala principale.
I bagni sono due, uno con gradino ed uno senza, entrambi sprovvisti di maniglie e larghi ~1.5m.
Cerchiamo di autogestirci, non fumiamo in sala per evitare che l’iniziativa diventi impraticabile per chi soffre il fumo passivo. Lo spazio è dotato anche di un giardino.
Contatti accessibilità:
329 4240004 – 349 3638489
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3 NOVEMBRE // RITROVO AL CAPOLINEA TRAM 3, ORE 16.30
Il 7 maggio del 2016 si svolgeva al Brennero una giornata di lotta contro la decisione dello Stato austriaco di erigere un muro sul confine con lo Stato italiano. Nelle teste e nei cuori di chi quel giorno si è battuto, al di là di ogni garanzia di successo, era ed è scolpito un obiettivo: abbattere i muri che dividono i popoli e sconvolgere la pace sociale che unisce le classi. Dopo quella giornata molti compagni e compagne sono stati processati arrivando a condanne molto pesanti. Qualche anno più tardi, motivato da un razzismo di Stato ormai divenuto incandescente, il fascio-leghista Traini, ex candidato della Lega, sparava contro chiunque avesse la pelle nera per le strade di Macerata. Otto giorni più tardi il tour elettorale di Salvini prevedeva una tappa a Rovereto. Per chi aveva deciso che fosse inaccettabile la presenza di quello che a tutti gli effetti era il mandante di quell’infamia, gli scontri con la polizia non sono stati che la logica conseguenza. In seguito a questi due momenti di lotta Giulio, nostro compagno, si trova ora in carcere a Torino con una condanna di 4 anni e 3 mesi.
Oggi che la prigione a cielo aperto di Gaza ci mostra lo scopo reale di ogni frontiera, tanto più brutale quanto più è materialmente eretta, che i coloni sionisti ci fanno vedere quale brutalità può raggiungere il razzismo di Stato; oggi che con il ddl 1660 la guerra dichiarata contro chiunque decida di alzare la testa si rende sempre più esplicita; oggi che in nome di una “sicurezza” che è esclusivamente quella dei padroni che ci stanno portando verso il baratro, le barriere sono come poche altre volte nella storia l’emblema del nostro presente e il razzismo di Stato ne è una delle espressioni.
Scegliere da che parte stare è già l’inizio di una libertà possibile. Giulio lo ha fatto, e noi saremo al suo fianco.
A seguito di ciò, pensiamo sia imprescindibile concludere la mobilitazione nazionale contro le molteplici forme del razzismo di Stato, sotto le mura del carcere di Torino, per provare a rendere il più materiale possibile la nostra solidarietà verso chi è costretto a subire la violenza della detenzione penale.
«Di una cosa però sono certo: la sola forma di sicurezza che mi avvantaggia nei confronti della fine, la trovo negli altri, in chi mi sta in prossimità. Questa peculiare inclinazione, la solidarietà (che trovo riflessa nelle pupille di ognuno di voi), mi offre un’integrità inscalfibile».
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Appuntamento parcheggio mercato di via Quirra (Cagliari)
Domenica 27/10 ore 16
Mercoledì al culmine di un rastrellamento che ha visto, nelle prime ore della mattina, porre sotto assedio i quartieri di San Michele e Is Mirrionis e il paese di Irgoli, sono stati arrestati i nostri compagni Paolo e Joan; portati a Uta in custodia cautelare sono accusati, senza prove, di rapina. L’arresto ha il sapore di una vendetta contro due compagni che non hanno mai chinato la testa neppure quando sono stati in carcere e hanno sempre lottato senza farsi intimidire dalle minacce e dalle ritorsioni degli sbirri.
Per questo motivo domenica 27 ottobre saremo a Uta non solo per salutare Paolo e Joan ed esprimere loro tutta la nostra vicinanza e solidarietà, ma anche per ribadire lo schifo che proviamo verso tutte le galere ed in particolare per Uta, in cui è attualmente rinchiusa, con la madre di etnia Rom, una bambina di 18 mesi.
Paolo e Joan liberi
Le galere si chiudono con il fuoco
Anarchiche e Anarchici contro le galere
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Ci vediamo venerdi 25 ottobre alla piazza dell’ex fiera (passeggiata a mare) dalle ore 17.00
In un mondo sempre più scandito dal ticchettio del profitto, distruggiamo le lancette; ‘divertirsi è un bisogno vitale’.
Incontriamoci, organizziamoci, creiamo insieme gli spazi che sogniamo.
Prepariamoci al corteo contro il ‘ddl sicurezza’ di giorno 26 Ottobre.
Microfono aperto, musica e socialità.
Porta i tuoi strumenti musicali, vecchie lenzuola per striscioni, indumenti, colori e/o tutto quello che vorresti decorare con la stampa serigrafica e trovare in piazza.
CONTRO IL DDL SICUREZZA
LIBERX DI LOTTARE!
SABATO 26 OTTOBRE
CORTEO A MESSINA
Concentramento a Largo Seggiola (vicino Piazza del Popolo) alle ore 17
Diffondiamo:
Domani sabato 19 ottobre alle 17:30 sulle frequenze di Radio Citta Fujiko (FM 103.1), Mezz’ora d’aria. Riprendono le puntate per rompere l’isolamento del carcere, con uno spazio a disposizione delle persone private della libertà.
Riceviamo e diffondiamo:
Solo nel periodo compreso tra maggio e agosto di quest’anno, nel carcere di via Spalato a Udine ci sono state 44 episodi di resistenza e una protesta collettiva con battitura. Sono le stesse autorità penitenziarie a dichiararlo. Queste proteste sono forme di autodifesa in un contesto di sovraffollamento, impossibilità di accedere a pene alternative e abusi da parte delle guardie. È un fenomeno diffuso in tutte le carceri italiane.
Di fronte a questo, il governo risponde con il decreto sicurezza, una legge che
colpisce ogni forma di conflitto o dissenso, sia dentro che fuori dalle carceri, premiando guardie e militari, trasformandoli in casta privilegiata, e con un piano di edilizia carceraria di alcune centinaia di milioni di euro.
Per questo saremo fuori dalle mura della.galera di via Spalato, in solidarietà con le proteste dei detenuti e per far conoscere il ddl sicurezza, mentre nel corteo in solidarietà con la Resistenza palestinese di lunedì 14 ottobre sarà nostro compito far conoscere quello che succede nelle carceri.
SABATO 19 OTTOBRE
DALLE h 14
UDINE
LIBERTÀ PER TUTTE E TUTTI
CONTRO OGNI GALERA
ASSEMBLEA PERMANENTE CONTRO IL CARCERE E LA REPRESSIONE – FRIULI E TRIESTE
Info: liberetutti@autistiche.org